martedì 5 febbraio 2013

Da prima a dopo

Quando una coppia diventa una coppia di genitori, deve aspettarsi il peggio, anche se ha avuto per anni il meglio. 
Vedrai come cambierà, mi dicevano, quando da fidanzati andrete a convivere. E io ci avevo pure creduto, ritenendomi fortunata ad aver avuto un lungo fidanzamento svolto in rigorose case separate, e mi sono trovata a buttarmi nella convivenza con il matrimonio come una sfida alla vita, quasi tenendo le dita incrociate, sicura che sarebbe cambiato tutto. Sì è vero, cambiò tutto da quando abbiamo iniziato a convivere, ma in meglio, invece che nel catastrofico peggio indicato da molti, per questo ci siamo spesso rammaricati di non averlo fatto prima, invece che di averlo fatto.
Per questo motivo quando mi sentivo dire vedrai con i figli non sarà più la stessa, io non ci ho creduto un minuto, forte del successo del nostro amore, che viene da lontano e ha dimostrato basi solidissime riuscendo a vincere tutte le sfide che ci ha posto.
E invece con i bimbi adesso ci troviamo spesso ai ferri corti. I primi tempi è la stanchezza che ti sfida, non dormire e il cambio di vita, da attiva a passiva-stancante lava il cervello e rende irascibili tutti. Poi piano piano si metabolizza la stanchezza, ci si allena ad essa e non si sente più, pur se lei continua al rodere la serenità. Subentra poi un'assuefazione alla nuova vita, ti innamori dei cuccioli e ti senti così responsabile per loro che il loro babbo, che continua ad essere il grande amore della tua vita, non è più il re assoluto del tuo cuore, ma si trova seduti sui braccioli del suo trono anche due piccoli bimbi, re e regina anche loro del mio cuore. 
Sono dei piccoli cuccioli che hanno bisogno di tutto, dall'accudimento fisico allo stimolo intellettuale, dall'affetto che vivono come un nutrimento, al divertimento e all'imparare, piccoli esseri umani che si inzuppano di quello che fai loro come due spugne. Da qui la grande responsabilità, questo potere di decidere del loro futuro in base a quanto dai loro dà anche un po' alla testa, non ti senti di risparmiarti in niente perchè tutto quel che fai è nutrimento per loro, di qualsiasi forma, e allora succede che sei così inzuppata in questa realtà e responsabilità che ci pensi sempre, che ti avvolge come una nuvola di profumo, che ti inebria e ti comanda, comanda al tuo senso di responsabilità e a quell'innamoramento che vedi nei loro occhi che è uguale a quello che te provi per loro. 
In tutto questo il babbo è un po' fuori dal gioco. Non che non sia innamorato di quei due piccoli puffi divertenti e amorosi, ma la vita del padre è prevalentemente fuori di casa, è dovere e piacere che continuano a seguire il ritmo della vita precedente alla nascita dei figli, e questo porta a far sì che spesso, tornando a casa, sembra a lui di tornare nella casa di prima, dove la moglie è quella che lo aspettava (parlo del mio caso) con l'imperdibile biglietto aereo per il weekend, con il film da andare assolutamente a vedere, con il ristorantino appena aperto da scoprire, con il libro in mano ah sei già qui allora preparo cena.
Adesso spesso sono già pronta per andare a letto, quando il Gangster torna, sono così spossata che mi trova zitta in silenzio sul divano a godermi la mia meritata pace, di andar in giro per il mondo non se ne parla perchè io adesso miro solo a  risparmiare energie e a non complicarmi la vita (andare via anche per un solo fine settimana vorrebbe dire mettere su un trasloco - sì lo so, esagero ma io in questo momento la vivo così) e gli argomenti di conversazione sono, per una che ha passato tutti i giorni degli ultimi 13 mesi (ma vanno aggiunti anche gli 8 mesi di gravidanza, secondo me) a non fare altro che a stare con i bambini, è solo parlare dei bambini, che io ho tanto bisogno di condividere quello che faccio e proporre problemi che mi illudo il Gangster mi risolva (a volte lo fa mentre altre non è un mago e non ci riesce). Lui invece torna e dei bambini gli piace sentire le gesta per i primi 10 minuti, poi vorrebbe che io magicamente fossi la sua mogliettina  truccata e con i capelli profumati, abito nero scollato e tacchi alti e gli cinguettassi spensierata come facevo prima, quando il di lui tornare a casa illuminava e riscaldava tutto e io ero felice di quel momento.
Allora io mi dico, entrambe sono una distorsione della reale vita di coppia (io in abito cat woman e io in defaiance stanchezza) e dovremmo riuscire, con il tempo, a trovare la giusta via di mezzo, quel compromesso che ci permetta di vivere sereni quello che abbiamo, invece che di litigare per quello che l'altro vorrebbe avere dal compagno, che sono per ora due mondi che non combaciano (io non posso rinunciare ad essere inzuppata dei bambini lui non può rinunciare a non avere più la sua "vecchia" moglie). Per questo adesso combattiamo spesso, io urlo che mi sento sola, lui urla per principio, stanco di essere solo. Paura non ne ho, perchè so che il nostro è un grande amore che non teme terremoti, e che non saranno certo due nanetti di neanche 80 cm a minare, ma spesso mi trovo a dire e pensare "meno male che il nostro è stato un grande amore", che mi vengono i brividi a sentirmi parlare al passato, perchè io so che se non avessi quella radice profonda che è il mio amore per il Gangster non sarei quella che sono e non avrei quello che ho, ma so anche che a volte si è così frastornati da altro che io spesso non ci penso a quella radice, e vivo in alto fra le mie foglie. 

