domenica 11 maggio 2014

Festa della mia mamma

Avrei voluto scriverti a lungo, raccontare di te e della mamma che sei stata. Ma poi oggi sono stata a pranzo da te e dal babbo e mentre aspettavamo che il babbo finisse di cuocere le bistecche, mi sono seduta accanto a te e ho appoggiato la mia testa sulla tua spalla. Come usavo fare sempre e come invece ho smesso di fare. Tu hai fatto come facevi sempre, ti sei messa a parlare di varie cose, delle tue cose semplici, anche se adesso usi parole che non esistono e frasi senza senso, ma io, anche se non capivo cosa dicevi, sapevo che mi stavi trattando come quando stavi bene e la tua demenza senile era lontanissima. Mi raccontavi con calma e lasciavi che io mi riposassi su di te. Ti ho annusata e ti ho anche ascoltata, confesso che mi mancava capire i tuoi racconti e le tue carezze, ma ancora non ti ho persa e quel che rimane di te, quel tuo odore della mia mamma, ancora c'è e io voglio godermelo fino in fondo.
Grazie mamma, ti voglio tanto bene.

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