domenica 30 marzo 2014

Diario della settimana (dal 24 al 30 marzo)

Lunedì 24 - Questa mattina decido di non andare al lavoro perché troppo raffreddata. E' che poi in fondo non sto così male, per questo ne approfitto per fare un sacco di cose in casa, con l'aiuto del Gangster che oggi ha accompagnato e ripreso i piccoli dal nido e, oltre che aiutarmi un po' in casa, mi ha offerto pure un bel pranzetto. E abbiamo sì spostato la lavatrice e tolto le tende, ma abbiamo anche parlato un po' dei nostri piani futuri. Quando i nanetti sono tornati a casa abbiamo passato il nostro  tempo a leggere i libri e fare le capriole, perché adesso ci piacciono tanto i giochi di "caduta", tanto che nel lettino Emino addirittura mi chiedeva che lo spingessi per buttarsi a peso morto sul materasso, e farsi poi grasse risate.
Martedì 25 - Anche oggi rimango a casa, perché al raffreddore si è unito di nuovo il terribile virus intestinale. Faccio 4 lavatrici e mi sfinisco, visto che proprio non mi sento bene, ma almeno sono riuscita a fare quello che non riesco  mai a fare. Arriva l'ora che il Gangster vada a prendere i piccoli e io sono affranta sul divano per la spossatezza, ma quando li vedo salire le scale da soli, baldanzosi, brandendo un disegno arrotolato infiocchettato, e loro mi dicono regalo, io mi sciolgo e quasi mi passa tutto. Quasi, perché sfruttando il filone disegno, metto il tavolino dalla camera in salotto e tiro fuori i pennarelli. Loro iniziano subito a disegnare contenti, Emino fa prima un sole e poi un altro sole, e mi dice fiero due soli, mentre Mina fa un treno blu. Poi la concentrazione passa e iniziano a disegnare direttamente sul coprivano e così via, i disegni fatti vengono messi  come regalo sulla scrivania del babbo e noi passiamo ad altro. Adesso piace molto far finta di cadere dalle poltroncine, i salti e le cadute li fanno divertire anche se mi frastornano. Ma mi frastornano molto di più le urla disperata, oggi di nuovo come ieri sera, che fa Mina al momento della cena, quando non ne vuol saper di mangiare se non la prendo in collo. Io le dico no, la ignoro, la metto in castigo, ma niente, non vuole mangiare e mi fracassa un timpano dalle urla. Solo dopo un bel po', quando esce dal castigo e mi si avvicina, io, lo so, sbagliando, mi commuovo, la prendo seduta sulle mie gambe e la imbocco come se fosse una bimba piccola, e lei, mascalzona, subito mangia. Speriamo che passi, questo vizio non va bene proprio. E la sera cinemino classico con LGP, ma ormai, per non rinunciare a questo appuntamento irrinunciabile, cediamo ad un film terribilmente insulso dal titolo "Non buttiamoci giù" che già dai primi 5 minuti ti faceva capire che era pessimo e che non poteva migliorare e difatti così è stato. Ossignore che lotta con il sonno, i crampi e la disperazione per perdere tutto quel tempo prezioso.
Mercoledì 26 - Prendo un altro giorno di malattia oggi, perché non in sento ancora bene. Approfitto per riordinare la libreria e una parte del mio armadio, liberare qualche mobile da cose inutili e si fa presto ad arrivare all'ora in cui rincasa il Gangster, per fortuna un po' prima dell'ora in cui deve andare a prendere i piccoli al nido e riusciamo così a passare un po' di tempo in relax. Quando i due tornano a casa intavolano subito una partita a calcio con il babbone, che passa la palla ad un Emino ancora molto imbranato come calciatore (sono più le volte che manca il pallone che quando lo prende) ma il ragazzo ci mente entusiasmo e passione e questo vale di più di qualsiasi altra dote, mentre Mina è una calciatrice niente male, esulta quando fa gol, è solo che, per carattere, desiste dopo poco, mentre Emino è molto più tenace.
