domenica 18 maggio 2014

Diario della settimana (dal 12 al 18 maggio)

Lunedì 12 - Dopo il nido ce ne andiamo al nostro angolo di pace del giardino Stibbert. Commentiamo  con Valeria un po' la festa di ieri e, con i bimbi, spaziamo dal dare da mangiare alle paperine a fare le capriole nel prato. Prato dove c'è il tavolo dove ieri era allestito il buffet. Ovviamente tutti e tre hanno chiesto la schiacciata, memori di tanta abbondanza ieri. Ma oggi no. Addirittura oggi pare che Emino abbia accettato la nuova regola che il ciuccio non si tiene ai giardini ma solo in auto e per la nanna. Speriamo.
Martedì 13 - Oggi escono prima i bimbi dal nido, alle 15. Andiamo diretti al giardino dello Stibbert dove siamo i primi. Approfitto che ancora ci vorrà un bel po' di tempo prima che arrivino Martino e Valeria per andare ad esplorare un po' quel parco. Mi porto dietro i gemelli fiduciosi i quali, mano nella mano, si fanno guidare e guidano curiosi, dicendo di qua e di là, come a voler dire conosco la strada (anche se è la prima volta che tutti noi passiamo da quelle parti). Annusiamo le piante, guardiamo i merli e i piccioni e saliamo e scendiamo le varie collinette con una curiosità e voglia di vedere che mi commuovono: così vi volevo bimbi miei, due piccoli esploratori curiosi. Io, con quelle vostre manine fiduciose nelle mie, andrei fino in capo al mondo. Facciamo merenda al tavolino e vediamo passare dei piccoli anatroccoli baldanzosi. I gemelli vorrebbero accarezzarli ma la mamma papera è  severa e li richiama subito. Però che bello vederli! Dopo poco che arrivano i nostri amici si alza un vento freddo che ci fa tremare e siamo costretti, dopo poco, ad andarcene via. Come arrivo sotto casa, scaricata Mina dall'auto, faccio scendere Emino e, in un attimo di distrazione, gli chiudo la mano dentro allo sportello. Io urlo più di lui, sicura, con quella botta, di avergli troncato le dita. Quando gli guardo la mano vedo che le dita sono ancora attaccate, che le piega anche se ha una riga di pressione dove è stato schiacciato. Non capendo più nulla salgo in casa, gli metto il ghiaccio e ringrazio il cielo che non è successo niente. Ho solo perso altri dieci anni di vita. La sera cinema con LGP, vediamo Locke e, soprattutto (ci voleva) chiacchieriamo e scherziamo.
Mercoledì 14 - Oggi rimango tutto il giorno al lavoro, e i bimbi stanno con le mie sorelle. Quando vado a prenderli nel giardino di mia sorella, li trovo, al solito, ribelli e capricciosi, come imparano subito a fare quando hanno troppe persone intorno che li viziano. Ci vuole un po' a ristabilire l'ordine quando riesco a portarli a casa (ovviamente non volevano venire, visto che lì stavano proprio bene), ma concludiamo la serata dicendoci a turno ti voglio tanto bene e io penso a quanto sono fortunata ad avere tempo libero per stare con loro, immaginandomi il delirio nell'affidar la loro educazione ad altri.
Giovedì 15 - Si svegliano alle 6,20  e non se ne parla di dormire più. Alle 7,35 eravamo già al nido, alle 8,30 avevo già fatto la spesa. Ma non è questo l'evento memorabile di oggi, perché ai giardini del Ventaglio è successo l'impensabile. Parte come un normale fine pomeriggio ai giardini, studiamo le nuove piante e le foglie di bambù che scrocchiano, poi i bimbi iniziano nella loro pellegrinazione e, nel loro vagare, li perdo un attimo di vista, ma solo un attimo. Vengo richiamata da Mina che mi chiede dove sia una sua scarpa. La guardo e scopro che ne ha una sola, quando le chiedo dove sia l'altra, mi indica un tombino fatto a pozzo, dove dentro non si vede altro che un gran buio da quanto è profondo. Quindi capisco subito che non c'è niente da fare: l'ha buttata là dentro e quindi fine, non ci resta che andar a comprare un paio di scarpe nuove. La piccola è un po' mortificata, tenta con un legnetto di ripescare la scarpa ma quando sente dire scarpe nuove scatta in piedi tutta felice. Con una scarpa e un calzino nel piede senza scarpa, ce ne andiamo in direzione del negozio di scarpe per bimbi. Compriamo un bel paio di scarpe a gabbietta d'argento e il problema è così risolto. in più oggi cambio di pigiama, metto loro quello più leggero che è nuovo e i bimbi sono felicissimi di vedersi lui vestito da Tigro, completamente tigrato e lei con il pigiama tutto bianco con Tigro davanti. Sono emozionati come mai, urlano bello e si fanno i complimenti a vicenda, volgono anche andare a vedersi allo specchio e mi si commuove il cuore a vedere quanto apprezzano le cose, piccole e grandi e quanto entusiasmo e felicità usino per accogliere tutto. La sera c'è poi l'incontro per il testamento della zia morta da poco: una gran brutta sorpresa. Che va ad unirsi  alle voci di un possibile, terribile, già conosciuto, nuovo direttore che arriverà presto al lavoro: ecco così un'altra notte insonne.
