domenica 28 aprile 2013

Diario della settimana (dal 22 aprile al 28 aprile)

Lunedì 22 - Nella notte Mina ha un 39,5 fisso di febbre, benchè le dia la tachipirina ogni 5 ore. Povera piccola mia, tutta accaldata e con una faccina mogia. La pediatra dice che potrebbe essere la sesta malattia, intanto la bimba  ha delle occhiaie che fa spavento. Rimaniamo sole dopo che ho portato al nido un Emino felice di rivedermi dopo il weekend londinese, che mi dà occhiate maliziose come a direo dire sei tornata eh, lo sapevo sai, che sono proprio irresistibile! che mi fanno morir dal ridere. Con Mina passiamo una mattina calma, con lei che più che giocare ciondola da un gioco all'altro intervallato dall'appoggiarsi spesso sulle mie gambe per raccogliere le mie carezze. Mangia e dorme molto, tanto che quando vado a svegliarla insospettita, ha di nuovo la febbre alta. Torna il fratello dal nido e riprende vigore, anche se ha un faccino sofferente, povera piccina. Iniziano i soliti giochi di forza fra loro, le loro risate, ma crollano entrambi presto presto. Anche se Mina si sveglia spesso urlando e io non posso far altro che tenermela in braccio e stare in silenzio entrambe sul divano a veder le foglie dell'albero muoversi al vento, proprio come piace fare a me. Tale madre tale figlia.
Martedì 23 - Porto Emino al nido e torno a casa a prendere Mina, per andare insieme a farci il nostro giretto nei negozi di zona. Colazione da Caffè d'Orzo, io e lei, come ai vecchi tempi, visite nei negozi amici che si riducono sempre di più, già in due sono chiusi, rispetto ad anno scorso. Mina è un po' affranta, anche se la febbre non ne ha più da ieri sera. Però mangia un incredibile piatto di pasta al pesto e va a letto di filato per il pisolino pomeridiano. Ma lei è così brava che, svegliata da un rumore durante il sonnellino, si riaddormenta brontolando solo un po' e poi quando si sveglia, sta buona ad aspettare che vada a prenderla, mugolando solo fra di sè. Penso che se avessi solo lei sarei proprio una regina, brava come è! Poi ci concediamo un'oretta sole sul divano, lei che mi guarda da vicino felice, mi prende il naso, si mette un mio dito in bocca e mi fa sentire tutti i premolari già grandi e vive così felice il suo giorno da figlia unica. Ma le 4 arrivano in un attimo ed è ora di andare a prendere Emino al nido. Lei gli ride felice di vederlo, quando si incontrano, lui invece non la guarda neppure, come ho capito che ormai fa quello dei due che è stato senza mamma tutto il giorno. I soliti giochi fra loro, ma adesso di nuovo c'è che Emino placca Mina per farle cara (o qualcosa del genere, a volte penso  che siano più  schiaffi che carezze..) ma sono stanchi entrambi e così tutti a letto presto.
Mercoledì 24 - Ancora Emino da solo al nido, dove mi intrattengo un po' a parlare con la maestra che mi dice che i gemelli sono molto più avanti rispetto agli altri bimbi per il lavoro minuto con le mani (prendono piccole catenine e riescono a metterle in piccoli fori, fanno le costruzioni con precisione e lavorano molto di fino) per questo, pensa, avendo più sviluppato questa abilità, sono rimasti indietro nel camminare, anche se non è niente di allarmante. Con Mina avevamo progettato un giretto in centro ma il babbo ha portato la nostra auto dal perito così ci accontentiamo dei soliti giretti in zona. Quando è l'ora di andare a prendere Emino, vista la bella giornata, ho la sventurata idea di montare Mina nel passeggino, andare a piedi fino al nido a prendere Emino e da lì andare a piedi a Music Together, che sono in zona ma non sono proprio vicini. In più è molto più caldo di quanto immaginassi, così tutti e tre siamo investiti da una caldata incredibile, stanchi e distrutti arriviamo al corso di musica appena in tempo, perdendoci le preliminari chiacchiere con le altre mamme che sono fondamentali e fanno parte del corso. E lì vedo i due gemelli ritti in piedi che quasi tentanto di camminare (giusto le ultime parole famose della maestra). Rientriamo a casa a piedi, latte e biscotti e tutti a letto e mentre aspetto il Gangster per cena penso che andrei volentieri a letto anche io, con i gemelli, da quanto sono cotta. Per fortuna hanno inventato le docce che ristorano e ridonano vita.
Giovedì 25 - Festa oggi, ed è pure una bella giornata. Così tutta la famigliola al completo se ne va a Lucca, ormai appurata città amica dei gemelli, con il solito ristorante veloce e accogliente e poi la classica passeggiata nel verde delle mura di Lucca. Ma fra il ristorante e la passeggiata oggi intervalliamo con una sosta nell'area giochi: altalena per entrambi, corde intrecciate su cui tentare di arrampicarsi anzi, tentare di aggrapparsi per rimanere in piedi e poi un girellino dove i due si aggrappavano per deambulare. Ci siamo seduti sopra pure noi e, quando il Gangster e Emino scendono, io tento di fare altrettanto con Mina mentre il girello stava ancora girando, Ho così contemporaneamente frenato il girello e preso in braccio la bimba e vai, è fatta: uno strappo incredibile alla schiena che mi ha fatto urlare al Gangster di venire subito, che vedevo le stelle. Alla meno peggio abbiamo rinfilato i due nel passeggino, io dal dolore avevo gli urti di vomito e non riuscivo a stare dritta in piedi. Poi, piano piano, alla velocità di una formica, ci siamo diretti