Giovedì 27 - Rimango a casa anche oggi, troppo debole per fare qualcosa di utile. E quando scendo dalla camera per prendere i bimbi e portarli a prendere il latte, apro la porta di cameretta loro e, nella penombra, vedo i due ma non capisco. Rimango da prima perplessa sulla porta, poi mi sforzo di capire cosa c'è che non va e quando capisco non riesco a capire: Emino nel letto di Mina e Mina nel letto di Emino. Ma come hanno fatto? Sono ancora a dormire nei lettini con i cancelli! Chiedo loro a lungo come abbiano fatto, se mi fanno vedere come ci sono riusciti, poi ho il dubbio che sia entrato qualcuno nella notte, chiedo pure al Gangster se per caso ieri sera, rincasato tardi, abbia preso in braccio i bimbi per carezzarli e poi magari si fosse sbagliato nel rimetterli a posto. Boh, con quel dubbi cosmico e anche con un bel brivido freddo sulla schiena, li porto in cucina. Poi, preso il latte, come sempre li rimettiamo nei loro lettini mentre prepariamo prima l'uno e poi l'altra e lì vedo come hanno fatto: Emino allunga il braccio e tira a sè il letto della sorella, poi salta i cancellini neanche fosse un ginnasta olimpionico, e zap, è nel letto di lei. Come lei sia riuscita a fare altrettanto  non lo so, forse nello stesso modo, anche se lei non è così forzuta e atletica come il fratello, e quindi sospetto che lui, toro di casa, una volta nel letto di lei, l'abbia spinta dal sedere per ribaltarla nell'altro letto. Inutile dire che passo il giorno a rimuginarci su e a pensare con terrore, di nuovo, all'avvicinarsi del tempo in cui i cancellini non li fermeranno più e avrò due esseri terribili per casa. Al ritorno dal nido poi il Gangster è malatissimo e ci lascia soli mentre lui va un po' a letto. Da lì ci sente leggere il libro di Biancaneve, che i due hanno per la prima volta ascoltato assorti, e sono fortemente colpiti dai nanetti e dai loro nomi. Poi facciamo i puzzle che ci sono in alcune pagine dei un libro, che a Mina riescono sorprendentemente bene mentre Emino è più imbranato in quello, e poi le solite corse per casa. Oggi sembravano dei bimbi perfetti. Peccato che poi, salutato il Gangster che aveva un irrimandabile impegno di lavoro, si sia scatenato l'inferno: cena no, entrambi sono voluti venire in collo per cenare, quando  ho preso prima lui a lei gi si è scatenato un attacco isterico, quando poi ho rimesso a posto lui e ho preso lei, lui mi ha lanciato cucchiaio con minestra e scodella, prendendomi in pieno. Lì non ci ho visto più e via, tutti a letto. E, ovviamente, non appena li ho messi a letto tutti lavati e puliti........ un certo odorino mi ha fatto capire che avevano fatto la cacca entrambi e quindi via, di nuovo sul fasciatoio a cambiarli tutti e due.
Venerdì 28 - Torno al lavoro questa mattina, pentendomi da subito di questa mia decisione, abituata come ero a starmene tranquillamente a casa a godermi i miei giorni e poi, in effetti, non mi sento neanche un gran che in forma ancora... Comunque poi sono andata a prendere i bimbi al nido che avevo un forte mal di tesa, ma ho stretto i denti e via, con l'aiuto di Lily siamo stati ai giochini dell'Orticoltura dove i bimbi si sono divertiti con lo scivolo, altalena, passaggio dei treni e poi, al solito, Mina ha puntato una bici abbandonata da un bimbo e ci è salita sopra. Il fratello ha pensato bene di spingerla da dietro, ma è catapultato con il viso in avanti facendo sì che gli uscisse un sacco di sangue dal naso. Sangue che si è sparso bene su tutto il mio piumino mentre tentavo di consolarlo tendono in braccio, poi ha accettato di farsi pulire e abbiamo iniziato a tamponagli l'emorragia con vari fazzoletti bagnati. Nel mentre, la sorella e l'amichetta Greta, che assistevano alla scena, hanno iniziato ad imitarlo, tamponandosi anche loro il naso con il fazzoletto bagnato, però loro sembravano due lady alle corse di trotto. In fondo, anche nella paura di tutto quel sangue, riusciamo sempre a ridere un po'. Mentre torno a casa mi scoppia un fortissimo mal di denti che mi fa vedere doppio e mi fa chiedere al Gangster di rincasare prima. Arriva lui, fa la doccia ai due e io mi sparo un antidolorifico sperando che passi presto.
