mercoledì 30 gennaio 2013

Abbiamo fatto 13

Oggi facciamo 13 mesi, che a rigor del vero sarebbero 12, visto il mese di anticipo con cui i gemelli sono nati. 
Loro hanno fatto 13, ma io soprattutto ho fatto 13, con loro.
A volte ancora mi devo concentrare e pensare che quei bimbi ci siano veramente, che mi sembra così sorprendente. Ancora la mattina, come fanno loro quando mi vedono, felici e increduli che anche oggi io sia lì da loro, anche io quando mi affaccio a quella cameretta sono incredula e felice che non sia tutto un sogno, che loro esistano davvero.
Come dicevo al mio fiorellino bianco oggi, che mi è stato tanto in braccio spossata dalla febbre post vaccino," anima mia quanto sei bella e soffice, sei la mia piumetta profumata di nuovo, sei il mio batuffolo allegro, sei la mia puffetta piena di energie, sei la curiosità fatta persona, e proprio non mi sembra vero che sei la mia bimba". Ad Emino invece lo dico quando è sul fasciatoio, quando si ferma a sentirmi cantare e mi batte le mani e mi dà così allegria che io lo ringrazio sempre per essere il mio bambino con gli occhi di gatto.
Che hanno conquistato di nuovo in questo ultimo mese? La posizione eretta soprattutto, anche se ancora non camminano ma stanno dritti spesso e volentieri, attaccati a qualcosa della loro altezza. Emino poi butta le mani in avanti e mi chiama con la mano a ventaglio come a dire vieni, alza il sedere e portami in giro, per la voglia che ha di andare ed imparare a camminare. Mina invece gattona così velocemente che di camminare gliene importa meno, perchè è indipendente nei suoi spostamenti con quel suo alzarsi e scendere fulmeneo da gatta impazzita. Adesso, da pochissimo, hanno imparato a venire da me, alzarsi in piedi e mettersi sulle punte, che è il loro segnale per dirmi  prendimi in collo, ee mi fanno una tenerezza! Poi hanno imparato a chiedere il mangiare, fanno un urlo particolare, specie Mina, che non è un solito suo grido isterico, ma è proprio un chiamare il mangiare. Emino quando mangia  non accetta le mie distrazioni e mi richiama all'ordine con quella sua mano con tutte le dita unite in avanti e in dietro, a ventaglio appunto, che vuol dire butta butta, non perdere tempo.
Mangiano di tutto con gioia e allegria, e quando non lo fanno non mi ingegno più a trovare una sostituzione pur  di far mangiare loro qualcosa, ma mi fermo e aspetto che capiscano che se non mangiano quello che c'è nel piatto non mangiano altro. Dopo qualche pianto ripartono a mangiare e sono contenta che capiscano la lezione, che non vorrei certo crescere due bimbi che non apprezzano il tanto che hanno.
Potrei paragonarli agli altri bambini che già camminano, che qualche parola dicono, che fanno versi a comando ma non lo faccio, ognuno ha i suoi tempi e modi e verranno anche i nostri momenti, fanno già tanto, mi sembra, a mangiare volentieri e dormire senza problemi. Un altro 13 fatto, questo.

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