martedì 26 febbraio 2013

Quarto anniversario di matrimonio

Quarto anniversario di matrimonio oggi. Del primo matrimonio, di quello che ci ha uniti ufficialmente. Poi c'è stato quello religioso abbinato al battesimo dei bimbi, anni dopo e davanti ad un altro mare, ma questa è un'altra storia
Invece quella di oggi è la storia avvenuta in Belize nel 2009, il 26 febbraio. 
Indimenticabile quel giorno sull'isola di San Pedro. 
All'ora del tramonto, verso le 16 là, le 23 in Italia, io e il Gangster usciamo dalla nostra capanna di paglia (che in realtà era una bel bungalow sulla spiaggia, che là si chiama palapa e che sono le tipiche abitazioni dell'isola) lui con camicia bianca di lino e bermuda a righine bianche e beige, io con un abitino bianco da giorno, con una balza beige, a piedi nudi entrambi (su quell'isola di sabbia bianca, dove anche le strade sono di sabbia bianca, nessuno porta le scarpe, figuriamoci noi) seguiamo un breve percorso  di massimo 10 passi, fatto di conchiglie, frangipane bianchi e ibiscus rossi (gli stessi fiori del mio mazzolino da sposa) e, fra due palme incorniciate da un arco composto dagli stessi fiori, di fronte al Mar dei Caribi e ad una signora che era il nostro officiante, con testimoni Marlon Castro simpatico cameriere del resort, e Iraida Gomez, la signora che ci ha aiutato a fare le pratiche amministrative per il matrimonio, ci sposiamo. 
Sembrava un sogno, con quell'aria rosa e rossa rarefatta, quel silenzio incantato, quel mare verde azzurro che ci faceva da colonna sonora. Era il nostro sogno che si realizzava. Tanto che al momento del vi dichiaro marito e moglie, ci siamo abbracciati stretti e abbiamo esultato dicendo ce l'abbiamo fatta, che quel nostro amore veniva da lontano e non sempre è stato facile seguirlo, perchè si è spesso  ingarbugliato su se stesso, anche se siamo stati entrambi così perserveranti che, alla fine, abbiamo trovato il bandolo della matassa proprio lì, con quel sole rosso che tramontava nell'aria rosa, con quella sabbia bianca sotto ai nostri piedi, con quel cielo che declinava il celeste nell'azzurro, indaco e blu, con il vento che soffiava fra le palme, con nessun altro in giro tranne noi e i testimoni, con quel nostro amore che esultava e che si meritava solo un contorno così spettacolare. Indimenticabile.
Negli anni successivi abbiamo sempre onorato quell'anniversario. L'anno dopo siamo stati al Cairo e ci siamo visitati, innamorandocene, le piramidi. Il secondo anniversario ce lo siamo passati a Gerusalemme, fra storia e religione, il terzo anniversario i gemelli erano appena nati e non avevano neanche due mesi così, per non mancare alla tradizione che i giorni del nostro matrimonio ci devono cogliere all'estero, senza però spostarci da casa, ho contattato di nascosto Virginia ti cucina, una signora che viene a casa a preparare le cene e, con grande sorpresa del Gangster, anche non andando via, la sera del nostro anniversario c'era una bella cena francese che ci aspettava, con i gemelli che dormivano e vegliavano insieme nella stessa carrozzina nella nostra stessa stanza mentre noi cenavamo.
Quest'anno invece ci siamo concessi un'uscita, breve, vicina, ma da soli, un nostro viaggetto. Per scaramanzia fino alla sera prima non abbiamo comprato i biglietti del treno e, questa mattina abbiamo portato i gemelli al nido, dove andavano a riprenderli le mie sorelle e  io e il Gangster siamo scappati a Roma, come ai vecchi tempi. Niente voli, niente passaporti, niente giorni interi via ma un solo breve giorno da passare noi due insieme, altrove anche se non lontano.
Roma ci ha regalato una splendida giornata di sole, una lunga passeggiata mano nella mano con il Gangster che mi raccontava che le altre volte che è dovuto andarci per lavoro senza di me, si annoiava e non vedeva l'ora di tornare a casa, oggi invece con me è un giorno bellissimo, tanto che è volato. Andarcene così, stando un giorno intero senza i gemelli era successo solo questa estate quando io e lui siamo stati a vedere il Palio, lasciando i bimbi con i nonni del mare, e quel giorno ricordo che alle 11 già boccheggiavamo di nostalgia verso i piccoli. Oggi no, abbiamo tranquillamente ammesso che  era proprio giusto festeggiare prendendoci una giornata tutta per noi, che in fondo questa nostra famiglia è iniziata dalla nostra storia, fatta anche di un giorno importante come questo.

2 commenti:

  1. Mi ricordo benissimo i post sul tuo matrimonio, ma il tuo racconto mi ha nuovamente emozionato!
    Ed è bello davvero vedere la votra evoluzione, anno dopo anno, la vostra famiglia che come un essere vivente cresce, matura, cambia corpo e voce pur rimanendo la stessa.
    Tantissimi auguri di altri infiniti anni di amore e crescita insieme!

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  2. Grazie cara, è l'augurio più bello!

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