domenica 10 marzo 2013

Diario della settimana ( dal 4 al 10 marzo)

Lunedì 4 - Parte  male questa giornata, che finisce anche peggio. Intanto niente nido per broncospasmo di Emino,  il quale  adesso ha iniziato anche l'antibiotico. Chiedo a mia sorella di stare qualche ora con i bimbi e, come esco di casa, mi accorgo dai sacchi che stanno aspettando di essere buttati via, che il Gangster ha cestinato, arbitrariamente, cose mie e dei bimbi. Rientro in casa come una furia e da allora sono alterata per tutto il giorno, con un livore che mi fa tremare. Come torno a casa trovo Mina che, grazie a mia sorella che le permette di fare tutto, mi si rigira ostile, come a dire non ti voglio perché io faccio cosa mi pare. Addirittura non vuol mangiare e vedo che mia sorella la prende in braccio per imboccarla. Quella è la goccia che fa traboccare il vaso. Mando via mia sorella, lascio che Mina pianga pure quanto vuole e si rassegni a mangiare quello che c'è nel piatto, come le ho insegnato, metto a letto entrambi per il pisolino pomeridiano ma ho giusto il tempo di mangiarmi un piatto di pasta che, dopo un quarto d'ora, Emino è sveglio e attacca a piangere disperato. Mi impongo di non dargliela vinta, di lasciarlo piangere fino a quando non si riaddormenta e, facendo così, piange ininterrottamente per un ora e tre quarti, quando telefono al Gangster per dirgli che sono disperata, che oggi, per la prima o forse seconda volta in 14 mesi, proprio non ce la faccio. Lui accorre, sgrida entrambi, diamo loro la merenda ma ormai io sono irrimediabilmnente arrabbiata con tutti loro. Per fortuna che è bel tempo, per fortuna che ai giardini incontriamo Valeria e Martino, per fortuna che ci sono anche altre mamme che mi fanno apprezzare quanto sia preziosa l'amicizia con Valeria, per fortuna che anche se i bimbi non camminano in qualche modo riesco a passare anche io il pomeriggio ai giardini fra un giochino e un altalena, per fortuna che il Gangster torna presto per dare loro la cena, per fortuna che siamo entrambi coalizzati contro di loro e i loro capricci, per fortuna che questa sera niente cinema che non ce l'avrei fatta e per fortuna che finalmente su Sky c'era un film decente, "Buonanotte signor Lenin" che ci guardiamo con il Gangster cercando di vincere questa giornata terribile.
Martedì 5 - Niente nido, ma per l'ultimo giorno, domani raffreddore, bronchite, neve o tempeste, niente mi fermerà per portarli in quel posto meraviglioso dove loro stanno bene e io pure. Approfittiamo del tempo libero per farci un bel giro nei nostri negozi amici, ci sono i saldi al 70% da Benetton e così, con poca spesa, compriamo magliette a mezze maniche per entrambi. Dopo il pranzo con una ghiotta frittata con la mozzarella, che si spolverano, durante il pisolino si alternano entrambi a piangere, passando così due ore insonni a turno. Io faccio finta di non sentirli, anche se li sento, ma i due hanno imparato la lezione e piangono ma senza disperarsi, rassegnati alle nuove regole che quando si deve dormire si dorme e basta, niente sconti e niente coccole. Si addormentano alle 15, per mezz'ora e passiamo il pomeriggio in casa, perché di nuovo piove, fra ciondolamenti e punizioni sul gradino, perché i fili no, non si toccano e le regole vanno rispettate.
Mercoledì 6 - E via, tutti al nido e al lavoroooo. Mai stata tanto felice. Trovo pure la scrivania sistemata in un'altra stanza e, dopo aver convissuto per 18 anni con varie persone che si sono alternate come miei colleghi e che avevano tutti figli, e dopo essermi sorbita 18 anni di problemi di figli altrui, di cui non me ne importava nulla, adesso che ho i bimbi io e dei quali vorrei parlare tutto il giorno, sono stata messa in stanza con le uniche due che non hanno bimbi e che, come era per me, dei miei non gliene importa assolutamente nulla. Però mi hanno chiamato per fissarmi un colloquio all'altro lavoro, quello che mi piacerebbe tanto. Vediamo, anche perché adesso (ovviamente) il lavoro che faccio mi piace e quindi spostarmi per allontanarmi vorrebbe proprio dire seguire un sogno, il sogno di fare il mio lavoro.
Con i gemelli, dopo il nido, andiamo a Music Together, che ci piace proprio tanto tanto, sia il gruppo che il corso. Scopro che Martino capisce l'italiano (a domanda di Valeria risponde, cosa che i gemelli non fanno assolutamente) e Emino sta tutto il tempo da solo indipendente, senza piangere mai, anzi. Mina al solito fa la sua vita, come sempre. Così abbiamo fatto pace e il periodo di sfida litigio è finito.
