lunedì 8 luglio 2013

Diario della settimana (dal 1 al 7 luglio)

Lunedì 1 - Ci svegliamo a Quercianella, io e il Gangster da soli, ma io mi alzo molto presto, eccitata di aver passato la prima notte nella nostra casetta (e da soli!) e mi metto a guardare tutto, a segnarmi cosa manca, a studiare cosa si potrebbe migliorare, a sognare ad occhi aperti. Ma al momento della colazione nel quasi unico bar del paese, scappiamo a casa perchè per telefono le zie ci informano che Emino ha avuto tutta la notte la febbre a 40 di nuovo, così lo faccio portare dalla pediatra d'urgenza, che gli riscontra la gola infiammata e si parte con l'antibiotico. Ho una gran voglia di vederli, i miei cuccioli e il mio Emino caldo caldo passa il pomeriggio ciondolandomi in braccio, mentre Mina quasi è arrabbiata con me per non avermi visto per tanto tempo e poi, tutte quelle attenzioni particolari che richiede oggi il fratello febbricitante, la irritano ancora di più, tanto che fa degli scatti da centrometrista per venirmi  in braccio prima di lui. E come cammina adesso! Emino la sera a letto con 40 di febbre di nuovo.
Martedì 2 - La mattina i gemelli stanno con la zia Anna ad oltranza, visto che io e il Gangster dobbiamo sbrigare ancora mille cose per la casa di Quercianella: ormai decisi finiamo di ordinare il mobile mancante per la parete del soggiorno e sfrecciamo senza indugio, abbattuti da tante spese, a comprare le lampade all'Ikea. Dove arriva la chiamata di mia sorella che mi chiede di tornare subito perchè Ema, nel primo pomeriggio, ha di nuovo 40 di febbre. Con il cuore in gola torno a casa e trovo il mio bimbo caldo e abbattuto, chiamo la pediatra che mi dice che potrebbe essere la sesta malattia, che dà queste febbri alte per tre giorni. Non c'è altro che aspettare, andare avanti con la tachipirina e l'antibiotico. Nel tardo pomeriggio andiamo comunque ai giardini con Paula e Martino e Valeria, ma Emino mi sta in braccio tutto il tempo come un piccolo koala, mentre Mina si esibisce nelle sue nuove camminate da sola, allontanandosi anche! La sera Emino ha 40,7 di febbre e gli faccio le pezzette bagnate sulla fronte.
Mercoledì 3 - La mattina colazione al "nostro" bar Caffè D'Orzo, questa volta con Martino e Valeria, per salutarci per le lunghe vacanze estive che ci vedranno separati. Con l'occasione Mina sopporta anche un fermaglio nei capelli, dopo aver litigato con me per tutto il tragitto perchè proprio non lo voleva tenere. Ma quanto è bella così! Ci raccontiamo le ultime vicende (come succede sempre con le buone amiche, anche se ci vediamo tutti i giorni, abbiamo sempre qualcosa da raccontarci) e ce ne andiamo ai giardini soliti. Emino oggi non ha febbre, per fortuna, ma è irascibile e nervoso, mentre Mina si esibisce da sola sull'altalena e nelle sue passeggiate. Al momento di rientrare a casa ci scambiamo abbracci forti con i due amici, che ci hanno fatto tanta tanta compagnia dalla nascita ad oggi. E chissà come saranno grandi i piccoli quando si rivedranno a settembre. Nel pomeriggio torniamo ai giardini con la zia Grazia, ma Emino è preoccupantemente piagnoso, si tocca dentro la bocca e sospettiamo nuovi denti che spuntano (che mai lo hanno fatto piangere) o ancora mal di gola, o una candida dovuta agli antibiotici. Ossignore che cuoricino stretto che mi fanno diventare quando stanno male! Poi la sera a Fiesole io e il Gangster a vedere Memorie di Adriano, che non è lo spettacolo teatrale ma musicale, e al nostro ritorno abbiamo trovato Emino bello sveglio che giocava con Paula. Ci ha raccontato la baby sitter che piangeva disperato nella notte, come non fa mai perchè lui dorme di filato, e così lo ha preso per paura che svegliasse la sorella, ma lui si è tutto intirizzito quando l'ha vista, non voleva andarle in braccio perchè non si aspettava di vederla di notte, così lei lo ha rassicurato dicendogli ti ricordi di me, guapeton, come lo chiama sempre lei ai giardini. Gli ha dato il latte e lo ha portato a giocare davanti al divano. E io l'ho messo poi a letto senza problemi.
