domenica 17 febbraio 2013

Diario della settimana (dal 11 al 17 febbraio)

Lunedì 11 - Attendevamo per oggi la tempesta perfetta, le previsioni del tempo davano assolutamente e certamente neve per tutto il giorno. Ma credendoci poco ci siamo alzati tutti di buon ora per andare al lavoro e, mentre aspettavo che scaldasse il latte dei piccoli, mi sono detta "ma tutta questa neve minacciata quando arriva?" e ho aperto la finestra beffandomi delle previsioni meteo. Invece nevicava. Che fare? Io ormai ero già pronta per uscire, i bimbi già con la colazione pronta... Io ero per portarli al nido lo stesso e poi magari fare una volata a riprenderli caso mai la neve avesse attaccato. Il Gangster invece, molto più pratico di me, era assolutamente contrario e voleva che rimanessimo tutti e tre a casa (ovviamente lui escluso, perchè lui deve andare a lavorare anche se fuori casca il mondo). Io, sinceramente, dopo un fine settimana passato con i bimbi, per quanto voglia loro bene, non me la sentivo di rilavarmi il cervello con un altro giorno a fare bicchierino giallo dentro bicchierino nero dentro bicchierino verde e così ho chiesto a mia sorella se poteva stare lei con i bimbi mentre io andavo al lavoro. Per fortuna che lei è sempre contenta di venire dai nipoti e così è stato risolto, anche se la neve aveva già risolto da sola smettendo di cadere e facendo di questa giornata di tempesta perfetta, una semplice giornata piovosa.
Martedì 12 - Perfezioniamo l'acquisto dei mobili per la casa al mare, adesso ho visto forme e colori (beh, diciamo che il colore è uno solo: tutto bianco) e con il Gangster, dopo quell'appuntamento, andiamo a pranzo alla fiaschetteria di pesce che adesso è fra i primi posti della nostra top ten del gusto e festeggiamo l'ultimo di carnevale con qualche frittella di riso. Tutto questo giusto in tempo per passarvi a prendere al nido. Ancora diarrea per Mina, alla quale, mi raccontano, hanno dovuto fare addirittura la doccia, e tornati a casa avevamo tutti e tre voglia di coccolarci, ma ci sono oramai quelle visite non richieste che ci invadono la casa e che ci privano di poter stare queste tre ore che rimangono del giorno insieme noi tre, a fare la lotta fra chi mi sta in braccio, io che tento di tenere in braccio entrambi, io che, come voi, ho bisogno di tenervi in braccio e annusarvi, che tante ore stiamo lontani quando siete al nido. Ma che dire ai miei genitori e a mia sorella, di cui ho bisogno spesso di tutti loro, di non venire da me se non invitati? Che noi abbiamo bisogno di stare un po' da soli? Diciamo che per oggi è andata così, per fortuna tanto non è così spesso.
Mercoledì 13 - Pianto e diarrea, senza sapere cosa è la causa di uno e dell'altro, ma Emino è andato avanti così per tutta quella parte della notte che non è più notte ma che non puoi ancora chiamare mattina. E da allora non ha smesso di singhiozzare disperato. Ovviamente ero sola, ovviamente mi sono sfiancata, nel tentare di consolarlo anche se era evidente che non c'era niente che lo poteva consolare, neanche la sua mamma, il biberon di latte, il cambio pannolino. Così questa mattina ho preso la saggia decisione di rimanere tutti a casa, per tentare di rimetterci tutti in forma. La mattinata era soleggiata anche se fredda e, come ho messo i gemelli nel passeggino per andare a goderci un po' di aria (nonchè prendere un bel caffè con brioches) Emino è sprofondato nel suo giubbotto e si è messo a russare, spossato da tanta notte inquieta. Per fortuna che è mercoledì e così Music Together, che oggi è stata particolarmente carino, con Emino che stava tranquillo lontano da me (musica lo impaurisce sempre un po' all'inizio) e Mina invece che si godeva finalmente le braccia libere della sua mamma. Che grandi che si sono fatti, e anche andare a recuperare Martino tenendolo per mano mentre lui mi camminava accanto, mi ha fatto una  così impressione. Il tempo che passa....
