lunedì 5 gennaio 2015

Come ai vecchi tempi

Con domani finiscono le vacanze natalizie. Sono state lunghe, tante, ma anche sono passate in soffio. Come al solito ne ho avuto paura, come al solito ne siamo usciti alla grande. Tante cose fatte, tanti giorni riusciti bene.
I gemelli sono sempre stati con me, e come premio per tanta dedizione, avevo chiesto un giorno tutto mio. Quello di oggi. 
Poi sì, nell'evoluzione delle vacanze, sono usciti anche due giorni a Venezia, io e il Gangster solamente, giusto il 2 e 3 gennaio. E i bimbi sono stati a casa con Guendalina. 
Ma oggi volevo un giorno tutto per me. E così è stato.
Questa mattina lascio tutta la famiglia che dorme e alle 7.30 esco di casa per andare al lavoro, dove non c'è nessuno, dove non fa il riscaldamento, dove patisco freddo e noia e allora decido di uscire prima, e a mezzogiorno sono già fuori. Mentre dal resto della famiglia mi giungono sporadiche notizie di latte  mattutino non voluto, sostituito allegramente (e ci credo) con due Kinder fetta al latte a testa per bimbo, come ormai il Gangster ha abituato i suoi bimbi e alle mie proteste lui mi zittisce dicendo che a lui piace viziarli un po' questi due suoi bimbi (e fa anche bene, ci sono già io a tenerli a regime dietetico stretto, con niente cioccolato, biscotti e succhi di frutta, per non parlare di patatine o merendine varie..). Poi sono partiti tutti in direzione nonna del mare, dove i bimbi regnano incontrastati e dove il Gangster se la svigna non appena mettono piede lì.
Io invece, dopo essermi liberata dal lavoro, mi sono goduta una giornata di sole, riempiendola di acquisti calibrati (ormai i convulsi non mi appartengono più) per i bimbi, con tre giubbotti per i prossimi anni per il mio Emino, uno arancione, uno verde fosforescente, uno giallo scuro, perché a quel mio bimbo sempre abbronzato e ancora un po' biondo, stanno bene i colori accesi e non lo posso vedere con quei tristi blu o grigi come vedo vestiti gli altri bimbi, neanche fossimo in un regime, neanche non avessero tre allegri anni. Poi leggins colorati per la mia panterina dalle gambe lunghe e solo due cosucce per me, ma tanto ormai i primi della lista sono loro, in tutto (anche perché io, confesso, mi ero già molto portata avanti con i saldi per me la settimana scorsa).
Stanca e esausta, soprattutto perché oggi Firenze era presa d'assalto da una marea indisciplinata di turisti che ostruivano tutti i passaggi e limitavano i miei movimenti veloci, mi sono fermata un attimo per fare una merendina pomeridiana, ho scoperto un locale siciliano dove mi sono deliziata e via, di corsa all'appuntamento mitico con l'amica LGP, con la quale avevo fissato, come ai nostri vecchi tempi, un cinemino pomeridiano. Ci incontriamo, parliamo convulsamente come facciamo sempre (anche se ci vediamo tutte le settimane) poi film che mette a posto l'anima (Jimmy's hall), risate per il pubblico di zie che sgomitano per passare avanti nella fila, che aprono fragorose caramelle e tossiscono dentro le pellicce (ma ad entrambe le proiezioni pomeridiane ci sono sempre tanto piaciute e i gemelli ce le hanno fatte accantonare, per fortuna solo ripiegando sull'orario 20.30, perché  l'abitudine settimanale di andare al cinema non ce la siamo perse) e come usciamo, che sono le 19.30, i gemelli e il marito sono sempre dalla nonna del mare che si stanno apprestando a rientrare, che facciamo io e Laura? Come ai vecchi tempi, ancora, ci fermiamo in pasticceria e ceniamo con brioches della mattina e cappuccina decaffeinato. E lì mi sono sentita veramente appagata. Come ai vecchi tempi, una giornata tutta mia, con anche inclusa cena da single, quelle che torni a casa e non muovi piatto, perché ti sei fatta il trancio di pizza fuori, o brioche e cappuccino oppure perché a casa al massimo ti apri una scatoletta di tonno in piedi e non sporchi niente. Doccia calda e sul divano ad aspettare che la famiglia rientri.
Oggi mi sono sentita una regina, e basta poco in fondo. Come ai vecchi tempi

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