martedì 30 giugno 2015

Fine della storia



Ultimo giorno di asilo oggi, ultimo giorno di quell’asilo. C’eravamo innamorati di quella struttura, io e il Gangster, un sabato mattina d’inverno, quando lo andammo a visitare e non c’era nessuno, solo una maestra sorridente che ci accolse e ci guidò in uno spazio raccolto, a misura di bambini, circondato da un giardino silenzioso dove cantavano gli uccellini. Quella fu la storia di un sogno che iniziava. Poi iniziarono i giorni di scuola, apparvero gli altri bambini e, più che altro, le famiglie degli altri bambini. Io mi sentivo strana ad aspettare fuori l’apertura delle porte di quell’asilo, circondata da persone così diverse da me, che mai avrei frequentato nella vita. Ma si sa, per i bambini siamo tutti uguali e così, bene volentieri, li ho visti ambientarsi e cercare di fare il meglio per affrontare questa nuova sfida della vita. Poi però il mio disagio l’ho ritrovato anche nei bimbi, sono apparsi racconti di cattiva educazione, è comparso un adeguamento, in peggio, dei miei bimbi alla classe. Il sorriso delle maestre a un certo punto mi è sembrato pure falso, io mi sono molto irrigidita  nel non trovare un dialogo sulle aspettative che avevo per quella realtà educativa sia negli altri genitori che nelle maestre. Abbiamo tutti tirato il fiato e aspettato così, con giorni più o meno belli e sereni, questa fine. Che è comunque una  sconfitta, visto che lasciamo una scuola pubblica. Ma per fortuna possiamo scegliere di  andare altrove. Per di nuovo un nuovo inizio. Ma questa sarà un’altra storia, per ora lasciamo iniziare le vacanze estive, con i giorni che verranno carichi di …..  tante nuove storie

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