martedì 23 giugno 2015

Paure

Come succede nella vita, ne sono successe di cose in questi giorni. Alcune le lascio nel mio cuore, custodite come segreto prezioso solo per me, altre mi piace ricordarle e appuntarle.
Dall'ultima: ieri sera, prima di andare a letto, al solito entro in camera dei due per accarezzarli mentre dormono. Emino era da cambiare. Si sveglia ma non si sveglia, aveva in pratica solo gli occhi aperti ma si vedeva che continuava a dormire e, più che altro a sognare. A un certo punto ho visto la paura nei suoi occhi, e quella bocca in giù come quando ha così paura che non riesce a piangere (era   già successo a teatro quando è entrato il lupo di Cappuccetto Rosso e all'inizio del Circo di Moira quando si sono spente le luci. In quell'occasione ho visto un bimbo improvvisamente spaventato da non riuscire a piangere) Così me lo sono abbracciato stretto, come faccio sempre in quelle occasioni,  lui si è tranquillizzato e mi ha detto lui che stava sognando, come un bimbo grande.
Ma la vera novità è la scoperta che il grande cane di Quercianella, quello che abita nella casa accanto alla nostra, che ci terrorizza da sempre avventandosi verso il cancello abbaiando minaccioso tutte le volte che passiamo, e che pensavamo si chiamasse Zeus, e del quale i gemelli e, in particolare, Emanuele nutre un vero terrore, non si chiama Zeus ma Totò, perchè l'altro cane che c'è sempre in quella casa, che abbaia solo per fare festa, del quale ignoravamo il nome, è lui che si chiama Zeus. Probabilmente abbiamo sbagliato nel sentirli chiamare, confondendoli (anche se i cani sono molto diversi). Il problema però è risultato farlo capire ai bimbi. O meglio: Marghe ha capito subito che era solo successo un disguido e quindi ha compreso che da ora in avanti Zeus diventa Totò e l'amico di Zeus diventa Zeus, a Ema è stato molto più difficile capire che il suo terrore non si chiama più Zeus ma Totò e che il cane che è festoso prende il nome del cane del quale aveva paura. Tanto che ancora oggi non ho mica ben capico se lui ha capito... ma si sa, gli uomini sono molto più duri nel comprendere....

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