venerdì 16 maggio 2014

Grazie

Grazie
Per l’entusiasmo che ci mettete nel fare tutto.
Ieri vi siete svegliati così presto che era inutile correre, così vi ho lasciati liberi di farvi gli scherzi e fare il pizzicorino l’uno all’altra, in un alternanza di pripiri e risa che mi ha fatto subito ridere e, come amate fare voi, quando rido io, ridete di più e più forte.
Poi, ai giardini, Margherita ha buttato una sua scarpa in un tombino, un po’ per gioco e un po’ per distrazione, e si è  disperata quando ha capito che non l’avrebbe più riavuta in dietro, da quel tombino, neanche se tentava di ripescarla con un legnetto. Piccolo fiorellino mio bianco, non ti preoccupare, la mamma ti risolve il problema. Così l’ho tranquillizzata dicendo che non si doveva angustiare perchè saremmo andate subito a comprare un paio di scarpe nuove. Subito mi si è affidata con quella sua manina nella mia mano e, con in un piede una scarpa e nell’altro solo il calzino, ha camminato fino alla macchina, senza lamentarsi. Ha gioito felice poi di quel suo paio di scarpe nuove tutte d’argento, raccontandolo come fa lei, con quel suo discorso lungo pieno di borbottamenti incomprensibili che finiva sempre con scarpe nuove d’argento. E quando se le è levate a casa, ha voluto chiudere il laccetto a modo suo (ancora non ci riesce con la fermatura a fibbia) chiudendolo senza infilare il perno, ma chiudendolo, come a dire deve stare tutto a posto, in queste scarpe nuove.
In più ieri sera abbiamo cambiato i pigiami: via quelli pesanti, ecco che arrivano quelli più leggeri nuovi. Inizia Emino indossando una tuta tigrata di Tigro, effetto tigre totale e già quando gli infilavo le gambe ecco che entrambi uralvano belloooo, vedendo quei colori inusuali che si contendevano nell’indovinare fra il giallo, arancio e rilanciando pure con un “a righe”. Emino, indossato per intero quel pigiama tigrato, si  è mostrato in piedi in tutto il suo splendore vergognandosi un po’ come fa sempre lui di tanti complimenti e quando l’ho portato a vedersi allo specchio, ugualmente emozionato, si copriva la faccia in quel suo moto di pudore.
Poi l’ho messo a lei, il suo pigiama è tutto bianco con Tigro sulla pancia. Tutta vestita di bianco sembra una piccola principessa, si carezzava Tigro urlando belloooooo con quel suo vocione profondo e io mi beavo di quegli entusiasmi, di quelle dimostrazioni di felicità assoluta che solo due piccole bombe di energia positiva, come sono loro, riescono a fare.
Grazie, per la felicità con cui affrontate tutto, per il bello che trovate in ogni cosa e per la voglia che avete di fare e provare, di scoprire e esplorare, come due piccole api sempre laboriose, indaffarate ad imparare la vita, ma sempre con un sorriso in bocca e un esplosione di bello nel cuore.

Così vi volevo, grazie.

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