mercoledì 13 marzo 2013

Legàmi

Ammetto che un po' me ne approfitto, del fatto che siete in due e che quindi vi fate compagna, per defilarmi, o meglio, per fare con calma, tanto uno guarda l'altra. Succede specialmente le mattine del fine settimana, quando obbediamo al vostro richiamo del latte delle 7 ma poi, senza mai accendere la luce, vi rinfiliamo a letto, sperando di arrivare alle 8,30 senza troppi pianti.
Ultimamente ho notato che, rimanere soli in camera,  non  vi crea più allarmismo anzi, accettate di sdraiarvi e provare a dormire ancora. A volte ci riuscite, ma quando il sonno è finito,  non vi perdete più d'animo e vi alzate in piedi nella direzione dell'altro, iniziando a chiamarvi e a fare i vostri giochi da lontano.
 I giochi che fate ognuno nel proprio lettino, quando non ci siamo, non è dato sapere, è solo che dalla nostra camera sentiamo un dialogo fra di voi fatto di gorgheggi, intonazioni diverse di voci, richiami e, ultimamente, anche grosse e grasse risate. Suppongo, ascoltando attentamente come si svolge il dialogo, che sia Mina che parte a fare la buffona, buttandosi da in piedi a sdraiata nel letto e affacciandosi poi dalle sbarre, per far ridere a crepapelle il fratello, ridendo poi anche lei, perchè lui ride. E lui ride di nuovo perché lei ride, con quelle risate allegre che sono contagiose. Inutile dire che stiamo a sentire quel teatrino, quasi un po' invidiosi di non essere presenti, ma anche tranquillamente rilassati per cercare di strappare un'ora in più alla quiete della mattina.
Ultimamente il legame fra di voi si è affinato, vi controllate continuamente e se uno cambia gioco o posizione nella stanza, l'altro lascia quello che stava facendo per andare a fare la cosa  che fa l'altro. Che poi vuol dire prendere di prepotenza quello che l'altro ha in mano per farlo suo. Anche quando  ognuno gioca con i propri giochini, state tranquilli solo se siete a contatto, anche se non vi vedete, e vi basta essere di  spalla  contro spalla o schiena contro schiena, bisognosi di stare vicino anche in una grande stanza vuota.
Quando uno di voi diventa più abile dell'altro a fare una cosa, "l'imbranato"  piange indispettito, poi studia attentamente quello che fa l'altro, immagazzinando informazioni e tecniche e, incredibilmente, il giorno dopo lo fa uguale se non meglio.
Ho letto che fra i gemelli c'è questa continua sfida che li porterebbe a parlare prima, a muoversi prima, a fare tutto molto più in fretta per battere il gemello.  Sinceramente non mi sembra che siate più avanti degli altri, siete solo fortunati ad affrontare questo percorso di vita insieme, specchiandovi continuamente l'uno nell'altro e usando questa presenza costante come molla per imitare e fare di più e meglio. Il legame che avete è prezioso e sarà una delle vostre ricchezze nella vita.
Io per ora mi arrangio a dare il meglio di me nel non far disuguaglianze, anche se questo mi fa fare strani equilibrismi per tenervi tutti e due avvinghiati a me quando partite insieme (ovviamente) per venirmi in braccio, oppure quando sono seduta vicino a voi e vi appoggiate, voi in piedi, ognuno con una mano sulla mia spalle e iniziate contemporaneamente a guardarmi da vicino, studiandomi bene, iniziando a tirarmi il naso (Emino),  i capelli (Mina), ad osservarmi la bocca mentre parlo quasi a scrutarne i segreti (Emino), a buttarmi i baci se io dò  qualche bacio (Mina).
Dovrete condividere tanto, fare a metà di molto, ma avrete anche sempre un fratello o una sorella nel letto vicino o nella camera vicina, oppure vicino nella vita, via via che vi farete grandi, perchè questa comunanza non si spezzerà neanche con le distanze o con le esperienze diverse della vita.

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