Giovedì 4 - Tutta la famiglia salta in auto presto di mattina, carica la macchina di nuovo all'inverosibile e parte in dirizione mare. Prima fermata a Quercianella dove vengo lasciata sola a mettere a posto la casa, in previsione del nostro trasferimento. Però prima sperimento come posso fare per portare i gemelli in casa: parcheggiamo vicino all'ingreso, scendo Emino e lo metto a sedere sullo scalino del vialetto che porta a casa, scendo Mina e la faccio camminare fino ad Emino con l'intenzione poi di proseguire dritti a casa ma no, visto che lui era seduto sullo scalino, ha voluto sedersi anche lei, che non sia mai che quello che fa uno non faccia l'altro e solo allora siamo potuti ripartire, uno per ogni mia mano, li ho fatti salire i quattro scalini che portano al portone e poi camminando sempre per mano a me via fino a casa. E che emozione esserci tutti e quattro là dentro! Dopo poco, i gemelli e il babbone mi lasciano lì e  proseguono in direzione mare della nonna dove si intrattengono in varie gare di schiacciata, palle e giochi vari. Poi passano a riprendermi nel tardo pomerigigo e torniamo a casa, dove i gemelli si accasciano a letto senza neanche passare dal via, nel senso che un po' di latte l'hanno preso per cena ma con un occhio aperto e uno chiuso. Il Gangser ed io,  immediatamente dopo, come se non bastasse, ce ne torniamo a Fiesole per un altro concerto, dal quale veniamo via prima della fine per stanchezza esausta di entrambi.
Venerdì 5 - Io al lavoro voi con la zia Anna. E quando torno trovo Mina già sveglia così non c'è neanche il tempo di riposarsi un po' che iniziamo a caricare di nuovo l'auto all'inverosimile, entrambi i gemelli ormai svegli e la zia Aci e partiamo per il mare: destinazione nuova casa di Quercianella.  Apperna arrivati facciamo un giretto in passeggino per il paese, poi torniamo a casa dove voi sembrate proprio a vostro agio, ormai padroni del vialetto d'ingresso e andate dritti e sicuri verso la porta di casa. Cena e poi a letto, ma qua non è più automatico come a casa, perchè la camera è nuova e sconosciuta così non appena esco vi mettete ad urlare all'inverosimile, spaventati da tanto nuovo. Rimango in camera con voi un bel po', mi metto seduta e non prendo in braccio nessuno, solo vi faccio vedere la mia presenza. Vedo Emino che inizia a tentarmi con il gioco del cucù come ad invogliarmi a giocare con lui  per farmi avvicinare, vedo Mina che mi ride e mi tende le braccine, ma io resisto, anche se, sappiate bene, che avrei tanto e tanto voluto accontentarvi e passare la notte abbracciata a voi a rassicurarvi, ma questo non serve per farvi imparare ad essere autonomi e fidarvi della casa nuova, così aspetto che vi addormentiate sicuri della mia presenza. Io poi passo la serata a mettere a posto la casa, in um misto di sovreccitazione e stordimento e dormo, finalmente nella camera della casa al mare con finalmente il materasso arrivato, godendomi il letto e la mia nuova camera.
