giovedì 20 marzo 2014

Oggi cucino io, ma meglio di no

Vi ho messo a letto arrabbiata, senza coccole né sorrisi, perché anche questa sera avete fatto boccacce nel vedere la cena che vi avevo preparato e, al solito quando non vi piace, l'avete lanciata in giro per la cucina. Oggi no, non ci ho visto più e mi sono arrabbiata. Ma come, bambini che muoiono di fame e i miei due signorini rifiutano il cavolfiore gratinato fatto con la prima besciamelle fatta nella mia vita? Che non succeda più! 
Che non succeda più l'avevo detto anche ieri sera, quando si è inaugurato il mio nuovo trip "cucino io". Ieri sera il menu prevedeva falafel. Prima di andare  a prendere  i bimbi al nido mi ero ingegnata a frullare i ceci, farne polpettine, impanarle e disporle sulla teglia da forno pronto per essere acceso al nostro ritorno dai giardini. All'ora di cena le polpette si sono dorate e, messe nel piatto dei due, Mina ha esordito con un "no, non vuole" (perché parla di sì alla terza persona) mentre Emino, vinto dalla fame, qualcuna l'ha mangiata, ma insisteva che la condissi con l'olio. Intristita da quei rifiuti, mi sono detta ma perché buttare via tutto questo ben di Dio e ne ho mangiata una. Iiiiiiih, bleah, ho ammirato il povero Emino che se ne era ingollata qualcuna: con il mio buon proposito che fino ai tre anni non si mangiano dolci e non si mangia salato, ecco che quelle polpette di ceci erano una mappazza terribile. 
Oggi invece mi è venuto in mente che potevo fregare i due ben bene: avrei avvolto il cavolfiore, che fa così bene, in un bel manto di besciamelle, l'avrei gratinato in forno e i due, ero sicurissima, se lo sarebbero mangiati felici, così mantecato. Ho acceso il computer, l'ho portato in cucina e ho seguito on line la procedura per fare la mia prima besciamelle. Ovviamente ho fatto un po' a occhio, ovviamente mi stava fatica tirare fuori la bilancia, ovviamente non ho salato niente, né besciamelle né cavolo. Ovviamente al momento di presentarlo in tavola, Mina ha di nuovo detto "no, non vuole" e non si è nemmeno provata ad assaggiarlo, mentre Emino l'ha assaggiato, l'ha sputato e anche un po' lanciato in giro. Al che mi sono arrabbiata, offesa perché i miei bimbi non mangiano quello che hanno nel piatto e li ho lavati e preparati per la notte serissima, senza scherzare con loro come faccio sempre, senza carezzarli prima di dormire come faccio sempre. Poi mi sono detta: ma quel delizioso sformato di cavolo è caldo, perché non approfittarne.... e me ne sono mangiata due pezzi.... piccoli. Il resto l'ho volato nel cestino e mi sono dovuta "rifare la bocca" con un po' di salame, tanto era cattivo e insipido. Poveri piccoli, che mamma vi è toccata! Tanto brava in tanto eh, allegra, inventiva, propositiva, instancabile, artefice di giri e giardini continui, ma forse sarebbe meglio se si fermasse lì, perché volendo esagerare, e volendo cimentarsi in un campo che non è notoriamente il suo, e cioè quello della cucina......... vi impone dei supplizi!
Portate pazienza, tanto per domani sono di nuovo previsti ravioli ricotta e spinaci (comprati già fatti) conditi con il sugo fatto..... da mia sorella. Un nostro classico, direi.

2 commenti:

  1. Consolati. I miei sono così abituati a mangiare roba pronta da cuocere che quando ho la malsana idea di cucinare è la volta buona che non mangiano nulla facendomi disperare.

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  2. Grazie cara, sei sempre capace di rassicurarmi. Me l'ha detto anche mio marito: hai tanti pregi, ma la cucina proprio.... e dopo aver letto questo racconto (perché io non gli avevo detto niente), ha sguinzagliato la sua mamma perché prepari per tutti qualcosa di sano, buono, gustoso.... da congelare e scongelare all'occorrenza!

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