Grazie
Per l’entusiasmo che ci mettete
nel fare tutto.
Ieri vi siete svegliati così
presto che era inutile correre, così vi ho lasciati liberi di farvi gli scherzi
e fare il pizzicorino l’uno all’altra, in un alternanza di pripiri e risa che
mi ha fatto subito ridere e, come amate fare voi, quando rido io, ridete di più
e più forte.
Poi, ai giardini, Margherita ha
buttato una sua scarpa in un tombino, un po’ per gioco e un po’ per
distrazione, e si è disperata
quando ha capito che non l’avrebbe più riavuta in dietro, da quel tombino,
neanche se tentava di ripescarla con un legnetto. Piccolo fiorellino mio
bianco, non ti preoccupare, la mamma ti risolve il problema. Così l’ho
tranquillizzata dicendo che non si doveva angustiare perchè saremmo andate
subito a comprare un paio di scarpe nuove. Subito mi si è affidata con quella
sua manina nella mia mano e, con in un piede una scarpa e nell’altro solo il
calzino, ha camminato fino alla macchina, senza lamentarsi. Ha gioito felice
poi di quel suo paio di scarpe nuove tutte d’argento, raccontandolo come fa
lei, con quel suo discorso lungo pieno di borbottamenti incomprensibili che
finiva sempre con scarpe nuove d’argento. E quando se le è levate a casa, ha
voluto chiudere il laccetto a modo suo (ancora non ci riesce con la fermatura a
fibbia) chiudendolo senza infilare il perno, ma chiudendolo, come a dire deve
stare tutto a posto, in queste scarpe nuove.
In più ieri sera abbiamo cambiato
i pigiami: via quelli pesanti, ecco che arrivano quelli più leggeri nuovi. Inizia
Emino indossando una tuta tigrata di Tigro, effetto tigre totale e già quando
gli infilavo le gambe ecco che entrambi uralvano belloooo, vedendo quei colori
inusuali che si contendevano nell’indovinare fra il giallo, arancio e rilanciando
pure con un “a righe”. Emino, indossato per intero quel pigiama tigrato,
si è mostrato in piedi in tutto il
suo splendore vergognandosi un po’ come fa sempre lui di tanti complimenti e
quando l’ho portato a vedersi allo specchio, ugualmente emozionato, si copriva
la faccia in quel suo moto di pudore.
Poi l’ho messo a lei, il suo
pigiama è tutto bianco con Tigro sulla pancia. Tutta vestita di bianco sembra
una piccola principessa, si carezzava Tigro urlando belloooooo con quel suo
vocione profondo e io mi beavo di quegli entusiasmi, di quelle dimostrazioni di
felicità assoluta che solo due piccole bombe di energia positiva, come sono
loro, riescono a fare.
Grazie, per la felicità con cui
affrontate tutto, per il bello che trovate in ogni cosa e per la voglia che
avete di fare e provare, di scoprire e esplorare, come due piccole api sempre
laboriose, indaffarate ad imparare la vita, ma sempre con un sorriso in bocca e
un esplosione di bello nel cuore.
Così vi volevo, grazie.
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