domenica 24 marzo 2013

Diario della settimana (dal 18 al 24 marzo)

Lunedì 18 - Alle 5 di mattina arriva la telefonata che annuncia la morte del nonno del mare. Il Gangster scappa via e io rimango stordita a non saper che fare nè che pensare, tanta è la sorpresa e il dolore. Quando i bimbi si svegliano provo a dir loro cosa è successo, ma ancora pensano solo a ricevere il primo biberon caldo della giornata e così, solo quando poi li cambio singolarmente, facciamo a turno un applauso per il nonno, per salutarlo là nel cielo. Nido e poi  raggiungo il Gangster all'ospedale di Viareggio, dove è deceduto il nonno, per fargli compagnia e cercare di tirarlo in salvo non appena sprofonda. Rientro per andarli a riprendere al nido, dove la maestra mi dice che Emino oggi è stato uggioso e per niente voglioso di fare il laboratorio con il cibo dove si doveva manipolare il cous cous, le zucchine lesse, la pasta, e altri cibi. Io le racconto della perdita del nonno e lei allora crede di capire il nevosismo del piccolo, che  può essere una spiegazione anche se, sinceramente, conoscendolo, mi sa che lui non aveva proprio voglia di inzuppar le mani in tutte quelle cose appiccicose, schifiltoso per principio come è. A casa sono due angioletti, lui sta da solo a leggere tutti i librini oppure a fare le sue costruzioni, lei al solito saltella qua e là e oggi, con le scarpette leggere nuove, mi è sembrato pure di vederla stare in piedi staccata. All'ora di cena però arriva il delirio: lui non vuol mangiare per principio, lei non vuol mangiare perchè vede non mangiare lui, io mi fermo là nel mezzo e guardo il muro, aspettando che la tragedia inscenata dai due finisca. Lei cede e si fa imboccare, lui va di filato a letto senza cena.
Martedì 19 - Presto ci prepariamo per uscire e accompagnare i bimbi al nido e troviamo anche un nanosecondo di tempo per dare  il regalo al babbone nostro che oggi, malgrado tutto, è la sua festa. Al nido la maestra mi dice che è un piacere accudire i gemelli che sono sempre così curati e profumati (e in effetti, anche se sono curati e profumati come tutti gli altri bambini, una piccola medaglia al merito me la voglio godere, ogni tanto, dopo tanto fare per prepararli sempre tutti a puntino). Poi la giornata passa fra la firma del contratto della casa di Quercianella, le telefonate con il Gangster che è tornato a vegliare il suo babbo e che alterna serenità a disperazione, i bimbi che rincasano subito dopo il nido perchè, anche se oggi era una bella giornata, avevo voglia egoisticamente di passare tutto il tempo che rimane con loro (oggi particolarmente breve, visto che sono andati a letto alle 18,30), noi tre sul nostro tappeto a fare quel nuovo gioco che è costruire torri (che io chiamo fari) e, alla posa dell'ultima pedina in alto, la più piccola, via, tutti mani al cielo a dire evviva (che dico solo io, per ora, l'unica del trio a parlare italiano) mentre loro fanno un aaaah ridendo con le braccine su.
Mercoledì 20 - Come al solito andate al nido, e siete pure in perfetta forma. Tanto che mi stupisco di ricevere la telefonata dopo pranzo, da parte della maestra, che mi chiede di andare a prendere Emino perchè ha 38 di febbre e Mina ha la diarrea. Mannaggia, salta Music Together, che ci aiuta a non pensare, e la febbre sparisce subito dopo una dose di tachipirina. Da segnalare però che gli avvistamenti misteriosi continuano: mentre eravamo sul tappeto, e c'era pure mia sorella Grazia che può  testimoniare, vediamo Mina che si sporge come fa quando vuol veder meglio qualcuno, tanto che mia sorella le chiede chi guardi. E poi Gilbertoilcamiondeipompieri, che suona le sue canzoncine solo se gli vengono premuti  i tasti, lontano da tutti, ha iniziato improvvisamente a suonare. 
