mercoledì 25 marzo 2015

Teneri fiori, tenaci giovani alberi

Pensavo a voi, ancora una volta, questa mattina.
Pensavo a che fiori delicati che siete ma anche a che piante forti che state crescendo, curiosi del mondo e fiduciosi nel domani, in quel vostro "dopo dormito" che vuol dire, appunto,  domani per voi, perchè ancora mi chiedete se oggi è domani, confondendovi con i giorni ma tenendo ben presente quel filo di perle che sono le vostre giornate, scandendolo con un "dopo tanto dormito, dove andiamo?".
Ci sono giorni, di nuovo, come quello di ieri, in cui la mia Margheritina bianca mi si ribella rabbiosa per sciocchezze (ieri si è arrabbiatissima perchè all'uscita dell'asilo non le ho fatto prendere il sasso) e da lì è scoppiato un pianto e una rabbia infiniti che mi facevano sudare, che mi hanno di nuovo fatto preoccupare e che di nuovo sono riuscita a far rientrare con tanta pazienza e con la voglia di vederla di nuovo felice, quella mia bimba che è sempre felice. Così le ho chiesto di fare pace, ci siamo abbracciate a lungo e, sempre abbracciate, siamo andate a scuola di Circo, con un Emino che, per fortuna, ci stava a guardare buono, come succede spesso quando l'altro fratello cattura l'attenzione totale della mamma, e l'altro capisce che non può far altro che dare, al bisognoso, il totale spazio.
C'è stato lunedì in cui sono rimasta a casa con un Emino malato, io e lui a non saper che fare, lì in quella casa a fare le cose di casa e a tentare di guardare dei film cartoni nuovi, ma il Libro della Giungla ancora non ci piace molto. Ho pensato che potevo fare insieme a lui tante cose, ma che era bello anche non fare nulla, rispettando la sua malattia e anche costruendo, con quella nostra vicinanza, una nuova esperienza: quella dei giorni in cui si sta semplicemente in casa a fare quello che c'è da fare e anche a fare niente. Perchè in fondo i cuccioli hanno solamente tre anni e per diventari piloti d'aereo è importante sì sapere l'inglese e le leggi della fisica, ma è anche importante conoscere la noia e saperla domare, difatti ci siamo inventati tanti bei giochi con dei semplici  post it.
Ci sono notti come quella passata, in cui Marghe ha urlato per tre volte "Mamma Paluina vieni subito" e di quelle tre volte solo una era sveglia, le altre l'ho trovata domiente che forse sognava o forse "sonnambulava", facendomi pensare che quella lite di ieri ha lasciato uno strascico in lei.
Ma in questa mattina in cui vi pensavo, pensavo proprio che io sto dando il meglio di me per voi, e che anche se potrebbe essere di più, questo che sto dandovi è quello che riesco a fare per voi con il cuore, lasciandovi liberi di essere fragili ma belli come due teneri fiori e dandovi la forza di essere vigorosi e tenaci come due giovani alberi, che stanno crescendo alla vita. Buona primavera che sboccia, mie piccoli voi due.

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