Sabato 6 - Il delirio. Io e mia sorella, disorganizzate,  sperimentiamo il mare con i gemelli. Ci attardiamo a svegliarci finchè non si svegliano i bimbi (errore gravissimo), poi ci mettiamo a preparare il pranzo per loro da portare in spiaggia (altro errore gravissimo) poi ovviamente dobbiamo preparare loro e noi e pure le borse (altro errore gravissimo) e ci dirigiamo in pasese per fare colazione al bar (altro errore gravissimo) non troviamo posto per l'auto, dobbiamo scendere e salire il passeggino e i gemelli, io poi mi ero scordata la crema protettiva così dobbiamo pure andare in farmacia, ricarichiamo tutti in auto e ripartiamo alla volta dello stabilimento balnerare che sono quasi alle undici (errore infinitamente grave) con un caldo che ci fa struggere e con un primo giorno di stessa spiaggia e stesso mare che ci obbliga  a ricervere e salutare. Così mentre le varie signore ci fermano o vengono all'ombrellone, vedo Mina che butta la sabbia nei capelli ad Emino, e già lì capisco che quest'anno sarà veramente dura. Con il caldo non riusciamo a contenere i gemelli all'ombra, loro sono tutti presi dalla novità del pavimento tutto di sabbia e se la mangiano, se la tirano e se la spiaccicano sul ciuccio e in bocca. Io sono accaldata e affranta, penso che così proprio non posso farcela. Andiamo a fare il bagno in mare, Emino è felicissimo dell'acqua e degli schizzi e dello starci seduto dentro. Mina invece alza un piede come a dire non voglio essere bagnata e quello che è obbligato a tenere in terra lo tiene di punta, proprio per essere contaminata il meno possibile. Poi piano piano si scioglie e anche lei accetta la notivtà. E' che l'acqua è fredda stecchita e dopo un po' siete gelidi. Così decidiamo di farvi la doccia calda. Ovviamente non avevo il gettone (altro errore grave) e perdo tempo nell'andare a chiederlo ai bagnini. Poi (ancora un errore gravissimo) nella fretta vi facciamo la doccia con il costume: risultato, vi rimane tutta la sabbia nel sedere e siamo costrette a rifarvi la doccia. Vi incappucciamo di accappatoio e vi riportiamo all'ombrellone, dove non avevamo predisposto all'ombra nè sedie nè lettino per darvi da mangiare. Iniziamo così ad aprire i vostri termos con la pasta calda fatta la mattina. Non è che vi piaccia molto e parte la schiaffate in terra. Distrutte, vi rivestiamo e mettiamo in auto (che ovviamente è al sole) e vi portiamo a casa dove vi buttiamo a letto (questa volta fate poche storie perchè siete stanchi morti) e io e mia sorella ci diciamo che siamo così stanche e accaldate e demoralizzate che non abbiamo neanche voglia di mangiare e ci abbattiamo sul divano distrutte. Per fortuna che arriva il Gangster, che mi porta a mangiare un tramezzino al bagno vicino casa, dove potremmo arrivarci in 3 minuti ma nel quale non andiamo perchè ha gli ombrelloni appiccicati l'uni agli altri e perchè è vecchio e vetusto. Con lui ce ne andiamo a comprare un mobile per il terrazzo e pure (grazie alla gentile concessione di mia sorella che si tiene i bimbi in terrazzo) a fare un bagno al mare. Ah che bello è stare in acqua, nuotare spensiaerati e pure asciugarsi al sole! Ma quel che è bello dura poco, così devo tornare a casa dai piccoli, il Gangster prosegue per il mare della sua mamma e io e mia sorella portiamo fuori i due, ai micro giardinetti dove ci sono giusto due altalene da grandi e uno scivolo da grandi, che però i gemelli non disdegnano per niente. A casa, a letto, dove di nuovo un po' piangete e avete bisogno del mio intervento, e poi a letto anche noi, distrutte.
Domenica 7 - Questa mattina l'organizzazione è moto diversa e molto più efficiente. Non ci facciamo trovare inpreparate e riusciamo ad uscire per le 9, potenodci così anche concedere il lusso di fermarci a far colazione al bar, visto che ancora non è arrivata la ressa dei vacanzieri della domenica.  Anche sotto l'ombrellone va meglio: con secchielli e palette passate un po' di tempo, nell'acqua poi oggi siete felicissimi: vi piace sedervi nell'acqua alta e anche camminarci e farvi dondolare, proprio come due pesciolini felici. Pranzo molto più pratico con pane e prosciutto cotto, lavati e cambiati, via in auto e a casa per il pisolino. Che però dura poco, dopo un'ora siete svegli e nervosi e noi pure. In casa non avete pace, vi annoiano subito i giochini, in giardino pure, dopo un po' di lanci di sassolini imboccate il vialetto di casa per rientrare. Siete sempre più irritabili, specie Emino, tanto che vi facciamo cenare presto, bagnetto e pigiama e via in auto per rientrare a Firenze. Peccato che, addormentati subito in auto, vi risvegliate quando arrivate a casa, sopresi di ritrovare le vostre cose e soprattutto i nonni, che guardate felici e stupiti, e anche un po ' frastornati da tutti questi cambiamenti. In più ospitiamo anche Eli dei poponi e questo vi eccita. Così non c'e modo che dormiate e urlate fino alle 22, 30 e solo dopo aver preso entrambi il latte accettate di tornare a letto. E mentre Mina lo prendeva il biberon diceva nanna, affranta dall'ora piccola che stava facendo. E io sono seriamente preoccupata di dover passare un mese e mezzo in queste condizioni.

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