sabato 17 novembre 2012

Piccoli geni, no per favore.

Riunione al nido, per conoscere tutti i genitori, parlare dell'ambientamento dei bimbi e organizzare il laboratorio di Natale.
Partiamo bene: le maestre propongono di partire con l'iniziativa "Nati per leggere" un progetto ormai consolidato a livello mondiale di educazione alla lettura per i bambini di ogni età. Mentre ne parliamo partono le prime sparate grosse degli altri genitori. Abbiamo tutti bimbi che spaziano dai 10 ai 13 mesi, ma ovviamente ci sono i piccoli geni. Quando io racconto sfiduciata che ho tentato varie volte di partire con il progetto lettura libro a casa ma che ho ben presto desistito perchè non ho mai trovato i gemelli appassionati alla lettura anzi, dopo quattro secondi di lettura libro iniziavano a dar segno di profonda noia e inquietudine per quello stare fermi ad ascoltare una storia che non interessa loro, chiedo se gli altri bambini seguono invece la lettura dei libri. Ovviamente  le mamme dei piccoli geni, orripilate, dicono no, al mio bambino vedeste come piacciono i libri! Ci gioca, li ciuccia, se li mette in testa, li tenta di sfogliare, li toglie tutti dalla libreria. Sì, rispondo io, anche i miei davanti ad un libriccino colorato lo prendono e ci giocano, ma questo non vuol dire che piacciono loro i libri, vuol dire che giocano con l'oggetto libro. E anche i miei vanno diritti alla libreria a prendere i libri e buttarli all'aria, ma mica vado a dire in giro che sono appassionati della lettura. Ma no, mi tranquillizzano le insegnanti, ancora i bambini sono troppo piccoli per seguire una storia, adesso basta loro insegnare a riconoscere le figure contenute in libri semplici adatti alla loro età. Ah, ecco, dico io, allora non è preoccupante, visto che i miei ai libri preferiscono le ruote delle macchinine che fanno girare ad ore. Scampato pericolo: forse si recupera e da gommista avrò  ancora la possibilità che qualche gemello si appassioni alla lettura proprio come lo è la loro mamma.
Poi  parliamo dell'inserimento. Anche lì sento storie orripilanti, di dittature da parte dei bambini. Da quando dorme al nido si sveglia anche otto volte per notte e io, per otto volte ogni  notte, mi alzo e  lo faccio dormire sulla mia spalla. Oppure: a casa ho ricreato nel salotto un piccolo nido con l'angolo peluches, l'angolo giocattoli, l'angolo tavolino così che non viva il distacco nido-casa. Ancora: ha così tanti giocattoli che non dedica attenzione a nessuno di essi, ci gioca con ognuno al massimo un minuto e poi passa al successivo, senza trovare soddisfazione in nessuno. Altro: adesso a casa ceniamo tutti prima delle sette, così ci adeguiamo agli orari del bambino che non sa resistere fino alle otto di sera. Io ascolto tutto questo pensando che, viste da fuori come sto facendo io con loro, sono tutte storie assurde di genitori spodestati della loro vita e della loro autorità: niente più salotto, niente più orari, niente più regole. I miei gemelli hanno una camerina piccola dove non vedo l'ora di metterli a giocare, per adesso che sono troppo piccoli giocano temporaneamente nel salotto dove, al bisogno, stendo  un tappeto e butto là qualche gioco che ignorano bellamente attirati dal fax e dai gradini della scala e quando finisce l'ora gioco smonto tutto e il salotto ritorna uno spazio da grandi, cenano alla loro ora e poi buonanotte tutti a letto che il babbo e la mamma hanno da farsi la loro cenetta con la loro bella intimità dove voi non ci entrate che siete ancora troppo piccoli.
 I gemelli al nido non piangono un minuto, non hanno incubi notturni dovuti all'inserimento, ridono a tutti gli altri bambini e non soffrono di alcuna gelosia. Che non abbia ragione la vita spartana che faccio loro fare?

2 commenti:

  1. Direi che ti stai comportando benissimo. ada

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  2. Stai andando bene. coi gemelli si naviga a vista e soprattutto non serve confrontarsi con altre mamme. La vita dei bimbi singoli è completamente diversa e soprattutto non si può vivere in funzione di un piccolo tiranno. Dovrai aspettare un pochino perché i bimbi riescano a seguire una storia e mangino a tavola tutti insieme ai genitori. Ma abbi pazienza e goditi questi momenti perché crescono in fretta e ti mancheranno.

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