domenica 17 marzo 2013

Diario della settimana (dall'11 al 17 marzo)


Lunedì 11 - Piove così forte questa mattina che quasi quasi sono tentata di inventare una scusa per non uscire di casa, ma poi penso all'intero giorno con i bimbi e opto solo per tornare un po' a letto e arrivare in ritardo al lavoro, niente più. Adesso devo anche pensare a come fare ad ostacolare il raduno che si crea il pomeriggio a casa mia, con le zie e i nonni che assediano le scale pronti a scattare e stazionare in casa mia con i gemelli. Per oggi ho fatto fare ai piccoli una breve sosta a casa dei nonni, con le zie presenti, e poi ho inventato una visita della mia amica LGommaPane (che in realtà ci poteva essere) per portare poi i piccoli in casa senza che nessuno che mi seguisse. In effetti preferisco far da sola che fare male in troppe persone.
Martedì 12 - Sarà la malattia del suo babbo a farlo riflettere sull'importanza di quello che ha piuttosto che di quello che deve fare per avere, sarà che io gli sto vicina ma in punta di piedi e lui questo lo apprezza tantissimo, sarà che i bambini adesso danno più soddisfazioni ed è un piacere star con loro, sarà che anche in tanto da fare c'è bisogno ogni tanto di tirare la mano fuori e dire mi prendo un po' di tempo per me e i miei cari, insomma, sarà quel che sarà ma questa mattina pioveva ancora tanto, i bimbi vanno al nido accompagnati da entrambi i genitori e il Gangster mi dice ma sai che, annullo tutto, facciamo colazione insieme con calma e andiamo pure a cercare la lavastoviglie nuova? Così la mattina l'abbiamo passata a fare le cose che fa una normale famiglia ma che noi non abbiamo praticamente mai fatto, con lui che ha sempre da fare e che io faccio per lui. E nelle cose semplici stiamo apprezzando questa costruzione della nostra famiglia.
Nel pomeriggio, dopo il nido, avevamo fissato a casa nostra un piccolo raduno di mamme con bambino anzi, con bambine. Così quando Emino si è ritrovato con sua sorella e altre tre bimbe, ha preso i suoi bicchierini e si è messo da una parte, spalle voltate a tutte quelle femmine, a fare le sue costruzioni. Mina invece teneva conversazione con aperitivo, che come ha visto le schiacciatine sul tavolo credevo che volesse iniziare a camminare proprio oggi, giusto per non dover dipendere da me per averne una e poi un'altra. Carino il raduno, poi questo non era con le solite mamme che frequentiamo e tutte e tre avevano in comune solo me, fra di loro non si conoscevano, così sono venute fuori le storie e le chiacchiere con  delicatezza e l'argomento di oggi era l'impedimento che fa il lavoro nella voglia di stare con i bimbi. Ovviamente, appena andate via tutte, ai gemelli non rimaneva che fare una cena veloce con latte e biscotti e fiondarsi a letto, distrutti da tanta comunanza e dall'ora tarda......suonavano le 19!
Mercoledì 13 - Usciamo di casa sotto la pioggia battente e ritorniamo giusto per la vostra cena: io rimango al lavoro fino a quando non vi devo venire a prendere al nido e poi da là andiamo direttamente a Music Together, un classico del mercoledì. Abbiamo notato, con Valeria, che quando durante la lezione c'è il momento ballo a coppie, Mina capisce subito e fa uno scatto velocissimo per essere presa in braccio da me per ballare io e lei e Emino rimane così a terra, prontamente preso dall'insegnante. E diciamo che il ragazzo si rassegna volentieri, ormai è abituata a quell'abbraccio e si adagia subito sul quel seno prosperoso che non ha la sua mamma ma che l'insegnante americana ha, e si appoggia subito ad esso con occhi sognanti. Ovviamente io e Valeria ci schiantiamo dal ridere e ovviamente appena raccontato al Gangster, il babbone ha iniziato ad elogiare il piccolo uomo tutto suo padre!
E oggi abbiamo anche il Papa nuovo, direttamente da Buenos Aires. Un giorno vi racconterò dei miei viaggi in quella terra, bambini miei.
Giovedì 14 - I piccoli solita routine, nido e casa, mentre io e il Gangster ci siamo dati appuntamento al solito ristorante ebraico, che ospitava una quinta elementare preannunciata come "terribile". Mentre aspettavamo che arrivassero, pensavo a quanto influisce il gruppo che ti trovi in classe e, se sei sfortunato, a quanto può privarti di possibilità di imparare e dare campo alla curiosità e voglia di conoscere di quell'età. Ma quando la classe è arrivata era invece un bel gruppo allegro e per niente chiassoso, molto uniti l'uno con l'altro, simpatici e sereni. Così mi sono tranquillizzata: in effetti i ragazzi hanno una grande capacità di adattamento e di buon umore che li fa affrontare con successo le prove che noi adulti riteniamo troppo arudue per loro, ma che i ragazzi affrontano con  tutta quella loro bella e sana energia, lasciandoci di stucco. E per continuare i pensieri sui piccoli che diventeranno