domenica 19 gennaio 2014

Diario della settimana (dal 13 al 19 gennaio)

Lunedì 13 - Dopo il nido riprende Musica in fasce. Ci sono dei bimbi nuovi e quel corso, per quanto possa essere interessante, non cattura l'attenzione dei bambini, che hanno occasione di distrarsi. Diciamo che ci serve per avere un "rifugio" in questi lunedì piovosi invernali, ma non appena arriverà la primavera... ciao ciao musica. La sera con il Gangster ce ne andiamo al cinema a vedere, per fortuna, finalmente un bel film. E' il Fattore Umano di Virzì
Martedì 14 - Piove tanto oggi, per questo perdo la mia mattina libera in piccole incombenze e spreco un sacco di tempo prezioso. Per fortuna che riprende la palestra e poi, visto che è bagnato ovunque, dopo il nido sono costretta a rientrare subito a casa con i bimbi. Per fortuna che c'è un po' la Peppa da vedere in tv e i nostri amici libriccini che ci affascinano sempre e ci fanno arrivare all'ora di cena. Io poi vado al cinema con LGP e per fortuna, di nuovo, un bel film visto: Still life.
Mercoledì 15 - Sono sottotono per il lavoro, mi hanno spostato di scrivania, non si parla più di trasferimento, non so più che ne sarà di me. Come ho detto oggi ad una mia cara collega, in questo tipo di lavoro c'è un momento in cui stai bene, che dura un po' più di un batter d'ali, in cui al lavoro trovi un certo equilibrio fra incombenze e colleghi. Ma la caducità è nell'aria e dopo quel paio di mesi in cui stai bene, tutti si ingegnano per farti precipitare di nuovo nella mediocrità. Io ho già pronta la mia mail di protesta, di nuovo in postazione a combattere. Però certo che questo non fa bene all'umore e al tono. Vado a prendere i bimbi e, come loro si accorgono che anche oggi torniamo diretti a casa senza giardini né amici, mi scappano sul marciapiedi come a dire no, a casa nooo! Li convinco a vedere la Peppa dal nonno, passiamo lì un po' di tempo e poi ce ne torniamo a casa nostra, dove leggiamo libriccini prima di cena, con i gemelli buttati distesi sul divano a sbadigliare! E anche io, messi a letto loro, mi addormento poi sul divano, dopo aver rovinato la cena e aver assistito ad una enorme prova d'amore da parte del Gangster che si è visto rimediare un pasto all'ultimo minuto con degli avanzi tristi che c'erano nel frigo, e non si è arrabbiato anzi, ha avuto parole di comprensione per me.
Giovedì 16 - Con capelli crespi e umore sotto i piedi, in una bigia mattina libera, affronto di nuovo la mia attività preferita che è quella di andarmene a bighellonare in centro, anche se vorrei tanto essere trasparente oggi o meglio, se avrei tanto voluto starmene a letto tutto il giorno a guardare vecchi film. Ma ho comprato il vestito di carnevale per Mina e questo mi fa un po' contenta. Poi, per fortuna c'è la palestra e le chiacchiere con Valeria, che mi ridanno tono anche se, causa sempre tempo grigio, torno a casa diretta con i bimbi, dopo che sono andata a prenderli al nido e i due passano il tempo a litigare fra di loro, a strapparsi i giochi e a fare i capricci. Ci rimette alla fine Mina, che viene messa in punizione quando a cena butta in terra il mangiare. E la sento piangere disperata per l'ingiustizia subita. Così risolvo con un tutti a letto e luce spenta, che per loro però è solo un gioco, difatti li sento che parlano e ridono nel buio della loro stanzetta. Io poi mi addormento sul divano poco dopo che ho iniziato a vedere un film: sono cotta.
