Si è capito da subito, fin da
piccolo, che a lui le ragazze piacciono proprio. Aveva pochi mesi e già
sorrideva alle bimbe bionde, alle giovani commesse che gli facevano i
complimenti, ma anche alle avvenenti signore. Poi certo, ha passato anche la
fase in cui le bimbe le picchiava, ma solo quando veniva lui picchiato dai più
grandi e quindi si sentiva in dovere di rivalersi su qualcuno e chi se non una
dolce bimba?
Zitto zitto l’ho scoperto poi,
con un cellulare giocattolo, ad appartarsi in un angolo della casa per
telefonare a Greta, una sua compagna del corso di Scuola di Circo e, una volta
che siamo passati davanti a casa della bimba, mi ha chiesto di telefonare alla
sua mamma per sentire se Greta fosse malata o se poteva venire al giardino
davanti a casa sua a giocare. Ovviamente con la mamma di Greta, che è un’amica,
ci siamo fatte delle grosse risate, soprattutto perché i due sono molto
diversi. Poi siamo tornati a Quercianella nel lungo weekend scorso, e lì ha
ritrovato un’amichetta, anche lei si chiama Margherita, e l’ha circuita subito, o quasi. Stranamente, cosa che invece
anno scorso era quasi un dovere da parte sua, non l’ha mai picchiata, non le ha
strappato i giochi ma anzi, a fine vacanzina, l’ha presa per mano e l’ha
portata al molo a vedere le barche, trascinandosela dietro, con quella sua
manona forte che teneva stretta quella manino piccola della bimba, in una lunga
camminata a vedere in quale barca l’avrebbe portata in futuro. Ovviamente noi
mamme eravamo lì dietro, e la mamma di lei ha pure fatto un video che rimarrà
storico. Ora, per me finiva lì, ma poi io quel video l’ho mandato alla mia amica LGP e
quando mercoledì sera ci siamo viste per il nostro appuntamento cinema, lei mi
ha fatto tutte le sue considerazioni a seguito di lungo studio effettuato sul
video. Mi ha detto che è fortunata a chi tocca Ema, perché lui si vede che è il
classico uomo che tutte sognamo , il tipo“ci penso io”. Difatti tiene la bimba
stretta per mano, la porta sicuro dove deve essere portata, prende rapide
decisioni e sceglie il meglio per lei, senza lasciare tempo alla bimba di
discutere. E la cosa bella, riguardando quel video con occhi “da studio” ho
visto che sono tutte considerazioni giuste, che il mio ometto guida quella
bimba innamorata e la porta sicuro dove
lui ha deciso che devono andare, con uno sguardo dritto avanti senza
possibilità di errore. E che posso aggiungere alla certezza che sarà fortunata a chi ti toccherà se non un
tutto il suo babbo?
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