venerdì 15 febbraio 2013

Siamo andati, ci siamo fermati, ripartiremo

Continuo a pensare a quanto ho scritto l'ultima volta sui viaggi e sui gemelli. Già mentre scrivevo quelle parole sentivo stonare tanta mia convinzione nel non portare i bimbi in giro. Ne ho parlato anche con il Gangster ieri sera durante la nostra cena di San Valentino, che ci ha trovati contenti di essere fuori ma anche, come al solito, cotti a puntino. Così, forti di quella stanchezza, insieme abbiamo di nuovo concordato che no, non se ne parla di partire per alcun dove fino a quando i piccoli saranno così piccoli.  Il Gangster ribadiva che non farà lo stesso errore che ha fatto con suo figlio che se l'è portato faticosamente in giro per l'Europa stancando il bimbo, che adesso non si ricorda neanche dove è stato, e irritando il Gangster che era limitato nei tempi e modi di viaggio consueti. 
Va bene, ci diciamo, magari poi in estate lasciamo due giorni i piccoli con le mie sorelle e voliamo a Londra, giusto il tempo di non sentire nessuno la mancanza dell'altro. Per i viaggi lunghi e seri tutti insieme, dobbiamo e vogliamo aspettare almeno fino a x anni, dove la x è una variabile che va vista al momento.
Ma io pensavo e ripensavo che in fondo tutto questo è una grande contraddizione. Ribadisco e riconfermo, convinta più che mai, che adesso neanche mi passa per la mente di intraprendere un viaggio con i bimbi. Ma so anche che loro, fiduciosi come sono nei nostri confronti,  dove li metti e dove stanno, senza mai dare troppi problemi e che qualsiasi prestazione straordinaria che verrà loro chiesta, li troverebbe tranquilli. A conferma di ciò, fa fede la vita fatta fino ad ora, l'andare sempre ovunque con me, che sia a musica che ai giardini che in centro che a far giratine in generale, per  non parlare di quell'andare e venire continuo che hanno fatto questa estate dal mare, senza mai dare cenni di cedimento o nervosismo isterico. In più, questa estate, appena fatto il loro battesimo al quale abbiamo unito anche il nostro matrimonio, siamo presi e partiti in auto con loro, con destinazione Puglia, trovando nei due piccoli puffi due perfetti viaggiatori. Per questo sono andata a ripescare una cosa che avevo scritto altrove riguardo al nostro viaggetto in Puglia di giugno 2012, per tenere qua uniti i pezzi di questo nostro mosaico che sta formando la nostra vita insieme. 
Ecco il pezzo vintage.
LUNEDÌ, 2 LUGLIO 2012

Piccoli viaggiatori

E se ne andarono in viaggio di nozze in Puglia.
Due grandi e due piccoli, finiti i festeggiamenti, salutato gli amici venuti apposta per loro da diverse città, caricato in auto il super passeggino rosso che sembra una limousine, viaaaa, con il vento in poppa, sono scappati a raggiungere la prima terra lontana dei gemelli.
Prima prova del fuoco, più che altro per il caldo, fortunatamente molto mitigato dal vento, i due piccoli figli della sottoscritta,  durante il loro primo viaggio serio, si sono comportati da veri viaggiatori: dormivano mentre viaggiavamo, aspettavano pazienti al ristorante, guardavano incuriositi il panorama mentre visitavamo luoghi e mari diversi dalla solita Quercianella.
E una notte magica, con Puffetta e Puffetto  e il grande Gangster, abbiamo dormito in un trullo. I piccoli la sera erano esausti e hanno dormito stecchito fino alle 5 del mattino, quando si sono magicamente svegliati  e ci hanno svegliato giusto per goderci tutti insieme lo spettacolo della luce dell’alba che filtrava dal tetto a cono del trullo, che illuminava le pietre a secco che lo compongono e che facevano un gioco di luci e di magia che non potevamo che condividere con i piccoli. Così ce li siamo messi in mezzo nel lettone e tutti e quattro siamo stati a lungo a guardare da sdraiati quel tetto di trullo che ci sovrastava, quelle pietre secolari dalle quali filtrava la luce, quel silenzio e quella magia di quella forma e quella situazione  che ci ha reso tutti silenziosi e concentrati, reverenzialmente intimoriti e appagati. Che i piccoli sappiano che nel mondo ci sono posti che portano energia e ai quali bisogna rendere omaggio.


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