venerdì 6 marzo 2015

Tre e due



La coppia inizia a scricchiolare. Liti, pizzichi e morsi per prevalere, gelosie e prime differenziazioni, oserei dire di genere, per i due.
Lei salta come una farfalla da una parte ad un’altra, lui tenta di imitarla ma sembra un canguro che ha ingerito un ippopotamo. Lui se ne accorge e sorride imbarazzato, mentre lei gli dice no, non così ma così e gli fa vedere quanto a lei risulti facile essere leggiadra e spericolata.
A lui si è accentuato il lato preciso, ostinatamente mette tutto a posto e se non è a posto non ha pace, a lei si è accentuato il lato isterico e se non ha quel che vuole impazzisce e scappa, offesa. Lui inizia a non capirla, anche se spesso spiega a me quel che a lei passa per la testa, ma quando lei ha questi suoi attacchi di nervosismo femminile gratuito, lui la guarda perplesso (come fanno tutti gli uomini con le donne) e si vede un punto interrogativo nei suoi occhi (lo stesso che hanno tutti gli uomini quando non capiscono noi donne). In tutto questo lei continua ad essere indecisa, rispetto a lui, e cambia subito opinione per essere in linea con lui, tanto che io ho iniziato a dirle no Marghe, continua a pensare con la tua testa, non ascoltare quel che dice il fratello, devi mantenere la tua opinione e lei di questo un po’ si vergogna. Ora lei non ha più paura degli estranei e si butta nelle nuove situazioni con leggerezza. Lui invece si tiene ancorato alla mia mano e mette il broncio di bambino piccolo, come mai ha fatto, ma si sa che hanno solo tre anni e per loro la vita è tutta un affrontare avventure su avventure, e magari capita che non ne hai tanto voglia, di avventure e magari questo è il periodo suo, di mancanza di voglia di affrontare tutto.
Lei lo brontola dicendo hai capito che ho detto? No? Allora vai in punizione. Lui le chiede di parlare a voce bassa, scocciato da questo temperamento esuberante che ha scoperto nella sua sorella, che era amorosa e accondiscendente e che adesso si sta trasformando in una vespa insidiosa. Lei continua a chiamarlo amore, lui quando sono separati dice che le manca e quando finalmente si riuniscono l’abbraccia stretta. Lei, quando sono separati, nega la mancanza del fratello e quando lo rivede lo ignora beatamente, con grande delusione di lui.
Lei capisce gli inganni che le faccio perché ha capito il prima e il dopo e, soprattutto, ha capito come fare a blandire il suo babbo, facendo con lui tutta l’amorosa per amore vero ma anche per opportunità. Lui ancora non l’ha capito questo e continua ad essere sincero con il suo babbo, sventolando chiaramente la sua preferenza per la mamma. Lui adesso mi abbraccia e mi bacia come un vero innamorato bisognoso dei baci della sua innamorata, lei mai mi cerca per prima ma quando è in difficoltà solo io la capisco e solo a me si affida.
E sono sempre più grandi e anche più belli ed è bello adesso pensarli singolarmente.

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