domenica 13 ottobre 2013

Diario della settimana ( dal 7 al 13 ottobre)

Lunedì 7 - Piove e, con gli impermeabilini rosso e verde, andiamo al nido. Mentre io sono al lavoro, e penso a come passare questa giornata bigia, mi accorgo che oggi pomeriggio inizia un corso di musica per i bimbi. Via, contatti presi, oggi si fa la lezione prova. Ovviamente con l'immancabile Martino e Valeria, con i quali ci ritroviamo giusto in tempo (neanche avessimo fissato il minuto preciso) per salire tutti insieme con l'ascensore, cosa che ai bambini piace tantissimo e a noi ci ha emozionato, vederli ormai così grandicelli. Il corso è Musicainfasce, diverso dal nostro Music Together di anno scorso, ma è propedeutico per l'apprendimento della musica. Emino mi è stato abbracciato tutto il tempo, che a lui le cose nuove ancora lo intimoriscono, mentre Mina invece era incuriositissima. E via, abbiamo trovato il nostro corso e abbiamo un giorno fisso già organizzato. Tornata a casa però mi sono accorta di aver lasciato i loro ciucci, che ormai sono diventati il loro oggetto di culto,  al nido e scoppia il pandemonio al momento della nanna, quando si accorgono di non avere il loro oggetto consolatorio. Non so che fare se non tentare di spiegar loro quello che era successo, ma il solo risultato è che piangono affannati e disperati per un'ora e mezzo. E io avevo pure fissato il cinemino con l'amica LGP. Vado comunque al cinema a vedere  Diana ma ho il cuore strizzato. Il Gangster racconta, al mio ritorno, che come sono uscita io di casa loro hanno smesso magicamente di piangere, come se sentissero il mio odore.
Martedì 8 - La mattina la passo a cercare due ciucci uguali a quelli dei bimbi e, soprattutto, i fermaciucci, che ormai l'elefante per Emino è su il feticcio inseparbile. Per vedere se mi riesce bluffare e lasciare una ciuccio al nido e averne un altro uguale a casa per entrambi, senza dover aver l'incubo di portarli e riportarli con il pericolo che me ne dimentichi di nuovo. Poi scopro che Paula baby sitter parte oggi per la Spagna dove rimarrà una settimana e così rimango spiazzata e impossibilitata ad andare ai giardini con i piccoli, anche se il tempo è ancora incerto. Decido così di andarli a prendere a piedi con il passeggino e insieme ce ne torniamo lentamente a casa, passando da qualche negozio per qualche acquistuccio (i collant per Mina, per esempio) e in questo nostro vagabondare mi accorgo che Emino parla! Mi dice treno quando passa il treno e mani toccandosi le mani. E a casa per due volte mi dice cacca e poi la fa nel pannolino. Ossignore ma è di nuovo come Forrest Gump: o niente o tutto insieme. Lasciamo poi i bimbi a dormire vegliati da mia sorella e con il Gangster ce ne andiamo a mangiar la pizza e al cinema a vedere un deludente Anni felici.
Mercoledì 9 - Anche oggi prosegue la linea adottata questa settimana: io mi alzo per scaldare il latte ai bimbi, li metto nei seggiolini a tavola e li lascio che prendono il biberon mentre io vado a lavarmi e vestirmi. Quando loro finiscono di bere il latte arriva il Gangster che li veste e li lava, mentre io proseguo la mia preparazione. Poi lui si veste e si lava con calma mente noi usciamo per andare al nido. In questo modo riesco ad arrivare al lavoro quasi in orario e, soprattutto, a far fare qualcosa al Gangster. Anche oggi vado a prendere i piccoli al nido con il passeggino, facciamo un giro breve perchè sono tanto stanchi che cenano appena e zap, crollano dal sonno. E oggi mi sono di nuovo resa conto di quanto Emino sia prepotente con la sorella: le ruba tutto quello che lei prende e, soprattutto, lei gli cede tutto impaurita. Devo capire come far finire questa cosa.
Giovedì 10 - Oggi cambio dell'armadio, il mio. Ormai finiti i tempi delle uscite e dei cambi abito ogni giorno, con ricerca di abbinamenti sempre diversi, ho ormai ripiegato su giovanili e comodi abiti coprifianchi morbidi. Risultato: armadio pieno di cose che furono che difficilmente rimetterò. Pazienza. Il pomeriggio piove e telefono a Valeria per lamentarmi di questo tempo. Insieme però decidiamo lo stesso di vederci e l'idea è comunque vincente. Con i nostri bimbi usciti dal nido, ci ritroviamo per fare un giretto con loro nel passeggino e comprare dei pigiamini, e chiacchierare noi. Ci voleva proprio rivedersi. La sera cena al ristorante greco con il Gangster, ristorante che mette allegria perchè ci ricorda la Grecia ma la cucina è molto scaduta rispetto a come ce la ricordavamo.
Venerdì 11 - Vado a prenderli al nido con il passeggino, oggi finalmente si rivede il sole e lì la maestra mi regala il loro primo disegno. Ho però la pessima idea di andare con loro a fare la spesa alla Coop dove mi hanno piantato una grana incredibile perchè volevano la schiacciata. Scappo via e ci fermiamo a casa dei miei dove di nuovo loro aprono gli sportelli della cucina e tirano fuori tutte le pentole dandole alla mia mamma dicendo pappa, in un gioco incessante di finta cucina. Poi hanno giocato a rincorrersi  e trovarsi facendo il giro inverso della casa e quando si scontravano urlavano di misto gioia e sorpresa. A cena poi Emino mi ha di nuovo stupito dicendo banana. Smack piccolo grande Forrest canterino.
Sabato 12 - Dalla nonna del mare, partendo con tempo piovoso mentre là troviamo anche un po' di sole ma le temperature si sono abbassate. Il giorno passa così in casa, anche se io e il Gangster ci defiliamo per una passeggiata a Baratti triste e solitaria. E non capisco a chi piace il mare d'inverno. La sera per fortuna, tornati a casa, ritroviamo un po' di serenità parlando a lungo.
Domenica 13 - Andiamo a Lucca dove i piccoli si comportano benissimo: adesso che bello scenderli dal passeggino e camminare per strada con loro per mano (anche se ci vogliono ore per fare brevi tratti..) Poi ce ne andiamo a finire il pomeriggio al compleanno di Arianna, fatto ai giardini che sono molto appiccicosi vista la pioggia dei giorni precedenti. I gemelli si cimentano (come al solito) in supermangiate di schiacciata e quando arriva la torta si mettono seduti in prima fila e se ne fanno fuori due piatti ciascuno.

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