Venerdì 16 - Trovo Mina in un lettino di sangue, questa mattina. A quanto pare le ha sanguinato il naso questa notte e il sangue si è sparso dappertutto. Che brutta paura! Al lavoro saluti da parte del direttore precedente che, nel suo ultimo giorno di lavoro, mi dice che gli è dispiaciuto che non sia riuscito a trasferirmi. Sì, immagino quanto gli sia dispiaciuto! Gli auguro buona fortuna con il tono di voce che vuol dire ne avrai bisogno, dagli accidenti che ti mando e via, si riparte:incrociamo le dita e vediamo quel che succederà. Il pomeriggio ai giardini dello Stibbert con Martino per la prima volta senza pannolino (ossignore non ci posso pensare che a breve dovremo affrontare anche questa!) e anche Antonella con la piccola Greta. Passa anche velocemente LGP che poi accompagnamo a casa perché dobbiamo darle tre scatole di vestiti da piccoli ormai piccoli che suo marito spedirà in Senegal in questi ospedalini sperduti dove body, maglie e pantaloni dei gemelli saranno un toccasana.
Sabato 17 - La mattina musica, dove i gemelli sono indisciplinati e mi fanno penare. A loro discapito va detto che oggi c'era, come insegnante, un ragazzo nuovo che non riusciva a catturare l'attenzione, per questo ho capito che fortuna che abbiamo avuto ad incontrare quel corso e quelle brave insegnanti. Con altri sarebbe stato (e lo è stato) diverso e non così entusiasmante. Oggi dormono senza problemi dopo pranzo e, quando ci svegliamo, andiamo (Gangster compreso e, ovviamente là troviamo anche Martino e Valeria) alla Caserma dei Vigili del Fuoco per  Pompieropoli, festa dei Pompieri che invitano oggi i bimbi a provare dei percorsi che imitano le loro azioni. Molti di questi sono per bimbi grandi ma alla fine arriviamo ad uno indicato per i più piccoli. Mentre facciamo la fila mi chiedo se i gemelli accetteranno di affidarsi a degli sconosciuti, anche se Pompieri, per fare quel percorso da soli. Confesso che sono stata quasi sicura che, non appena mi avrebbero lasciata, piangeranno disperati. Invece parte Martino per primo, i gemelli indossano le loro pettorine da baby pompieri e partono fiduciosi dopo l'amico. Prima Mina, che scala una piccola parete attrezzata e poi scende dall'altra parte degli scaloni, è tutta seria e concentrata, come fa sempre lei, e non batte un ciglio nel farlo, poi parte Emino che fa lo stesso e non si perde d'animo, anche se è difficile ma si affida ai Pompieri che lo aiutano. Dopo devono passare da un ponticello in equilibrio e poi entrare in un grande tubo lungo, a carponi e, fuori da quello, andare a spengere un incendio con una mini pompa d'acqua. Non hanno perso un colpo e io mi sono emozionata, nel vederli fare e fare bene, nel vederli così concentrati e disciplinati che mi sono tanto emozionata. Ovviamente poi li aspettava il loro bel diploma che incorniceremo e attaccheremo in cameretta del mare. Braviiiii. Dopo quella grande emozione, partiamo per il mare, dove ci aspetta ormai un classico: cena con pizza e torta di ceci e poi a casetta per pigiama, nanna loro, Guenda che viene a fare la baby sitter e noi che ce ne andiamo al cinema a vedere la Principessa Grace. 
Domenica 18 - Emino si sveglia alle 6,20, svegliando anche la sorella e, benché il Gangter provi la mossa portiamoli nel lettone per vedere se si addormentano, l'operazione è nettamente fallita, così non ci rimane che alzarci tutti e preparaci. Credo che saremo usciti di casa verso le 8,20, e arrivati dalla nonna del mare prestissimo. Stiamo un po' sotto casa con il monopattino e poi ce ne andiamo pure un po' a fare una gratina sul mare, sempre con il monopattino, dove Mina è bravissima ad andare mentre Emino ci va per due spinte e poi corre dietro alla sorella trascinando il monopattino. Pranziamo presto così io poi ho la possibilità di andare al mare lasciando tutti a casa, mi prendo un lettino e dormo al sole. Torno dopo un paio di ore per stare con i gemelli al compleanno di una bimba vicina di casa, che lo festeggia all'aperto. Emino è innamorato di quelle bimbe di 6/7 anni che un po' se lo coccolano e un po' lo ingnorano (come deve abituarsi che fanno le donne) e mi chiede, timido, di andare insieme dalle bimbe quando loro fanno gruppo grande in lontananza e lui si sente escluso. E che non farebbe una mamma per suo figlio... così mi invento un gioco e faccio giocare le bimbe grandi con il piccolo, vedendolo felice come mai, contornato da tutte quelle fanciulle. Mina invece si dedica, in quel momento di distrazione, alla prova di tutte le bici di quelle bimbe grandi, che mentre  le proprietarie giocano con noi, restano abbandonate e lei ci si tuffa su ognuna. Ad ognuno le sue passioni!

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