mercoledì 3 aprile 2013

Testone Capricorno con la voce d'angelo

Ehi tu, quello che era piccolo, quello che in pancia la sorella gli prendeva tutto il posto e tu stava nello spazio che rimaneva non avendo neanche modo di girarti. Quello che quando è nato pesava meno di lei e che è rimasto più a lungo in ospedale, reagendo agli stimoli con più calma della sorella. Quello che appena nato neanche mi accorgevo che piangeva perchè lei piangeva fortissimo che assordava mentre lui miagolava sottovoce.
Quello che poi ha deciso di tirare fuori il carattere dopo aver subito l'urlatrice nella stessa carrozzina, che lo attaccava ciucciandogli la guancia quasi fosse un ciuccio umano, tanto che lui ha avuto costantemente sul viso il segno della di lei saliva cristallizzata.
Quello che poi, come ha capito che era considerato il più debole, da finto debole quale è, ha approfittato a piene mani di questa sua nomea e ci ha preso tutti per il naso, piangendo con una costanza e con una perseveranza che solo un Capricorno testone riesce a fare. Quello che pigramente non girava la testa da un lato, tanto che siamo stati dalla fisioterapista carina che, non appena vedevi, giravi la testa a destra e a sinistra senza resistenza, pur di farle gli occhi dolci. E da lì abbiamo capito che ci stavi tutti prendendo molto in giro, che non eri debole e neppure malato. Eri solo un testone. 
E la tua bella testa grossa ce l'hai, tanto che non ti entrano le maglie della tua taglia, dalla testa.
Come hai fatto a diventare quello che sei non lo so, solo la pediatra mi profetizzò, alle visite di misurazione e pesamento, che da neonato eri quello che rimaneva indietro, ma vedrà poi come ci mette poco a sorpassare la sorella, mi disse. E in effetti adesso hai spalle larghe e forti, muscoli torniti, bacino stretto e gambe muscolose e affilate, con dei bei piedi a panettoncino (proprio uguali a quelli del tuo babbo) che tieni costantemente aperti in prima posizione di danza (uuuuuh come mi piacerebbe che tu diventassi un ballerino classico!!!) 
Eri quello che non appena la sorella iniziò a gattonare la guardavi disteso sulla schiena, quando lei iniziò ad alzarsi  la guardavi piantato a sedere, poi un giorno hai preso il pinguino primi passi, ti ci sei attaccato e hai iniziato a camminarci dietro neanche l'avessi sempre fatto, mentre la sorella, che ancora non lo faceva, ti guardava stupita, come tutto il resto della famiglia, d'altra parte. Questo sei tu, un gatto sordo che un giorno prende e parte, lasciandoci tutti di stucco. Adesso sai a memoria la grandezza dei cilindri per fare le costruzioni e mi brontoli se ne salto uno, adesso sei alto più della sorella e mangi molto più di lei, mentre quando abbiamo iniziato lo svezzamento lei si buttò curiosa sul cucchiaino mentre te hai schifato tutto quello che era solido per molto. 
Adesso sei castano dorato con riflessi biondi che non si sa proprio a chi somigli, hai occhi neri che sorridono prima del tuo sorriso e denti aguzzi che servono ad aiutarti a tenersi in equilibrio sul divano, quando le mani sono occupate in altro. Adesso, dopo aver passato i tuoi primi mesi a piangere e a non ridere mai, ridi felice a crepapelle, a volte lasciandoci stupiti tutti perchè non capiamo cosa ti fa così ridere, ma la tua risata è contagiosa e ci fa ridere tutti, tua sorella compresa. Adesso dei due sei diventato tu il leader dominante, dopo che hai subito per tanto l'altra, nella vostra tacita e segreta alternanza di relazione. Adesso ti piace che scherzi con te, che ti morda il ditino e ti gratti la pancia, che ti dia i baci sulla nuca che mi offri come segnale quando mi vieni vicino e ti prostri su di me di spalle, che ti carezzi i capelli arruffandoteli e che ti baci il nasino arrivandoci lentamente, mentre tu mi fissi negli occhi innamorato. Adesso quando ti metto ritto sul fasciatoio, che sei finalmente alla mia stessa altezza, mi scruti e mi studi da vicino, con un sorriso con  otto denti che mi fa innamorare. Adesso accetti che ti brontoli, non sfidi più la mia autorità con il tuo pianto ostinato ma anzi, aspetti che ti dia delle regole, alle quali non sempre ubbidisci, se non no saresti il mio testone Capricorno del mio bambino con la voce d'angelo. Quanto ti voglio bene amore mio, mi piccolo grande uomo.

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