sabato 11 maggio 2013

Il mio bimbo tatuato nel cuore

Domani è la festa della mamma e come mamma vorrei dirti che sei nel mio cuore costantemente, che sono innamorata di te per il bello che sei, per il biondo che ti sei fatto, per il tuo labbro superiore gonfio che io tocco tutte le sere quando dormi, perchè quando dormi si rilassa e diventa ancora più gonfio e morbido, per quelle tue mani forti e precise, per quella tua voce d'angelo che ti piace usare soprattutto per  cantare, per quelle tue melodie che intoni mentre sei in auto e guardi fuori dal finestrino, associando, non so come mai, quel che  passa dal finestrino al cantare qualcosa, ogni volta e ad ogni ora.
Vorrei insegnarti a stringermi forte, come faccio io appena ho finito di metterti il pigiamino leopardo e ti metto in piedi sul fasciatoio e ti stringo forte dicendoti abbraccia la mamma, cosa che ancora non fai, rapito come sei sempre dal guardarti in giro, mentre io ti stringo forte a me con quelle tue spalle forti, quei tuoi muscoli torniti e  quel tuo profumo di fresco e di bambino nuovo, con quel nasetto a scivolo e quella tua bocca a forno, con tutti quei dentini bianchi belli schierati pronti per mangiare la tua prossima prima bistecca. 
Sappi che quando dormi vengo ad accarezzarti i capelli corti, a mettere un mio dito dentro la tua mano schiusa, a massaggiarti la schiena forte o la tua pancia tonda, a guardarti stupita per vederti diventato lungo che superi ben oltre la metà del lettino, per sentire come sospiri nel sonno  o come sei caduto profondamente nel sonno ristoratore. Mi trattengo sempre un po' a fianco del tuo lettino inebriandomi del tuo profumo, dei tuoi respiri, delle tue pose.
Mi piace l'ostinazione che metti nel fare le cose bene, il voler fare e rifare sempre meglio e solo per il bisogno di fare bene, che da te ancora ci si accontenterebbe di vederti sbagliare ma questo tu non lo ammetti. 
Mi schiude il cuore quando vedo l'entusiasmo che ti esplode quando vedi il tuo babbone e quando insieme andate da qualche parte, o per mano o in braccio a lui che lassù diventi alto alto. Tu accetti di buon grado di essere rapito dal babbone tuo e ti giri verso noi due donne con uno sguardo che vuol dire io debbo andare con lui, il mio destino è questo e cose da uomini sono queste. Ciao bambole.
Mi fa ridere quanto sei catturato dalle bimbe più grandi, preferibilmente bionde con coda ma se sono tanto carine allora non disdegni neanche le morettine, adori quando le bimbe ti si avvicinano per darti un bacio e tu sbatti gli occhi come a dire mi fido di te anche se così vicino mi faresti un po' paura, ma se proprio non resisti baciami pure. 
Il regalo più grande sono i tuoi sorrisi con gli occhi che diventano a mandorla proprio come succede al tuo babbo, il guardarmi da vicinissimo come a dire accipispoli come siamo incredibilmente vicini e come è incredibilmente bella questa vicinanza,  e quando le tue braccia che si alzano verso di me che vuol dire prendimi subito. Come quando ti fermi  a guardarmi per sapere se è un sì o un no la mia risposta ai tuoi occhi interrogativi che mi chiedono se puoi fare una certa cosa nuova, e se io dico sì, certo quello lo puoi fare, ti si illuminano gli occhi come se ti avessi fatto il regalo più bello e magari ti ho permesso solo di toccare un oggetto nuovo.
Mi piace prendermi cura di te, lavarti tutto e vestirti sempre bene, imboccarti e porgerti il boccone, vedere come mangi con concentrazione e appetito e come prendi il biberon per bere da solo mandando la testa in dietro che sembra che ti bevi una birra. 
Mi piace vederti in piedi e mi piace vederti giocare, mi piace il bene che vuoi a Martino e mi piace quando la notte ti svegli un po' e canti, come se fosse un tuo bisogno. E mi piace anche  la pazienza che hai nel vedere che per prima tutti fanno i complimenti a tua sorella e poi vengono da te, turno che ormai  conosci bene e che aspetti con pazienza.
Sappi che sei il mio bimbo speciale, sei il mio Emino tatuato nel mio cuore, sei il mio ometto bravo e sei il mio angelo dalla voce d'angelo. Che il tuo Angelo custode ti protegga tanto, come ti dico la notte quando ti vengo ad accarezzare. 

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