Venerdì 17 - Anche oggi i bimbi escono di casa con una borsetta in mano: vogliono imitarmi e così sono costretta a dare loro una borsa piccola di carta, che tengono come un bene prezioso e che al nido esibiscono come un vero trofeo. Piove a dirotto tutto il giorno, così dopo il nido lascio i bimbi a casa dei miei con mia sorella e io mi metto a dividere i giochi che servono da quelli inutili, libero un po' la casa e l'armadio di cose vecchie e desuete e, quando vado a riprenderli dopo un'ora e poco più, come sempre trovo due selvaggi, ribelli che credono che la vita sia un'anarchia come fa credere loro mia sorella Anna. A casa poi continuano con i litigi e le ribellioni, a me scoppia un gran mal di testa anche se cerco di mandarli a letto il più tardi possibile, sperando che domani mattina abbiano così più sonno e mi concedano un po' di tempo in più in queste mattine del fine settimana. In effetti tremo adesso all'idea di averli da sola per il weekend.
Sabato 18 - Come non detto, benché siano andati a letto più tardi del solito, questa mattina si svegliano prima del solito. Resisto fino alle 8 e poi mi alzo e li preparo. Anche perché devo andare velocemente a vedere una scuola materna vicino casa che oggi è aperta per la visita. Che tristezza! E' un asilo comunale, vecchio e triste, con due maestre anziane dentro e fuori. Quando confido a loro le mie impressioni, mi consigliano di andare a vedere anche altri asili, e poi mi ricrederò su quello, mi dicono. E così inizio a preoccuparmi per l'anno prossimo, quelle stanzone piene di bambini con una sola maestra, non più coccolati ma inquadrati in brutte strutture che ci devono pure piacere! No, spero che nelle prossime visite mi innamorerò di qualche altro asilo! Torno a casa veloce perché dobbiamo andare a musica, da oggi si è unito anche Milo, compagno di nido e come al solito l'ora passa piacevolmente "andando in barca" con un elastico a suon di musica e facendo un orologio con i foulard. E i bimbi sono sempre tutti molto catturati da quella fantasia. Per fortuna dopo pranzo dormono tanto e per fortuna che, benché il tempo sia molto nuvoloso, non piove, così, con mia sorella Grazia, prendiamo i gemelli e li portiamo fuori a piedi. Solita sosta per il caffè e il biscotto alla pasticceria vicina, poi ci avventuriamo anche al negozio per bimbi vicino casa, che, raggiunto a piedi per loro, è un bel viaggio. Tanto che, al ritorno, camminavano barcollando dalla stanchezza. Dopo cena di nuovo a letto, con la luce spenta molto dopo al solito, ma buoni in penombra a leggersi i librini della Peppa, ed erano proprio carini.
Domenica 19 - Le previsioni meteo promettevano tuoni e fulmini, per questo questa mattina abbiamo invitato a casa nostra Martino e Vale e l'invito era pure esteso agli altri gemelli che abitano vicino a noi, la cui mamma è una nostra amica comune, i quali però non sono venuti perché malati. La mattina è passata così in un attimo, fra quei tre nanetti indaffarati a sperimentare ogni gioco e ogni angolo della casa e con noi mamme a parlare incessantemente del nuovo cosmico problema: quale scuola materna? Nel pomeriggio arriva finalmente il babbone, il tempo si fa più incerto ma io non ho certo voglia di passare l'intera giornata in casa, così sfidiamo la sorte che, come proverbio dice, arride agli audaci, e ce ne andiamo alla serra dell'Orticoltura dove siamo stati proprio bene, soli in tutto quel bel giardino. Quando ci siamo spostati all'altalena non c'era anima viva e i due si sono finalmente affidati al loro babbo, che all'inizio guardavano con diffidenza causa prolungata assenza, e si sono fatti spingere fortissimo, cosa che li faceva schiantare  dal ridere. E poi rientro a casa, doccia per i due fatta dal babbo e io e lui finalmente di nuovo ad avere un po' di  tempo per noi, per le nostre chiacchiere e i nostri brindisi. In più adesso i nanetti non si addormentano subito ma, condividenti lo stesso letto, stanno là in penombra a leggersi la mitica Peppa, con la quale poi si addormentano, ovviamente ognuno però nel proprio lettino.

Nessun commento:

Posta un commento