mercoledì 10 luglio 2013

Tutto è bene quel che finirà bene, anche questa volta


Domani partiamo per il mare. Io e voi due da soli.
Sappiate che la cosa mi fa paura, perché adesso siete impegnativi e pure pericolosi per voi stessi, così curiosi da mettervi nei guai e così testardi da impegnarmi tanto.
Sono finiti i tempi in cui bastava un librino per catturarvi e un piccolo spazio per farvi giocare: adesso siete degli esploratori e la vita per voi è tutta un’avventura.
Adesso siete anche due contro uno, dove quell’uno sono io.
Sappiate che altre volte ho avuto paura. Ricordo la prima volta che avevo deciso di portarvi a yoga avevate appena un mese, la notte prima non ho dormito preoccupata dal caricare e scaricare i vostri ovetti dall’auto, dal dover lasciare uno di voi in macchina mentre scendevo l’altro, dalla remotissima possibilità che l’auto non si chiudesse, che ci fossero i ladri appostati alle mie spalle che spiassero le mie mosse e vi rubassero mentre io venivo distratta,  dal fatto che comunque non era possibile che ce la facessi, era troppo impegno trasportare due gemelli! Ricordo invece che andò tutto alla perfezione, il parcheggio era comodo e spazioso e voi due leggeri tanto che ho inforcato ovetto sul braccio destro e ovetto sul braccio sinistro e via, sono salita per le scale come se avessi due borsette. E da allora i viaggi in auto si sono succeduti e io vi ho fatto volare e svolazzare dove e quando ritenevo giusto. Prima avventura che si è conclusa con il nostro classico motto: anche per oggi ce l'abbiamo fatta e tutto è bene quel che finisce bene.
Come quando avevo paura anno scorso nel tenervi al mare per tutta l’estate: la casa era al primo piano, il passeggino rimaneva giù nell’ingresso e per arrivare a quell’ingresso c’era da fare una ripida salita. Risultato, dopo la paura iniziale: vi ho portato fuori, anche più volte al giorno, per tutti e quattro i mesi estivi e vi ho gestito ugualmente in spiaggia per tutto quel periodo.
Ricordo anche il primo viaggio in auto con voi e il Gangster, voi girati nel senso opposto della guida, entrambi nell’ovetto sul sedile posteriore che non potevamo vedervi, e a metà strada, il Gangster e io abbiamo deciso di fermaci per controllare se andava tutto bene, preoccupati  perché non vedevamo né sentivamo nulla e vi abbiamo trovato dormienti e tranquilli.
Ricordo che il primo giorno di nido pensavo di farvi un grande dispetto, a portavi lì e non tenervi a casa con me. Il senso di colpa mi lavorava dentro, sordo come sempre, e  mi sono forzata e sforzata di credere che sarebbe stato per il vostro bene. Come è stato, benché anche allora avessi una gran paura di far male. Invece mai avrei potuto offrirvi stimoli e divertimento come poi avete trovato lì. E anche lì tutto è bene quel che finisce bene.
Sappiate che a volte sono sconfortata perché sono sempre sola con voi ma questo poi è anche la mia forza e quindi la nostra forza: siamo tutti e tre così abituati a cavarcela che alla fine siamo i più forti. Voi perché sapete aspettare il vostro turno e imparate a rispettare le esigenze dell’altro, io perché tutte le montagne che mi si presentano davanti, prove che a volte ritengo insormontabili, riesco a scalarle e ogni volta mi sento più brava.
E così sarà anche questa volta. Domani partiamo per il mare per passarci tutta l’estate e sarà di nuovo un’incognita, un’altra montagna da scalare. Ma sappiate che insieme a voi e voi con me, siamo e saremo sempre in grado di fare tutto.





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