mercoledì 9 ottobre 2013

Nido, l'anno prima e l'anno dopo, che poi è quest'anno

Il nido è ripreso ormai da un mese. Dopo tanto mare pensavo che si fossero dimenticati di quel luogo e, invece, proprio un mese fa, non appena i gemelli hanno visto il vialetto d'ingresso,  hanno gridato bimbi e sono corsi dentro. Cosa che continuano a fare tutte le mattine. 
E così io penso che quella casetta rossa fra gli alberi, che non poteva avere nome più azzeccato di nido, sia il regalo più bello che io potessi fare ai miei bimbi e che quel loro nido potesse fare a me. 
E ho ripensato ad anno scorso, quando ce li ho portati la prima volta, e non sapevo come sentirmi e non sapevo come mi sarei sentita. 
Loro, i miei bambini, anche quella volta, hanno insegnato a me a stare tranquilla e a non preoccuparmi troppo per loro, perchè  nella vita, me lo hanno dimostrato da subito, se la sanno cavare proprio bene, a volte meglio di me. 
Per questo vorrei riportare qui quello che ho scritto anno scorso altrove e che vorrei che adesso stesse qua, per ricordarlo insieme e che racconta di come io e il Gangster abbiamo affrontato l'inserimento al nido: io chiedendomi se facevo bene a mandarli lì da soli, lui guardando l'orologio perchè il tempo passava e il suo appuntamento si avvicinava.
Ovviamente aveva ragione lui, anche se il cuore di mamma è giusto che ce l'abbia io.


GIOVEDÌ, 4 OTTOBRE 2012

NOI li abbiamo abituati

Non che non voglia loro bene, per carità, vedo come li guarda e come li brama (quelle tante volte che non c’è) perchè in fondo, ma nemmeno tanto in fondo, direi parimerito mio, è il babbo dei gemelli, ma a volte il Gangster ,rispetto ai suoi piccoli, non so se mi fa ridere o venir voglia di strozzarlo, diciamo che spesso mi lascia allibita.
Oggi colloquio individuale con la maestra del nido, in previsione dell’inserimento dei due che inizierà lunedì prossimo. Già per doverci venire ha brontolato, e ci ha pure provato a non venire, facendomi chiedere all’insegnante se potevo andare da sola o se era necessario che mi accompagnasse anche il marito. Ovviamente la risposta è stata sarebbe meglio se veniste insieme. Bene, andiamo e, come arriviamo davanti alla struttura, il Gangster che non si era minimamente interessato in quale nido i due sarebbero andati, limitandosi ad ascoltare   svogliato i miei racconti su tutte le indagini e le visite che avevo fatto in precedenza nei vari nidi, le valutazioni che ne avevo tratto, la decisione poi di scegliere quello per primo, dice: ma qua li mandiamo?? Dandomi il primo tuffo al cuore, oltre che obbligandomi a trattenere la mano per non infliggergli una coltellata nella giugulare (dico, nei giorni dei nidi aperti giravano tutti in coppia a visitarli, io ero sempre quella sola, ed ora mi vieni a dire che non ti piaceee???) Ci accomodiamo e dobbiamo raccontare dei piccoli, gli orari che hanno, cosa mangiano, se hanno il peluche preferito, che carattere hanno. Inizio io ma ovviamente si inserisce subito lui, dicendo che i gemelli, NOI li abbiamo abituati a mangiare tutto, che loro non vanno in giro eccessivamente vestiti perchè NOI riteniamo che debbano abituarsi a non stare troppo coperti, motivo per cui non si ammalano quasi mai, che NOI li mettiamo a letto dopo la loro cena e dormono fino al mattino, che  NOI  li abbiamo abituati a stare con la gente, NOI li portiamo sempre in giro e ai giardini NOI li portiamo quotidianamente. Anzi, le dirò di più, aggiunge ormai preso dall’entusiasmo, un giorno (e vorrei sottolineare un giorno, non due, quattro, dieci, mille) li ho presi da solo e li ho portati dai miei genitori al mare, lasciando lei a riposarsi (ripeto, UN giorno). Conclude dicendo, e tagliando brevemente la conversazione (perchè ovviamente quell’appuntamento a metà giornata gli ha scombussolato l’agenda e quindi ha una fretta maledetta) vedrà che i bimbi non avranno problemi di ambientamento (come dire non provare a rimandarmeli a casa perchè IO non posso starci dietro).
Io sarei stata tentata di chiedergli chi erano quelle persone che componevano il NOI, perchè io mi ci sono rivista e quindi potrei essere sicura di dire che una di quel noi ero io, ma l’altro?????????????
P.S. Ti amo Gangster, non ci fossi te a farmi ridere!!!!


2 commenti:

  1. Mioddio MammaP, ma il gangster potrebbe essere mio marito!!!! A volte nemmeno io so se ridere o piangere. In primavera tocca al nido anche a noi, e mi sembra di rivedermi nella tua descrizione. Per curiosità, mi ricordi quanto avevano i gemelli quando hanno iniziato?

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  2. Non avevano compiuto i 10 mesi. Direi 9 mesi e mezzo.
    Intanto goditelo adesso, così poi lo lascerai più felice. E saprai capire quanto il nido possa essere un regalo bellissimo che fai al piccolo

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