Sabato 29 - La mattina scappo velocemente a fare la spesa lasciando i piccoli con mia sorella e penso che non vedo l'ora di lasciarli soli in casa perché grandi. Sì, questi sono i pensieri di quando si è troppo stanchi. Andiamo a musica che ci piace sempre di più e che ci permette di passare la mattinata in maniera produttiva, dopo pranzo i due dormono fin dopo le 15.30 tanto che sono costretta a svegliarli, per paura che poi siano troppo riposati per la notte. Andiamo alla serra dell'Orticoltura dove ci raggiungono, finalmente, dopo 10 giorni di lontananza, Martins e Vale. Stiamo lì tranquilli a goderci questa bella giornata e questo sole tiepido, mentre i bimbi giocano fra loro. Al ritorno a casa invece mi ritorna il mal di denti fortissimo che non ce la faccio a fare niente, anche se invece faccio tutto: cena a loro, messi a letto, spazzato e lavato il pavimento in cucina, lavastoviglie, lavatrice, e sono già in pensiero per affrontare un'altra intera giornata domani con loro.
Domenica 30 - C'è l'ora legale oggi, e penso che sia una ganzata visto che i piccoli, abituati a svegliarsi presto, "non daranno così nell'occhio" perché zag, metto l'ora legale e sembrerà più tardi. Invece, come succede sempre, fanno tutto il contrario di quello che prevedo e oggi dormono tantissimo, in più c'è da aggiungervi un'ora.... Usciamo con il passeggino, che ormai è da abbandonare perché fanno una confusione là sopra: lui si vuol buttare di sotto, lei tenta di slegarsi.. sono finiti i tempi delle giratine tranquille tanto loro sono legati lì sopra... Andiamo ai giardini vicino casa, non c'è quasi nessuno e io sono sola con loro. Ma non è un problema perché i piccoli si comportano benissimo, tanto che riesco pure a starmene un po' tranquilla sulla panchina, a guardarli fare. Eh sì, ormai vanno avanti e indietro da soli, senza paure e senza bisogno del mio aiuto. Al momento però di andare a letto per il riposino, Mina mi pianta una grana incredibile: si contorce tutta, piange disperata, è tutta rossa perché non vuol dormire e non si capisice che cosa abbia. Io tengo duro e chiudi la porta con una bimba congestionata dal pianto e il mio cuore infranto. Per fortuna, come prevedevo, smette dopo poco perchè era solo tanto sonno. Ovviamente anche oggi dormono tantissimo, tanto che sono costretta a svegliarli perché avevo fissato ai giardini con la baby sitter. Arriviamo che fa un caldo incredibile, per la bella giornata e perché, grazie all'ora legale, è un'ora prima. Ci raggiungono anche Martins e Vale e lasciamo i bimbi in balìa di Lily, che legge loro un libro al fresco di un albero, mentre io e Valeria ci godiamo un po' il sole. Ovviamente non dura molto ma, abituata al peggio, come mi aspetto sempre quando sono il we sola con i piccoli, mi basta questo per farmi felice. Poi iniziano le escursioni per i giardini, ormai i nostri nanetti si fanno grandi e sono curiosi di esplorare, così ci spostiamo nei prati vicini ad aspettare il treno e più che altro a guardare gli innamorati baciarsi (sì Emino si è proprio fermato davanti a due che si baciavano e si è accovacciato pure per guardare meglio), poi un po' di sassi nella fontana e poi, evviva, si torna a casa. Ma oggi sono stata proprio bene con loro e con questo bel sole.

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