domenica 26 gennaio 2014

Diario della settimana (dal 20 al 26 gennaio)

Lunedì 20 - San Sebastiano, mezz'ora abbiamo, dice il proverbio. Le giornate si allungano e continua a fare un caldo! Al lavoro, nella nuova stanza che sembra un ritiro spirituale, riesco a trovare i lati positivi anche di questa nuova assurda situazione: oggi mi sono documentata sulla dieta appropriata che devono avere i bimbi e mi sa che pecco per eccesso di proteine: certo che tutte quelle ricette che ho trovato per "nascondere" le verdure in qualche piatto invitante, poi vanno fatte, e io, si sa,  tempo per cuicinare non lo trovo mai. Dopo il nido andiamo al corso di musica, i bimbi oggi se lo godono, ridono felici quando si rincorrono e stanno pure un po' sdraiati che quasi sembrava che lo facessero per ascoltare la musica. In compenso poi a casa non hanno voluto mangare la frittata e io mi sono impuntata: o quello o a letto senza cena. Ecco, ha vinto la seconda. Ma loro erano tranquilli con i loro Peppa libri a leggerli nella penombra, prima di dormire e sembra che non abbiano accusato il colpo.
Martedì 21 - Vado all'Ikea questa mattina, per passare un po' il tempo e vedere gli spunti che posso prendere per la prossima cameretta dei bimbi, quando non staranno più nel lettino con i cancellini. Beh, speriamo il più tardi possibile. Nel pomeriggio, dopo il nido, un po' alla serra con il babbone e ci sono pure Vale e Martins. Incontriamo anche il gattino che ha graffiato Mina e di nuovo parte il racconto della storia da parte sua e da parte del fratello, ma oggi partecipa pure Martino al rimprovero del gatto. Cena con l'ormai odiata minestra di verdura ma questa sera la minaccia era se non la mangi chiamo il babbo e se la sono così mangiata tutta. Per fortuna che poi esco per andare al cinema con LGP a vederci un simpatico Moliere in bicicletta. Ci voleva, per l'uscita e per le chiacchiere a raffica che facciamo sempre.
Mercoledì 22 - Mi fa ridere svegliarli la mattina quando devo andare al lavoro e vederli passare in un attimo dal russare al saltare felici nel lettino pieni di voglia di fare. Peccato che poi questa mattina li ho dovuti lasciare al nido piangenti disperati perché si erano portati dietro il bambolotto nuovo della Peppa, uno ciascuno, ma al momento dell'andare in classe li ho costretti a lasciarlo nell'armadietto e entrambi si sono disperati per questa ingiusta separazione. Al lavoro sono stata con il cuoricino stretto per questa scena, anche se poi, scene di litigi lavorativi ai quali ho assistito, mi hanno fatto dimenticare ben presto il fatto. Dopo nido andiamo a casa di Martino e Valeria ci racconta la favola dei tre porcellini e i piccoli se ne stanno incantati a seguirla, cosa che proprio non mi aspettavo. E poi a giocare tutti insieme con quei giochi nuovi anche se Mina mi ha sorpreso quando ho pargheggiato la macchina e mi indicava lei, mentre stavamo raggiungendo la casa, quale fosse la casa di Martino! Eppure quest'anno ci siamo andati solo una volta per il compleanno di Martins! Mannaggia quella quante ne sa!
Giovedì 23 - Impegni vari per me, questa mattina, fra i quali anche un parrucchiere nuovo che mi ha levato la criniera leonina che ormai non sopportavo più di vedere, sempre così  scomposta. Alla fine pure il dentista e così mi è saltata la palestra ma, quando ormai i ristoranti stavano per chiudere, quindi più alle 15 che alle 14, ci siamo trovati con il Gangster per un pranzetto non organizzato ma buonissimo, alla Fiaschetteria di pesce. E poi via a prendere i bimbi con mio cugino, venuto a trovarci, anche se Mina faceva finta di dormire, come fa di solito, quando non vuol dar relazione agli sconosciuti o quasi. Siamo rimasti in casa a vedere la Peppa e, come succede spesso quando passiamo un po' di tempo insieme, anche a litigare. Però questo tempo esclusivo per noi mi serve soprattutto per capire e scoprire quanto sono cresciuti e quali dinamiche ci siano fra loro.
Venerdì 24 - Questa mattina abbiamo durato tutti molta fatica ad alzarci e io, quando sono tornata a casa dal lavoro, ancora stanca dalla mattina, mi sono messa un attimo a guardare la tv, c'era il film Vacanze Romane, e solo quando c'è stata l'interruzione del primo tempo, ho distrattamente guardato l'orgoglio e mi sono accorta che erano le 4,30, ora ultima in cui escono i bimbi dal nido. Ho praticamente volato, ovviamente erano rimasti gli ultimi e oggi i piccoli mi hanno accompagnato in garage, dove dovevo mettere l'auto per pulizia strade, e si sono incantati davanti al bandone che sale e scende con il telecomando. Poi in pasticceria a prenderci il biscotto di rito, spupazzamento dei due fra parenti vari e a letto molto presto (loro) perché io e il Gangster dovevamo uscire per una cena da Omero. Li abbiamo lasciati con Paula, rivista oggi dopo i saluti prima di Natale, e ho pensato che, lei ormai occupata quasi a tempo pieno ad insegnare spagnolo e pure inglese, nell'unico pomeriggio che le rimane, di chiederle di venire sempre, come un impegno o come un corso, a casa per parlare esclusivamente spagnolo con i piccoli, specie ora che sono spugne assetate di conoscere i nomi degli oggetti che li circondano.