verso una farmacia, dove ho preso due antidolorifici e massaggiato una pomata sul punto vita dolorante, poi, sempre piano piano per aspettare che il dolore attenuasse grazie all'effetto delle pasticche, ci siamo incamminati sulle mura perchè stare ferma per me era peggio che andare e così siamo riusciti a farci la nostra passeggiata con calma, che il clima era tiepido e areato, gli alberi tutti in fiore ed era un peccato perderci quella giornata. Certo che, tornati a casa, è toccato al Gangster fare il bagnetto ai piccoli e trasportarli da un posto ad un altro, io non ero certo in grado di alzare alcun peso. Poi, messi a letto i due, siamo andati dalla Guardia Medica che era una giovane dottoressa brava che mi ha prescritto un mix di due iniezioni che mi ha fatto subito e che devo continuare a fare anche nei prossimi giorni. Fortuna ha voluto poi che fosse specializzata in osteopatia e così mi ha fatto in contemporanea una manovra (dolorosissima) sciogli muscoli contratti che mi ha fatto stare un attimino meglio. Certo che il pensiero è tanto, se mi fermo io qua siamo del gatto!
Venerdì 26 - La mattina sono costretta a lasciarvi alle cure di  mia sorella Anna, che vi lava e vi veste perchè io non posso tenervi in braccio e anzi,  devo scappare dall'osteopata che mi dà una  portentosa sascricchiolata alla schiena e, con una mossa da contorsionista del circo, mi rimette al mondo. Nel pomeriggio approfitto del fatto che devo stare a riposo e così sparisco di nuovo, vado dal parrucchiere che mi tiene in ostaggio molto più del previsto perchè mi fa shatoosh, ho scoperto oggi che è una nuova tecnica costosissima, mai avevo speso quella cifra dal parrucchiere! Torno a casa che avete già cenato, e siete quasi già a letto, mando finalmente a casa vostra zia e a me non rimane che tenere un po' in braccio Emino che piangeva nel suo lettino senza il ciuccio, e dopo un po', quando torno in cameretta per accertarvi che non abbiate troppo caldo, prendo in braccio Mina che era lì sveglia e silenziosa, e quando la porto con me al buio sul divano, sento che fa un sospirone come di pianto, come a dire quanto mi sei mancata! Piccola mia, sapessi quanto mi sei mancata tu, è dura ormai starvi lontano!
Sabato 27 - Questa mattina niente allenamento ginnico all'aria aperta, visto il mio strappo muscolare che però sta migliorando. Così ormai avevo fissato per far venire la baby sitter e con lei andiamo a Music Together. Dopo pranzo i due dormono poco, molto a causa di Emino che cova qualcosa perchè oggi ha proprio una giornata storta. Piove e siamo costretti a stare il pomeriggio in casa. Con l'occasione ho chiamato una nuova baby sitter, questa volta spagnola, solo per conoscerla e vedere l'effetto che fa. E' più vivace della baby sitter greca e così viene assoldata anche lei, che non è sempre libera il pomeriggio ma è più libera dell'altra per la sera. Insomma, di due ne facciamo una e con due lingue diverse, che vedo come una ricchezza più che confusione, per i bimbi. La sera con il Gangster usciamo per andare a mangiarci una pizza inaspettatamente  tanto buona nel ristorante di moda di adesso, Neromo.
Domenica 28 - La domenica non promette niente bene, si apre con il cielo piovoso e la decisione di andare dalla nonna del mare così almeno non stiamo in casa tutto il giorno e poi al mare ci sta che non sia così piovoso. Si smonta la baracca e via, direbbe Renato Zero, perchè per spostarsi ci vogliono un sacco di annessi e connessi, compresa una cacca di Emino giusto quando eravamo pronti tutti in auto per partire, che fa subito litigare me e il Gangster. Pranziamo tutti insieme a tavola, parliamo del nonno che manca, i piccoli si strafogano di polenta al sugo di cinghiale, tutto procede bene e come al solito, quando siamo là, i gemelli non mettono il naso fuori di casa, benchè la casa sia proprio di fronte al mare. Un po' sarà che devono essere goduti dalla nonna e dagli zii, un po' sarà perchè con loro si divertivano, un po' sarà perchè il Gangster voleva fare una passeggiata solo con me e il cane, un po' sarà che questo argomento è tabù, perchè è così vero che quando siamo là non facciamo altro che stare tutto il tempo chiusi in casa che non se ne deve parlare. Ripartono i fraintendimenti insieme a noi, che  ripartiamo tutti per casa con sosta a Livorno, per goderci un po' di sole e di profumo di mare. Ma oggi questo privilegio non ci è dato, così quando faccio presente al Gangster che è ormai tardi per pensare di trattenerci tanto là e che la sua improvvisa voglia di cenetta con ostriche sul lungomare saltava perchè i piccoli già non avevano dormito di pomeriggio e avevano il diritto di cenare alla loro ora e andare a letto di filato, scoppia di nuovo la bomba, risaliamo tutti in auto nervosi, dopo neanche dieci minuti d'aria (e guarda caso se non è vero che quando andiamo a casa al mare dei nonni non vediamo mai il sole) e il viaggio si fa con il muso lungo. Poi certo a casa si chiarisce, ma l'energia rimane bassa, io mi sento con le spalle scoperte e un buco nello stomaco e questa notte vorrei tanto dormire in mezzo ai gemelli, sentire il loro lieve russare e farmi, per una volta, coccolare io da loro. Meno male che loro, malgrado tutto, hanno sempre continuato a ridere per tutto il giorno.

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