domenica 3 febbraio 2013

Diario della settimana (dal 28 gennaio al 3 febbraio)

Lunedì 28 - E' il compleanno della nonna, che abbiamo festeggiato nel pomeriggio. Quando cantavamo tanti auguri a te cara nonna, Emino dondolava da destra a sinistra sulla sua seggiolina e batteva le mani a tempo,  quasi gliela volesse cantare anche lui. Sai Emino, quando eri piccolo piccolo che pesavi due chili e mezzo e mangiavi solo 50 gr di latte per volta e dormivi tanto, la nonna ti teneva a lungo in braccio al calduccio, quasi a volerti proteggere. E come ci stavi volentieri, ti rilassavi e dormivi a volontà. E anche se non te lo ricorderai coscientemente, te lo ricorderai con il cuore, quell'abbraccio caldo.
Martedì 29 - Niente nido per assemblea, per fortuna che nel pomeriggio sono venute a salvarci dal lungo giorno altre due amiche mamme, l'inossidabile Vale con Martino e Barbara con Arianna, che si è fatta ancora più bella e soprattutto dolce e allegra.  Che bello condividere tutte un tappeto e tanti giochi, ma soprattutto avere chi ci accompagna nella crescita e con loro mamme e bimbi è stato proprio tutto il percorso, dalla pancia ad ora, insieme.  Vedendo i bambini, che adesso, a parte i gemelli, camminano, fantasticavo su quando potranno rimanere a dormire nelle varie case, quando potranno rimanere anche per cena, quando avranno interessi da condividere. Intanto Emino buttava sguardi languidi alla bella Ari. Tranquillo, adesso hai due mesi meno e si vedono tutti, ma fra qualche anno.....
Mercoledì 30 - Oggi vaccino e, come sempre, porta loro la febbre. Sembrava che fosse andato tutto bene, eravamo quasi pronti per andare a Music Together ma dopo una tranquilla merenda con la schiacciata, ecco che come metto Mina seduta in terra, lei non ce la fa a lasciare quella posizione, benché in genere sia un fulmine a mettersi a quattro gambe e partire. Così provo a metterla in piedi a le cedono le gambe, la provo a mettere a gattoni e lei piange disperata senza muoversi. Mi viene un colpo. In un attimo ho pensato a tutto il peggio che potevo pensare, grazie a tutte le leggende sui vaccini. Poi per fortuna le ho provato la febbre ed aveva 39, così le ho dato la tachipirina e me la sono tenuta in braccio, unica cosa che vuole fare lei quando ha la febbre, e ho aspettato che passasse. In effetti, il tempo che la medicina facesse effetto, ecco che ha rialzato la testa, le sono tornati gli occhi vispi di sempre invece che quelli lucidi offuscati dalla febbre e ha iniziato di nuovo a perlustrare il territorio, senza alcun problema di motilità. Ed ho tirato un sospiro di sollievo non da poco. Emino invece è stato solo tanto uggioso, ma era soprattutto perché lui avrebbe voluto dormire di più nel pomeriggio ma è stato svegliato dalla sorella e poi tutto quel vedere Mina sempre in braccio a me e lui niente, lo faceva uggiolare di gelosia, più che di vaccino.
Giovedì 31 - E nella notte invece Emino ha avuto la febbre a 40 e lei di nuovo a 38,5. Sono stata veramente preoccupata. Per fortuna la tachipirina fa abbassare la febbre e i cuccioli risorgono. Io però mi sento in trappola dentro tutte queste malattie, così la mattina chiamo mia sorella per stare un po' con i bambini e permettermi di fare un po' delle mie cose, ma quando è l'ora di tornare a casa, con una giornata che aveva un sole così allettante, mi viene male. Per questo nel pomeriggio, anche se i due sono piccoli degenti, li vesto bene e usciamo a farci tutti una giratina, che l'aria è tiepida e vedere qualcuno e qualcosa fa tanto bene (soprattutto a me, che non avevo proprio voglia di fare, per l'ennesima volta gli stessi giochini sul tappeto). La sera a cena dalla Gabry con tutte le ex colleghe e quando torniamo a casa scopriamo di nuovo Mina con la febbre...
Venerdì 1 - Quando scopro che mi è stata "soffiata" un'opportunità lavorativa a cui tenevo, mi rattristo tanto oggi, ma poi decido di attaccare la tristezza e telefono. Pare che sì, sia stata messa un'altra persona in quel posto ma c'è ancora un'altra possibilità, con il tempo. Già questo mi fa sentire meglio, in più nel pomeriggio, bando alle degenze, tutti da Martinoooo. Ed è stato un ritrovo con i fiocchi, pieno di bambini e di mamme, in quella bella casa comoda dove chi camminava di qui, chi gattonava di là, chi piangeva e allora piangevano tutti, ed era buffo inciampare in qualche piccolo nanetto instabile. E poi la comunanza con le altre mamme quanto fa bene, quel parlare ininterrottamente di pannolini e sonno, nidi e traguardi, quell'incessante confronto parallelo, un gineceo di comunanza.
Sabato 2 - Se piove o se gragnola dell'inverno siamo fora, dice il proverbio della Candelora. E oggi piove, quindi saggezza popolare ci dice che manca poco alla primavera... Questa mattina siete andati con il babbo dai nonni del mare, che in questi giorni sono a Firenze. Pur non volendo infierire... vi hanno fatto mangiare i biscotti, che tanto non importa che siate due bambini piccoli che devono seguire una dieta appropriata, e a pranzo non avete voluto mangiare. Ma questo non lo dico io, lo dicono i fatti, vero babbo Gangster che ti lamenti di come io sempre sottolineo? Neghi che questi siano i fatti realmente accaduti? Non mi sembra di inventarmi niente, vero? A parte questo, la sera andiamo  a cena fuori, con i piccoli che dormono beati e mia sorella pure, sul divano lei. E ci godiamo così un po' di riposo di testa, perchè levarsi dagli stessi ritmi fa risorgere.
Domenica 3 - Per fortuna che oggi arrivano in visita i nipoti della vicina che vengono ad invadere il tappeto dei gemelli. Mina fa tutta la curiosa e l'accondiscendente, chi la prende in braccio di qui, chi la coccola di là, Emino invece era molto perplesso, di tutti quei bambini che tentavano di farlo camminare, per cui è stato molto seduto con due giochini in mano a far finta di non esserci. E quando sono andati via è risorto. Avendo fatto la mattina scorta di scatoloni di pannolini ad offerta, ne avevo lasciata una scatola nell'ingresso e ho scoperto che è formidabile per i bimbi: si appoggiano ad essa, che risulta dell'altezza giusta, e si spingono per camminare. Ecco il nuovo allenamento della serata.

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