Giovedì 14 - Oggi niente nido per cause di forza maggiore: sciopero. Così nel pomeriggio ospitiamo a casa nostra Martino con Valeria e MariaVittoria con la mamma Manuela, per ricreare un po' quel nido che oggi è saltato.  Le chiacchiere fra mamme fanno sempre bene, quel riproporre preoccupazioni e racconti  come nemmeno il più grave autistico farebbe, ma per noi è tranquillizzante raccontarci e confrontarci. Crescere i bimbi così insieme fa bene a noi mamme e farà sicuramente bene ai bimbi, che creano fra di loro una sorta di cuginaggio senza parentela, quel vedersi e rivedersi, quel frequentarsi come fossimo una grande famiglia aperta è una grande opportunità che stiamo dando loro, per sperimentare, per fortuna, la vita comunitaria del cortile, come adesso non è più possibile fare. E in effetti, mentre noi stiamo a parlare di loro, loro, così insieme, magicamente si guardano da soli.
E la sera con il marito Gangster beatamente a cena fuori, vuoi per San Valentino, vuoi per, soprattututto, la grande scusa di S. Valentino. E poi, per ora, il Cibreo rimane il miglior ristorante di Firenze, che ci ha accolto nel suo solito modo, in perfetto fiorentino style: tutto bello, tutto curato, tutto buono, tutti molto arrogantemente poco simpatici anche se fintamente amici.
Venerdì 15 - La mattina ci sorprende tutti pesantemente stanchi, tanto che io sono stata pure tentata di far finta di niente, mettere la testa sotto le coperte e continuare a dormire. Invece, anche se in netto ritardo, con il Gangster ci siamo alzati, abbiamo preparato i bimbi che dormivano stecchiti e che avrebbero dormito molto volentieri ancora, li abbiamo portati al nido e noi siamo andati al lavoro.
Quando poi sono andata a prendere i bimbi  al nido alle 4, e sono andata con i passeggino invece che in auto, li ho trovati così stanchi che Mina ha pianto, come solo lei sa fare, per tutto il tragitto del ritorno a casa, mentre Emino sprofondava nel suo giubbotto dormendo con gli occhi aperti. Abbiamo resistito giusto un'ora e poco più, a giocare sul tappeto, alle 6 era già pronta la cena e subito dopo a letto cotti. Ma cotti proprio.
Sabato 16 -    Oggi accoppiata vincente: c'è il sole e c'è babbone. Così tutti fuori, benchè la mattina avessimo trovato Emino vomitoso. Dagli occhioni mogi il piccolo si vede che non si sente bene, forse sarà anche grazie a questo che oggi a Lucca si sono comportati entrambi benissimo, neanche li abbiamo sentiti, lì assorti nel passeggino a fare i giri sulle mura o in centro città con noi. Al  ristorante poi si sono entusiasmati: entrambi seduti a tavola con noi, ognuno nel suo seggiolone, a mangiare la farinata tipica lucchese come facevamo noi. E poi quando c'è il loro babbone se lo mangiano con gli occhi, da come lo bramano. Emino fa tutto il bambino grande, gli si appiccica alle gambe e sta lì in piedi come a dire noi uomini, Mina invece guarda il suo babbo  fisso, con certi occhioni innamorati che illanguidiscono il Gangster. Oggi è stata proprio una bella giornata, per tutti penso, per me di sicuro.
Domenica 17 - Io ieri sera sono andata a letto alle 20.30 e, a parte il latte delle 7 ad entrambi, abbiamo dormito tutti fino alle 8,30, praticamente 12 ore filate. E poi, con Emino con le occhiaie che continua a non sentirsi bene per la diarrea e una Mina in splendida forma, andiamo a farci un bel giro in centro con il babbo Gangster, perchè la giornata è di sole caldo. Stiamo così bene a passeggiare che i due puffi si addormentano e dormono per molto. Dormono così a lungo che poi, tornati a casa per il pranzo, proviamo a metterli a letto per il pisolino pomeridiano ma quelli neanche ci pensano, a dormire di nuovo! Così nel pomeriggio, benchè continui la bella giornata, stiamo in casa a goderci il tappeto, che è così raro essere tutta la famiglia insieme per così tanto tempo. Io addirittura ho anche il tempo di mettere a posto un sacco di cose, mentre sento che il Gangster interloquisce con i bimbi nell'altra stanza. Ma non aver fatto il pisolino si paga, perchè prima delle 18 trovo Emino che si accascia sul tappeto e dorme profondamente mentre lei è in preda alla sua solita agitazione quando ha sonno ma lo vuol combattere. Così biberon di latte e biscotti ad entrambi e di corsa pigiamone e a letto, che questa domenica è passata e passata bene. Mi piace quando siamo tutti riuniti a fare cose semplici. Stiamo costruendo la famiglia.

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