Ultimo giorno di asilo oggi,
ultimo giorno di quell’asilo. C’eravamo innamorati di quella struttura, io e il
Gangster, un sabato mattina d’inverno, quando lo andammo a visitare e non c’era
nessuno, solo una maestra sorridente che ci accolse e ci guidò in uno spazio
raccolto, a misura di bambini, circondato da un giardino silenzioso dove
cantavano gli uccellini. Quella fu la storia di un sogno che iniziava. Poi
iniziarono i giorni di scuola, apparvero gli altri bambini e, più che altro, le
famiglie degli altri bambini. Io mi sentivo strana ad aspettare fuori l’apertura
delle porte di quell’asilo, circondata da persone così diverse da me, che mai
avrei frequentato nella vita. Ma si sa, per i bambini siamo tutti uguali e
così, bene volentieri, li ho visti ambientarsi e cercare di fare il meglio per
affrontare questa nuova sfida della vita. Poi però il mio disagio l’ho
ritrovato anche nei bimbi, sono apparsi racconti di cattiva educazione, è
comparso un adeguamento, in peggio, dei miei bimbi alla classe. Il sorriso
delle maestre a un certo punto mi è sembrato pure falso, io mi sono molto
irrigidita nel non trovare un dialogo
sulle aspettative che avevo per quella realtà educativa sia negli altri
genitori che nelle maestre. Abbiamo tutti tirato il fiato e aspettato così, con
giorni più o meno belli e sereni, questa fine. Che è comunque una sconfitta, visto che lasciamo una scuola
pubblica. Ma per fortuna possiamo scegliere di andare altrove. Per di nuovo un nuovo inizio.
Ma questa sarà un’altra storia, per ora lasciamo iniziare le vacanze estive,
con i giorni che verranno carichi di ….. tante nuove storie
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