venerdì 30 novembre 2012

Ultimo mesiversario

Undici mesi oggi,  e quindi ultimo mesiversario. Il prossimo sarà già compleanno, il primo.
Si sono rincorsi i giorni e si sono rincorsi i mesi, composti da momenti interminabili, lampi di tempo, lente ore che non passavano mai, brevi sonni troppo corti, lunghi pomeriggi che peccato che è già sera, splendide giornate sempre insieme.
Io non tornerei indietro per nulla al mondo. I primi mesi sono stati una grande sorpresa e non sempre bella. Era bello vedere i due piccoli che crescevano, ma era anche faticoso e poco gratificante passare il tempo a cambiare i pannolini, preparare il biberon, tentare di farli dormire, in un ritmo incessante che ti lava il cervello. Poi sono arrivati i primi sorrisi, la testa che si fa dritta e basta stare là buttati come due sacchi di patate, sono arrivati i primi tentativi di girarsi, il dormire a pancia sotto scoperto e non più abbandonato, la lallazione con le prime vocali melodiate, il dedede di lui, il mamama di lei, il pappappa di entrambi. Poi abbiamo iniziato a scavalcare i recinti, a non rimanere più dove venivano lasciati e a muoversi per il mondo, fosse solo una stanza. Adesso lei sta spesso e volentieri in piedi, si alza in un lampo e scende con cautela, fa i primi passi laterali perchè stando sempre attaccata al divano penso che pensi che si cammini in quel modo a gambero, invece che in avanti. Lui ha iniziato da pochi giorni ad alzarsi in ginocchio, si attacca alle scatole e ai gradini e si tira su, felice di poter vedere il mondo da quell'altezza. Ha pure smesso di cangureggiare, come dicevo io, perchè quando lo tenevo dritto da sotto le ascelle per farlo stare in piedi piegava le ginocchia e si metteva a fare i saltelli, pensando che quello fosse il vero motivo per cui lo sorreggevo, neanche sfiorato dall'idea che poteva stare dritto e godersi un'altra prospettiva. Adesso che la nuova prospettiva eratta se l'è conquistata, ride felice quando, in piedi in posti alti tipo il fasciatoio, riesce a guardarmi negli occhi, cosa mai successa. Lei ha iniziato a gattorere in agosto, prima si fermava quando finiva la stanza, cauta, adesso no ha più limiti e paure e passa dal salotto alla cucina in un attimo, tanto che quando andiamo a cena lei mi segue come un cagnolino e si alza in piedi quando arriva al suo seggiolone. Rischia molto, ma cade e si rialza, piangendo a volte e solo quando si fa veramente male con i lacrimoni. Ma basta che mi veda tranquilla che subito le passa. Adesso che hanno entrambi scoperto il moto, pare che l'unica loro meta sia arrampicarsi su di me, tipo due scimmiette sull'albero. Io, che come al solito ho due mani e due bambini, faccio quel che posso, tento di tenerli e contenerli, di far posto ad entrambi ma tanto loro sanno che faccio quel che si posso. E chissà come sarà da ora in poi.

2 commenti:

  1. Tanti auguri a tutti voi, adesso si che inizierete a "ballaere"... che meraviglia!!!
    Dai che in fondo credo non ti servirà mai più una palestra per tenerti in forma!

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  2. In effetti, cara Gaia, ci sono parti della mia vita passata ormai messe in cantina. Impensabile andare a durare fatica in palestra, ne duro già tanta a ..vivere!

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