Giovedì 7 - Siamo da soli questa mattina, preparo i gemelli con calma e con calma andiamo al nido. Quando siamo solo noi tre è paradossalmente tutto più tranquillo, loro fanno meno scene di isterismo, come se lo sapessero che tanto io posso occuparmi di loro solo uno per volta e quindi si rassegnano. Io spreco il giorno a fare cose  inutili fra cui anche contattare una ragazza finlandese per proporle il babysitteraggio dei due, ma non ci troviamo sugli orari e anche sul punto interrogativo, nel senso che abbiamo passato la telefonata ad aspettare sue risposte a mie domande che lei invece pensava fossero mie affermazioni, tipo dove abiti? --- silenzio. E anche il supplente che c'è al nido adesso, al quale avevo proposto il lavoro di babysitter durante il tempo in cui non fa il supplente, ringrazia molto ma rifiuta. Peccato, perchè mi piaceva così tanto quel ragazzo, sempre sorridente e propositivo, e poi finalmente un uomo in questo mondo di donne che circondano i cuccioli! Quindi a baby sitter siamo ancora sotto zero. I gemelli oggi pomeriggio si sono comportati benissimo, niente scene di gelosia, risate felici per i miei giochi, tranquilli  nelle solite dispute fra loro, mai pianti isterici anzi, occhi dolci e sorridenti. Tanto che c'è da chiedersi a cosa può servire la baby sitter con simili angioletti.... ma io so bene cosa si cela dietro a quelle facce d'angelo.....
Venerdì 8 - Piove, nido, mammografia e lavoro. Questa è la mia mattina, da sottolineare (ormai era diverso  tempo che non succedeva) quanto mi piaccia andare al lavoro. Ho pure messo una pianta gialla sulla scrivania e mi piace di nuovo la pausa caffè (adesso spartanamente preso in una macchinetta autocomprata che teniamo nascosta in un armadio). Imparare a fare sempre cose nuove appaga una parte del mio carattere anche se, appena imparata la cosa nuova di oggi, ho pensato immediatamente sai che palle farla sempre .... Oggi c'era da aspettare notizie dal Gangster sull'operazione del nonno del mare. Non hanno potuto fare gran che e quando la sera è tornato il Gangster e sconfortato mi ha chiesto come fare ad affrontare questa prova, non ho saputo altro che dirgli di vivere al meglio con il suo babbo quello che rimane e non pensare a quello che viene  tolto ma a quello che ha avuto.
I gemelli oggi sono stati bravissimi, siamo tornati a casa quasi di nascosto perchè avevo voglia di stare da sola con loro (è un incubo ormai la gente che mi arriva in casa quotidianamente senza avviso, sicura che tanto con i gemelli mi fa piacere avere sempre gente che affolla la stanza, ma non è affatto così) e ho usato con mia sorella e i miei genitori la scusa dell'operazione dell'altro nonno per rispedirli tutti a casa propria. Io oggi, in  questa giornata particolare, avevo solo voglia di stare a giocare con i miei bimbi. Che adesso iniziano a capire cosa chiedo loro, mi portano il giornale, i librini perchè glieli legga, mi spostano le ciabatte e aspettano il mio grazie, ridono quando facciamo cucù, non si fanno più mettere in punizione perchè (pare) abbiano capito la lezione. Insomma, un quadretto da libro Cuore. E sì, vi leggerò anche quel libro, quando riuscirete a stare concentrati su qualcosa di più complesso che il librino di Marco che va al parco.
Sabato 9 - Santa Music Together di sabato mattina anche oggi. Praticamente facciamo doppio turno o doppio corso, non so. Quel che so è che serve tanto a impegnarci la giornata divertendoci. Oggi poi c'erano dei bambini nuovi, due deliziose bimbe americane vestite uguali,  un povero bimbo tartassato da una coppia di nonni che strappavano gli strumenti musicali agli altri bimbi dicendo no, questo è di nostro nipote.... mmmm povero bimbo! Grande fortuna che hanno i gemelli a non avere nonni da cui essere cresciuti! E a proposito di nonni, il Gangster oggi torna inaspettatamente prima dall'ospedale del nonno e ci porta a fare un giro in centro, benchè piovesse, ma cappottina trasparente sul passeggino, noi con il babbone andiamo ovunque, anche a mangiarci i panini tartufati del Procacci con un buon prosecco Antonori! E la sera addirittura cinema, a vedere la Cuoca del Presidente con la nonna del mare che guarda i piccoli.
Domenica 10 - Tempo temporalesco così ci ritroviamo tutti sul tappeto di casa, il babbo Gangster che indugia con noi prima di andare dal suo babbo all'ospedale, e i bimbi che gli saltano addosso felici di quel babbone a loro disposizione lì sul tappeto. E' stato proprio un bel momento. Poi Mina non ne vuol sapere di mangiare il pesce buonissimo per pranzo (che mangia Emino tutto da solo, un parago di mezzo chilo - da intero, intendo, ma sfilettato sarà stato 300/400gr....) e lei slurpa invece pane integrale e robiola imboccata dal mio babbo. Il pomeriggio segregati in casa mentre fuori infuriano vari temporali con toni e lampi, ma il Gangster anche oggi torna prima a sorpresa e si dedica ai suoi bimbi, che lo accerchiano e lo assediano felici, specie quando si mette il fermaglio di Mina nei capelli, che fa sbellicare dal ridere tutti. E la sera poi, dopo una frittata con pane e olio, due banane e una pera, i piccoli mangioni vanno a letto, arriva mia sorella Grazia a guardare la tv sul nostro divano e noi possiamo andarci a mangiarci Pata Negra Joselito per Taste, ormai per noi una tradizione questa rassegna gastronomica. E un po' ci manca la nostra Espana.

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