Emino a letto senza cena, ha brontolicchiato basso ma costante per molto, ma io non ho ceduto, niente latte e biscotti di consolazione o di sostituzione di una cena non voluta.
Giovedì 21 - Povero Emino, non ha voluto cena ieri sera perchè non si sente niente bene, ha brontolato tutta la notte per dei suoi malesseri fisici, tanto che mi sono alzata nella notte per accertarmi di come stava e se aveva la febbre. Così tachipirina e latte e abbraccione di consolazione. Ma la mattina obbligatoriamente al nido, anche se lui si sarebbe meritato una giornata di riposo, con quella facciana bianca. Ma io dovevo raggiungere il Gangster al mare, dove proprio oggi venivano restituite le ceneri del nonno. Al mare era primavera che sembrava estate, e la malinconia di questa perdita adesso ci invade con la paura di poter mancare noi e lasciare i piccoli. Ossignore, speriamo che passi presto questo periodo. Quando siamo tornati a casa i cuccioli erano già a letto, ma Emino me lo sono un po' svegliato per controllarlo meglio.
Venerdì 22 - Oggi tutti a casa, Emino non si presenta proprio bene con quella bocca piena di bolle rosse (pare sia esclusa la sindrome mani piedi bocca perchè lui ha solo bocca e quindi si incolpano i denti). Giretto in passeggino la mattina, e mentre lo facevo pensavo a che brillante idea mandarvi al nido, non potrei immaginare di fare questa vita tutti i giorni, anche se le nostre giratine di mattina mi piacciono tanto, ma sono belle quando sono eventi eccezionali.
Il pomeriggio raduno mamme/bimbi a casa nostra, che cade proprio a fagiolo, visto che ci risolve una giornata senza nido. Che confusionari che stanno diventando i piccoli, tanto che quando si coordinavano sul silenzio tiravamo tutte un sospiro di pace. Però che bello vederli crescere tutti insieme eaver formato questa comune di bimbi coetanei con mamme amiche!
Sabato 23 - Music Together di mattina, come al solito, che ci mancava, avendolo saltato mercoledì. Adesso Emino sta tutto da solo ad ascoltare quello che fa Debora, Mina invece intervalla la curiosità con l'esplorazione. Nel pomeriggio poi alla vendita primaverile del campionario Benetton, dove per fortuna sono sempre invitata, e così supershopping per Emino, con felpe, jeans, magliette a mezze maniche e a maniche lunghe e anche due camicie a quadri. Per Mina, purtroppo, non c'era niente. Pazienza, ci rifaremo altrove. E, visto che eravamo in zona, visita alla super prozia 93enne. La sera mamma e babbo a cena fuori, in un posto consigliato ma che non valeva molto, Pane e vino, si chiama, dove il Gangster mi raccontava la dispersione nel mare dell'Elba delle ceneri del nonno, avvenuta la mattina.
Domenica 24 - Giornata calda anche se coperta, la mattina tutta la famiglia fuori per il solito giro in centro per un caffè che ci svegli e poi, inaspettatamente, siamo inciampati in un mercatino di prodotti mangerecci e ci siamo fatti un bel panino con la porchetta e un cannolo e una cassata. Poi di corsa a casa a far pranzare i piccoli e a letto per il pisolino. Nel pomeriggio, quando ormai pioveva, sono venuti a trovarci la nonna del mare e il Frafratello che guardate fra lo stupito e l'incuriosito, visto che non lo  vedete mai.  E anche questa è una bella storia. Siete proprio capitati in una famiglia particolare, cari miei, ma noi ci bastiamo da soli, la famiglia ce la facciamo con gli amici che frequentiamo e le feste le passeremo viaggiando, come ho sempre fatto io. E mi sembra che non sia niente male, come prospettiva.

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