Se non ci foste voi due, Tip e
Tap, a chiacchierarmi e a frastornarmi, tutta l’energia che mi levate mi
prostrerebbe.
Invece sono prostrata dall’energia
che mi levate, ma nutrita da tutto quello che mi date.
Oggi il giorno è luminoso, ma io
ho l’inquietudine come quando senti nell’aria che sta per accadere qualcosa. Stamani
avrei avuto solo bisogno di non alzarmi, e nascondermi sotto le coperte tutto
il giorno. Invece mi sono alzata e ho sentito le vostre vocine. Ed ero gelosa
nel non poter entrare io in camera a darvi il buongiorno e ad annusare quel
vostro buon odore di bambino nuovo, perché io dovevo scappare al lavoro e non c’era
tempo per distrazioni.
Ma per fortuna posso occuparmi di
voi tutti i miei pomeriggi. Che non è poco. Anche se energicamente è molto. Anche
se adesso, in fondo, è tutto molto più facile, con voi che giocate da soli e io
mi trovo, spaesata, a non avervi sempre fra i piedi.
Perché in fondo la tristezza di
questi giorni è solo dovuta a dover rinunciare alla nostra quotidianità, al non
poter più avere due mattine per accompagnarvi io all’asilo, a dover delegare
quello che ho sempre fatto io con voi.
E non me l’aspettavo che mi
sareste mancati così tanto, miei piccoli usignoli felici.
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