5 commenti:

  1. Oh mammaPi, questo post capita proprio a fagiuolo, dopo una discussione di ieri sera col marito, che ricalca più o meno le dinamiche che racconti tu... con la differenza che io di bambino ne ho uno solo, e per di più è ancora in pancia!
    Anche io mi aggrappo a quello che so essere in realtà il nostro amore, eppure non riesco a non tremare di paura al pensiero di quello che succederà dopo.. dimmi un po', ma il vostro rapporto in gravidanza com'era?
    Un abbraccio super super solidale, per quel che vale!

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  2. Il buongiorno si vede dal mattino, cara Gaia.
    Sinceramente in gravidanza dovevo sospettare che, se si innervosiva allora, a non avere più una moglie ma una donna che dormiva spesso e volentieri, che parlava solo di ecografie, che rincasato gli raccontava chi si girava di qui e di là in quella pancia, dopo non poteva che peggiorare. E in effetti....... Ti dirò è diverso perchè quando sei incinta complicano le cose le tue reazioni emotive spropositate dovute alla botta di ormoni che hai. Dopo poi un po' fai spallucce e te le butti dietro le spalle, le delusioni, perchè sei così presa a guardare quegli occhi innamorati dei bimbi che compensano un po' quegli occhi arrabbiati del marito, ma è sicuramente sempre una lotta per riconquistare il vecchio posto di re del tuo cuore, oramai definitivamente usurpato dal bimbo, quella che combatte il marito con te. Ma tieni duro, ci siamo passate tutte e ricorda che un nanetto di qualche chilo non può scardinare un amore così grande. Anche se ce la mettono tutta, sia i bimbi che i mariti

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  3. Grazie per avermi un po' rincuorata.. in effetti cosa mi ha fatto arrabbiare (e assai preoccupare) l'altra sera è che mentre gli raccontavo di uno dei vari corsi che vorrei frequentare, mi ha sbottato che è stufo di sentire che la mia vita "ora gira tutta intorno a questa cosa".. e io ho pensato... aspetta qualche mese caro mio e vedrai quanto hai ragione! E' il bello è che lui - libero professionista come il Gangster - lavora sempre inclusi sabati e domeniche e io sto sempre buona buona ad organizzarmi il mio tempo libero per i fatti miei. Che dire cara, in effetti passata la botta ormonale tutto si ridimensiona, e io continuo a sperare (con poche possibilità lo so...) che quel cuore di orso si sciolga un po' alla vista del pargolo e che alla fine anche noi si trovi il nostro equilibrio.
    Grazie del confronto, mi ha molto rincuorato!!

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  4. Ma, cara, se posso continuare a consigliarti... non perdere la vecchia abitudine di organizzarti da sola, perchè mi sa che sperare in un cambiamento...... Tu fatti tutti i corsi che vuoi, che fa tanto bene stare fra altre mamme e parlare ininterrottamente di quello che i mariti non vogliono sentire e cioè di bambini e basta. Poi vedrai che te e il piccolo vi divertirete insieme, e lui vi seguirà, anche se non lo farà come vorresti tu, ma loro sono loro e noi siamo noi.

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  5. Ho letto solo ora la tua ultima risposta - dopo aver letto il post con "il meglio della settimana", in cui racconti della ritrovata armonia - e devo dire che anche noi siamo fuggiti stremati per un weekend al mare, e da venerdì sembriamo due piccioncini in viaggio di nozze! Insomma concordo nuovamente con te, i momenti brutti bisogna solo farli passare... magari con l'aiuto di qualche bel pensiero o progetto o viaggetto!

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