grandi, quando vado loro a fare il bagno la sera mi accorgo che tanto piccoli non sono più,  ho tolto ad entrambi i vestiti a fatica, segno che quelli sono tutti abiti da accantonare. E via, si passa alla nuova taglia! Per cena mi hanno fatto arrabbiare perchè non hanno voluto i ravioli e ho urlato loro che è una vergogna piangere con il mangiare nel piatto, ma sentendo un tono diverso della voce, che li brontolava risoluta, ridevano invece che preoccuparsi, pensando forse che fosse un nuovo esercizio vocale, tipo cantare, fischiare, schioccare la lingua. E invece no. Poi con Mina ci siamo riappacificate facendoci le coccole prima del pigiamino, le ho massaggiato tutta la crema sul corpo e lei rideva, cosa strana visto che non ama farsi massaggiare.
Venerdì 15 - Giornata lunghissima questa. Nido, lavoro, spesa ed è già il momento di andarli a prendere al nido senza neanche passare dal via, ma andiamo direttamente a casa del piccolo Giacomo per un piccolo raduno di mamme con bimbi coetanei dei gemelli. Eravamo in 4 mamme e al solito, quegli incontri di comunanza fanno bene, chiacchieriamo libere dei nostri argomenti preferiti, che sono sempre obbligatoriamente riguardanti i bimbi anche se stasera toccava al lamentarci delle suocere. Certo che tenere la conversazione e controllare i bimbi è dura, e sarà sempre più dura. Io, quando li ho messi in auto per tornare a casa, ho detto ai gemelli avete visto la mamma ce l'ha fatta anche a superare questa prova, che riuscire ad arrivare in quella casa non è uno scherzo da poco, si devono affrontare tre rampe di scale senza ascensore, lasciando la povera Mina da sola in un posto che non conosce a piangere. Ma quando siamo uniti, si fa tutto. Uniti e felici di riuscirci (e questa cosa mi ricorda tanto la mia mamma, quando faceva un certo sorriso che voleva dire avete visto ce l'ho fatta a farvi fare quella certa cosa).
Il tempo poi di arrivare a casa, cena con latte e biscotti che è un classico quando si superano le 19 ora già tarda per i due, bagnetto e pigiamino, e via di corsa ad ingoiarmi un panino e scappare al cinema, dove mi aspetta l'amica LGP, per recuperare l'appuntamento cinema del lunedì saltato. Abbiamo visto Il lato positivo, che doveva essere un film  spettacolare e invece era solo carino, anche se originale. Quando sono tornata a casa, mi sono fatta la doccia e messa a letto, ho tirato un sospirone di sollievo, finalmente finiva quella lunga giornata che, va detto però, mi vedeva stanca ma felice.
Sabato 16 - Music together di mattina dove, per fortuna, eravamo in pochissimi causa manifestazione anti mafia a Firenze, che bloccava la città. Affronto, con una mamma, il problema scuola materna, che a noi riguarderà fra due anni, ma siamo già ad interessarci, perchè l'argomento non può trovarci impreparate. Lei mi dice che l'asilo è diverso dal nido, c'è meno cura verso i bimbi, se non c'è la maestra li smistano nelle altre classi, oppure supplenti su supplenti tanto che lei, l'ultimo anno, manderà la bimba al privato, togliendola dall'asilo statale. Ossignore, sono già preoccupata!
Pomeriggio assolato anche se freddino, usciamo per andare ai giardini vicino casa e farsi un giro sull'altalena. Cena con frittata con robiola e agretti, spolverata da Mina mentre Emino, estremamente irritato, ha voluto solo latte e biscotti, indicando ripetutamente il biberon. Che dire, spero che tutte queste cene latte e biscotti facciano bene!
Domenica 17 - Di nuovo classica uggiosa domenica con cielo coperto e pioggia finale. Breve giro la mattina nei dintorni, giusto per permettermi di fare colazione e comprare il latte che va via a fiumi, ultimamente in questa casa. E il pomeriggio scopro che Decathlon è aperto e così andiamo a comprare delle scarpette ai gemelli che sono praticamente un misto fra un calzino antiscivolo e delle scarpe. Mi hanno detto le altre mamme che funzionano, non fanno quell'effetto odioso calzino che esce dal piede e non danno il senso di costrizione della scarpa ai piedi. Proviamo così con quelle a vedere se finalmente i due accettano un inizio di scarpe ai piedi, per ora totalmente rifiutate. Oggi c'era orata di Orbetello per pranzo, che ha solo un po' mangiato Emino mentre Mina proprio niente, ma io non ho ceduto e li ho messi a letto senza pranzo, che non voglio che prendano l'abitudine di vedermi pronta a sostituire quello che c'è di pronto e buono nel piatto. Per cena ho riproposto loro lo stesso pesce ma questa volta neanche Emino ne voleva sapere e Mina lo sputava proprio schifata, e allora ho ceduto, non potendo lasciarli tutto il giorno senza mangiare e... sì, di nuovo cena con latte e biscotti.
E arrivano sempre più brutte notizie sulla salute del nonno del mare. E' un grande dispiacere.

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