venerdì 5 giugno 2015

Piccolo Gangster



Si è capito da subito, fin da piccolo, che a lui le ragazze piacciono proprio. Aveva pochi mesi e già sorrideva alle bimbe bionde, alle giovani commesse che gli facevano i complimenti, ma anche alle avvenenti signore. Poi certo, ha passato anche la fase in cui le bimbe le picchiava, ma solo quando veniva lui picchiato dai più grandi e quindi si sentiva in dovere di rivalersi su qualcuno e chi se non una dolce bimba?
Zitto zitto l’ho scoperto poi, con un cellulare giocattolo, ad appartarsi in un angolo della casa per telefonare a Greta, una sua compagna del corso di Scuola di Circo e, una volta che siamo passati davanti a casa della bimba, mi ha chiesto di telefonare alla sua mamma per sentire se Greta fosse malata o se poteva venire al giardino davanti a casa sua a giocare. Ovviamente con la mamma di Greta, che è un’amica, ci siamo fatte delle grosse risate, soprattutto perché i due sono molto diversi. Poi siamo tornati a Quercianella nel lungo weekend scorso, e lì ha ritrovato un’amichetta, anche lei si chiama Margherita, e l’ha circuita  subito, o quasi. Stranamente, cosa che invece anno scorso era quasi un dovere da parte sua, non l’ha mai picchiata, non le ha strappato i giochi ma anzi, a fine vacanzina, l’ha presa per mano e l’ha portata al molo a vedere le barche, trascinandosela dietro, con quella sua manona forte che teneva stretta quella manino piccola della bimba, in una lunga camminata a vedere in quale barca l’avrebbe portata in futuro. Ovviamente noi mamme eravamo lì dietro, e la mamma di lei ha pure fatto un video che rimarrà storico. Ora, per me finiva lì, ma poi  io quel video l’ho mandato alla mia amica LGP e quando mercoledì sera ci siamo viste per il nostro appuntamento cinema, lei mi ha fatto tutte le sue considerazioni a seguito di lungo studio effettuato sul video. Mi ha detto che è fortunata a chi tocca Ema, perché lui si vede che è il classico uomo che tutte sognamo , il tipo“ci penso io”. Difatti tiene la bimba stretta per mano, la porta sicuro dove deve essere portata, prende rapide decisioni e sceglie il meglio per lei, senza lasciare tempo alla bimba di discutere. E la cosa bella, riguardando quel video con occhi “da studio” ho visto che sono tutte considerazioni giuste, che il mio ometto guida quella bimba innamorata  e la porta sicuro dove lui ha deciso che devono andare, con uno sguardo dritto avanti senza possibilità di errore. E che posso aggiungere alla certezza  che sarà fortunata a chi ti toccherà se non un tutto il suo babbo?

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