mercoledì 30 luglio 2014

Quando piove e torna il sereno

Giornate grigie, di pioggia e di malumore.
Ieri dovevano venirci a trovare i nostri cari amici Valeria e Martino, ma le previsioni meteo hanno sconsigliato la partenza e così flop, il tanto agognato giorno di mare insieme è saltato e per me si è presentato subito male. Le previsioni si sono perfettamente avverate, ieri il tempo era tuonante e il mio cuore pure. La mattina è iniziata con una serie di prove di forza fra me ed Emanuele, con i suoi no che mi irritavano come mai e mi prostravano. Così, visto che di spiaggia non se ne parlava, ho risolto facendo stare Guendalina in casa con i bimbi e io me ne sono andata a fare un giro a Castiglioncello, con le lacrime agli occhi e una tempesta in corso nel mio cuore, sferzata anche dal Gangster che mi urlava che non sono mai contenta, che avevo voluto la casa al mare e lui me l'ha comprata, che ho voluto la baby sitter e ce l'ho, che sto al mare invece che a Firenze e mi lamento, che se e se,  che devo essere io l'artefice di me stessa. Io un po' ho ingoiato e mi sono aggirata per Castiglioncello con la faccia di un funerale, mentre il mio cuore sanguinava ma il mio cervello pensava e pensava. 
Sì, è vero, devo essere io l'artefice di me stessa. 
Così torno a casa, i bimbi avevano raccolto le mele in giardino e fatto la pasta di sale in casa, loro sono stati benissimo e io, vista la pioggia che era diventata battente, decido che non mi farò schiacciare da quella situazione e decido che, non appena si sveglieranno dal pisolino, li porterò da mia suocera dove c'è pure il Frafratello. E così sia. 
Usciamo di casa con la pioggia che sferza, arriviamo là invece che non piove. I bimbi stanno con il fratello e altri amici a giocare sotto casa con le bici e il monopattino, io mi eclisso per una breve giratina. Torno poi che sono molto più serena, mi godo i miei bimbi e loro finalmente si godono questa mamma che era stata molto presente fisicamente ma molto assente con il cuore. 
Facciamo tutti pace, compreso con il Gangster che arriva in tarda serata per cenare con noi. Torno a casa a Quercianella con i piccoli stanchi e dormienti, la strada è pericolosa con la pioggia e portarli in casa dall'auto impegnativo, con loro che dormono e io da solo con un piccolo ombrello. Ma la giornata è andata e, da come era partita, si è risolta proprio bene.
Oggi invece tutta questa pioggia non me l'aspettavo. Pioveva così forte questa mattina che uscivano i rivoli per la strada, ma io in casa non ci posso stare, soprattutto con i bimbi e così alle 9 già eravamo in auto con direzione casa di Guendalina, dove avevo fissato di lasciarli mentre io me ne sarei andata a fare un giro per i negozi di Livorno. Mentre guidavo sul Romito mi sono presa spavento, una bomba d'acqua si stava riversando su quella strada pericolosa e io mi domandavo se ero una mamma snaturata, a portare i miei cuccioli in giro con quel tempo. Ma ormai eravamo in ballo e ho ballato. 
Li ho lasciati a casa di Guenda sereni come se andassero sempre lì, io sono rimasta di nuovo bloccata in auto per l'eccesso di pioggia ma poi ho detto, come ieri, machisenefrega, e sono uscita e, pur bagnandomi, ho girellato per i negozi. E sono stata proprio bene. 
Quando sono andata a riprendere i piccoli li ho trovati felici che mi correvano incontro con un sacchettino in mano pieno di biscotti che avevano fatto a casa della baby sitter. Bravi bimbi e brava Guenda, che non si scoraggia mai. I biscotti erano buonissimi, e dopo pranzo i due hanno dormito tanto tanto tanto che alle 4 mi sono dovuta impegnare per svegliarli. Il tempo era ancora troppo umido per andare in spiaggia, anche se c'era il sole, così via di nuovo in auto direzione Livorno, con l'aiuto di Guenda. Siamo stati sulle giostre, con grande felicità di Marghe e inquietudine di Mele, poi nei giardinetti lì vicino abbiamo trovato uno scivolo sul quale dovevamo scavalcare per salire, tipo prova dei pompieri, e poi pure delle parallele per arrampicarsi dove Emino è salito senza fatica né paura fino in alto in alto, mentre Marghe lo ha fatto solo per imitazione, ma non importa, l'importante è che l'abbia fatto pure lei. E visto che poi era così scoppiato il caldo e l'Acquario di Livorno era lì alle nostre spalle..... siamo entrati a visitarlo nuovamente. Il solito entusiasmo nel vedere i pesci, anche se questa volta sono stati catturati dalle murene invece che dalla tartaruga gigante. Poi a casa dove abbiamo cenato tutti insieme e dopo la doccia è stato un attimo vederli addormentati.
Io oggi mi sento molto più serena e tranquilla rispetto a ieri, quando dubitavo della mia lucidità e capacità di gestione dei piccoli. Oggi invece ho preso le redini di queste giornate e non mi sono fatta schiacciare. La vita è una e va goduta, i bimbi sono i miei e me li devo godere, invece che subire, e questa nostra cenetta di stasera, intorno al tavolo, tutti insieme a scambiarci i piatti e le cose da mangiare, mi ha rimesso al mondo. 
Grazie giorni di pioggia, ci volevate proprio per sferzarmi il cuore.

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