domenica 12 gennaio 2014

Diario della settimana (dal 6 al 12 al gennaio)

Lunedì 6 - Befana - Unico giorno delle vacanze natalizie in cui mi trovo spiazzata, più che altro sola. La giornata è bellissima ma io mi reputo già felice a poter andare a trovare una coppia di miei ex colleghi con i bimbi, giusto per passare un'ora diversa. I bambini portano felicità anche in quella casa e a me passa così la mattina. Peccato che dopo pranzo non ne vogliano saper di dormire, passano un'ora a piangere disperati tutte le volte che, entrata di nuovo in camera loro per brontolarli e dire loro di dormire,  chiudo la porta di camera loro e me ne vado, cosa che non succede mai. Ma mi scappa da ridere perché in una delle tante volte in cui sono entrata, ho sentito Mina che mi faceva il verso, diceva shhh nanna al fratello e a me è passato tutto il nervosismo, a sentire quella piccola suocera ... Non sapendo più che fare li monto in passeggino e li porto ai giardini vicino casa, anche se sono sola. Punto sul fatto che a quell'ora non ci sono bambini e così posso tenere entrambi i bimbi sotto controllo. Resistiamo un'ora e poi rientriamo, mentre penso che più passa il tempo e più si fanno grandi, perché anche andare ai giardini da sola con loro è un'altro scatto di crescita, nonché un'altra mia "ganzata" che mi fa sentire più forte e sperare che presto arriveranno i tempi in cui non ho bisogno di avere sempre qualcuno a disposizione per sentirmi tranquilla. E anche oggi, appunto, benché da sola, è andata.
Martedì 7 - Rientro al nido, senza manifestare alcun problema. Io mi godo la mattina con un Gangster stranamente libero anche nel pomeriggio, quando ci accompagna tutti ai giardini vicino casa dove incontriamo anche Vale e Martins. Resistiamo fino a quando possiamo anche se l'umido ci coglie. La sera, per concludere la giornata Gangster presente, ce ne andiamo pure al cinema, io e lui soli, naturalmente.
Mercoledì 8 - Rientro al lavoro e trovo una collega nuova, che prenderà la mia scrivania. Boh, speriamo che presto mi trasferiscano proprio, la situazione prospettata non mi piace per niente. Quando vado a prendere i bimbi al nido, vedo l'ambulanza là davanti e mi prende un colpo. Per fortuna non è successo niente ai bambini anche se è caduta malamente una nonna nello scivoloso vialetto d'ingresso. Noi ce ne torniamo a casa senza giardini, perché il tempo è troppo bigio, anche se arrivati a casa andiamo insieme a piedi a comprare il pane per il babbo, come dicono i bimbi contenti mentre mi camminano mano nella mano sul marciapiede. Che tenere queste nostre prime uscite! Ci fermiamo dai nonni a vedere la Peppa, che emoziona solo Emino mentre Mina, per niente interessata, si ingegna per dargli noia.
Giovedì 9 - Mattina libera e faccio ancora shopping per i bimbi, comprando mutande e canottiere per il prossimo anno, quando i bimbi non avranno più il body e i pannolini ma metteranno la biancheria intima. Che emozione! Poi a pranzo con il Gangster da Eataly, da poco aperto, e poi alla serra con i bimbi e Valeria e Martins, a goderci un pomeriggio caldo anche se coperto. Meno male che abbiamo scoperto quell'angolo del nostro giardino dell'Orticoltura che ci accoglie sempre al meglio. Oggi i bimbi facevano i turni a saltare dalla pedana, anche se saltare sono parole grosse, visto che al massimo facevano dei passi lunghi, ma la concentrazione che mettevano valeva il bravi che dicevamo loro. Quando torniamo a casa troviamo il Gangster e mentre preparavo la cena per i due,  mi sono commossa a scorgere i tre sul divano a leggere i librini, con Mina  sulle gambe del babbo che gli mette un braccio intorno al collo e Emino che saltella di gioia quando il babbone gli insegna parole nuove.
Venerdì 10 - Tempo bigio, così stiamo ai giardini vicino al nido, non appena i due escono, insieme a mia sorella, della quale oggi è il compleanno. Per festeggiarla poi andiamo alla pasticceria vicino casa, con i bimbi per mano, a far merenda con un cappuccino e due biscotti per loro, felicissimi. Gochi in casa e via, la giornata è andata.
Sabato 11 - Riprende Musica in Culla ed è una bella benedizione, perché è così carina! Poi adesso, che il corso non è più gratuito, siamo rimasti in tre e quindi è intimo e favorisce la concentrazione. Oggi abbiamo "giocato con la musica" mimando una gita al lago, troppo bella! Dopo pranzo i gemelli dormono pochissimo e io sono subito stanca, li porto un po' ai giardini insieme a mia sorella e poi mi trattengo fuori con loro, facendo un giro per negozi con il passeggino. Al rientro a casa, Emino va a casa di mia sorella mentre Mina sta con me mentre io stiro e, quando le dico di prendere la sua  poltrona per leggere dei libri vicino a me, lei brava ubbidisce e mi fa una tenerezza, avere quella ragazza vicino mentre facciamo "robe da ragazze". La sera c'è la cena per il compleanno di mia sorella e quando noi torniamo a casa Mina è sveglia e sta con noi sul divano a guardare Indiana Jones, dando dei dolci baci sulla bocca al suo babbone, che si intenerisce neanche fosse il primo bacio della fidanzatina, e poi lei, ad un cenrto punto, dice "piccino piccino", scende dal divano e va in camera a dare dei bacini al fratello che dorme, facendogli anche delle carezze sulla testa, e poi torna da noi. Finito il film, tutti a letto!
Domenica 12 - La mattina parcheggiamo la macchia lontana e andiamo a piedi a trovare l'anziana zia che abita in centro. I due non fanno una piega, camminano a lungo e fanno anche tutte quelle rampe di scale, sia all'andata che al ritorno. Sarà per questo che dopo pranzo dormono tantissimo, tanto che sono costretta a svegliarli perché dovevamo andare a trovare una bimba amica del mare, che si chiama come Mina. I gemelli si tuffano sui suoi giochi, glieli strappano di mano se la piccola prova a rimpossessarsene e Emino, cosa mai vista, non appena gli capita a tiro quella piccola, la schiaffeggia. Io non so che fare, soprattutto perché quella bimba è figlia unica, non viene mandata al nido né in ludoteca per paura delle malattie, non è quindi abituata alla vita dura della condivisione e sta molto perplessa a guardare quell'invasione di quei miei due piccoli maleducati, che mai si sono comportati così male come oggi. Al momento dei saluti sento aleggiare un sospiro di sollievo, suo ma anche mio. A cena deciso di dare ai due un veloce latte e biscotti e vedo Emino disperato, che chiede piangendo "cena" con le lacrime agli occhi e a me un po' mi scappa da ridere, a pensare a quel ragazzone messo "a dieta" da questa mamma scriteriata che non aveva voglia di cucinare! Povero piccolo, con la fame che ti ritrovi sempre, cenare con una tazza di latte fa proprio piangere, hai ragione!

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