martedì 23 aprile 2013

I wanna live, love & laugh in London

A Londra ti ho comprato una Mini giocattolo, blu e con la bandiera inglese su tutta la carrozzeria. Te la darò quando capirai, quando capirai che pegno è quel modellino di auto per me nei tuoi confronti.
Il giorno prima che io e il tuo babbo ci risposassimo in Chiesa, battezzandovi anche voi, tuo fratello Emino ha dato il peggio di sè, come in quel periodo riusciva a fare,  piangendo stizzoso tutto il giorno tanto che, durante la cerimonia del giorno successivo, ancora forte l'arrabbiatura che  mi aveva provocato quel suo atteggiamento, volli tenere in braccio te e non lui, anche se il giorno dopo era un angioletto incredibilmente buono come faceva regolarmente  il giorno dopo delle sue bizze colossali. Ricordo che quel giorno (che era il 13 giugno, mentre ci siamo spostati il 14 giugno, giorno del nostro anniversario) tu neanche ti sei fatta sentire, paziente come eri diventata dal momento in cui lui si faceva prepotente, tanto che la sera prima della cerimonia(ancora dormivate nel lettino insieme vicino al mio letto) ti ho guardato negli occhi, e ti ho detto grazie, grazie per come ti sei comportata bene in quseto giorno che precede la festa, per la pazienza che hai avuto tutto il giorno a vedermi ostaggio dei pianti di tuo fratello mentre te stavi buona a passare il tempo da sola senza lamentarti. Io ricordo, e lo ricorderò per sempre, che ti ho promesso che quel giorno non lo avrei dimenticato per come eri stata brava e come ti eri comportata da bambina grande, e per questo ti promettevo che da grande ti avrei comprato la Mini.
La Mini perchè, cara Mina, rappresenta un po' tutto quello che vorrei per te: una macchina allegra e divertente come vorrei che fosse la tua vita, una macchina inglese per trasmetterti la mia passione per Londra, per una città che mi ha visto felice nel mio primo viaggio da sola (che poi non era il mio primo viaggio e non ero da sola, ma da Londra è partito tutto, sono sicura, tanto che considero quello il viaggio miliare della mia vita). Con Londra  è partita  la mia voglia di andare e conoscere, la scoperta che altrove è sempre meglio di qua, la passione per la moda, per il diverso, per il frizzante senza pura, per gli aerei che portano lontano e anche vicino, il conoscere e rispettare tutto quello che è diverso e nuovo, la voglia di tradizioni diverse dalle mie e anche di respirare aria di mondo intero in una sola città.
Io, quando ho saputo di essere incinta di voi, a parte la pazza felicità, confesso che ho avuto contemporaneamente anche il pensiero " e ora chissà quando posso tornare a Londra", come dire sapevo bene quello che la vita mi regalava e anche a cosa avrei dovuto rinunciare, e il primo pensiero è stato dovermi allontanare da Londra.
Con il tuo babbo ci siamo andati spesso e volentieri, in quella città, e non a caso abbiamo scelto proprio Londra come primo weekend da passare da soli senza di voi.  Tutte le volte che io e il GAngster siamo stati in quella città ci siamo promessi di scoprire un posto nuovo, un locale diverso, un nuovo quartiere emergente e così tutte le volte non è mai stato tornare nella stssa città. Anche questa volta è stato diverso, benchè di nuovo abbiamo visto poco perchè abbiamo avuto voglia di rivedere la città classica, con i suoi monumenti, i suo negozi e i suo parchi, come a voler accertarsi che la nostra Londra fosse sempre lì, che fosse sempre quella e che la lontananza non ce l'avesse modificata. Di diverso questa volta però era stare in quella città pensando a voi, pensando al quasi obbligo che avrete di viverci, almeno per un po', almeno per la famosa esperienza da curriculum, almeno per un percorso scolastico, fosse solo per la lingua. Ci guardavamo in giro e studiavamo i ragazzi stranieri che ci lavorano, ci vivono e ci studiano. La grande marea che sono, l'energia che hanno, la volontà che insegna a tutti che se si vuole ci si può fare, anche lontano da casa e che anzi, lontano da casa è meglio, si cresce prima e si cresce più forti e indipendenti. 
Io Mina ti voglio con gli occhi liberi di quei ragazzi, padroni del loro futuro che là ha ancora le porte aperte e fa sognare come è giusto fare a 20 anni. Là le ragazze non sono vestite tutte uguali come qua ma si inventano cosa mettersi e come pettinarsi, là gli amici che si frequentano non sono quelli del quartiere ma sono cittadini del mondo, là piove ma non si apre l'ombrello, là fa freddo ma si vivono i parchi, si vive civile e si ascolta tanta musica nuova e diversa. E là vorrò venirti a trovare, bambina mia. 
Sappi che nel mio delirio di acquisti durante gli ultimi saldi invernali, dove confesso mi sono portata avanti per voi anche negli anni, che ti ho comprato una maglietta taglia 5/6 anni che ha questa scritta davanti "I wanna live, love & laugh in London". Che, unita al modellino di Mini che adesso è sulla libreria vicino al tuo lettino, stanno là come ha dire, hai il destino segnato, piccola mia 

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