Sabato 25 - La mattina dormono inaspettatamente fino alle 8,30 e io, solo per questo, mi illudo che sia una giornata fortunata, sorvolando sul fatto che è dalle 4 di notte che sono sveglia perché preoccupata per la gran tosse che ha Emino che era così stizzosa che pensavo sempre che avrebbe vomitato nel sonno, se non soffocato. Andiamo a musica che è sempre un'attività tanto carina, anche se sono già stanca di mattina e sogno quando, rinnovando l'iscrizione, mi dicono che per i gemelli ci sarà ancora un anno di Musica in Culla per poi passare, nell'anno successivo, alla vera e propria scuola di musica, con il primo anno esplorativo, in cui i bimbi provano i vari strumenti, per passare, nell'anno seguente, ad iniziare lo studio dello strumento prescelto.
Dopo pranzo, conto di dormire molto mentre loro dormono. Peccato che i due non chiudono proprio occhio, come li metto in camera al buio iniziano a ridere e scherzare fra di loro, chiacchierano per più di un'ora e poi iniziano a piangere disperati. Entro in camera, tento di dare loro il ciuccio per vedere se dormono ma niente, esco arrabbiata ma poi sono costretta a ritornare di nuovo, visto che Emino piangeva e tossiva disperato. Niente, svegli tutti e due.
C'era pure il compleanno di Greta oggi e, come li monto in auto per andarvi, crollano stecchiti a dormire. Così sono costretta a rimanere nell'auto parcheggiata per far fare loro qualche minuto di sonno, prima di affrontare la festa. Al compleanno però non danno segni di stanchezza anche se erano fra persone e bambini sconosciuti. Io, non distratta dalle chiacchiere delle altre mamme come succede di solito ai compleanni, perché lì non ne conoscevo quasi nessuna, ho guardato i miei bimbi nei loro atteggiamenti, specie nei confronti degli altri bambini sconosciuti. E ho avuto modo di capire, di nuovo, un po' del loro mondo e del loro carattere. Non per dire, ma loro sono troppo più simpatici di tutti!
Domenica 26 - E' una bella domenica di sole oggi, così saliamo tutti in auto e il babbone ci porta a Quercianella. Ci fermiamo a Livorno, alla Terrazza Mascagni, per fare una passeggiata e guardare il mare e poco dopo andiamo al ristorante in collina, dove mangiamo sempre bene e dove i bimbi sono stati bravi, pazienti a tavola, hanno mangiato addirittura il coniglio in porchetta, che loro chiamavano hamburger perché vedevano le fette tonde e pensavano che fosse uno dei tristi hamburger che fa loro la loro mamma... e quando invece hanno sentito quel buon sapore! Mmmm facevano, saltando quasi di gioia sui loro seggiolini. Poi non hanno disdegnato di mangiare un po' di nostri moscardini in guazzetto e quei dolci buonissimi che fanno lì. Siamo poi andati in spiaggia, per goderci quel bel sole, anche se Mina si è addormentata subito in auto e il Gangster si è visto "costretto" a rimanere in auto con lei e condividere con la bimba il pisolino pomeridiano, mentre io e Emino siamo andati in spiaggia come due innamorati: passeggiata mano nella mano, lui che mi segue ovunque vada, lui curioso che guarda gli schizzi del mare e ripete la parola nuova, lui che si affida a me per ogni proposta che gli faccio e vedo la gioia pura quando lo prendo in braccio e lo faccio saltellare e poi volare in alto, per tanto tempo, come mai era successo, come quando passeggiamo a lungo  sul muretto con il mare sotto, a goderci quel bel sole. Un nostro momento speciale e indimenticabile. Quando è arrivata Mina e il Gangster, però Emino è stato felice di vedere la sorella, lei ugualmente e entrambi si sono messi a raccogliere legnetti e buttarli in mare, salendo e scendendo uno scalino alto che si sono entrambi impegnati a fare senza cadere, perché io li incoraggiavo a farlo senza, appunto cadere. Ed era buffo e tenero vedere l'impegno che entrambi ci mettevano: prima di scendere e, soprattutto prima di salire, si fermavano concentrati per affrontare la grande prova, e ci sono sempre riusciti. Che benedizione che è il mare! Siamo anche passati un attimo da casa, dopo che c'eravamo stati l'ultima volta forse proprio a settembre, e quando ho chiesto ai bimbi dove fosse la loro cameretta sono andati a colpo sicuro e anche mi hanno indicato di chi  fossero i due lettini. E io che pensavo che si fossero dimenticati! Ma immaginati, quelli adesso hanno una mente dove tutto si incide indelebilmente! 

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