domenica 20 gennaio 2013

Diario della settimana (dal 14 al 20 gennaio)

Lunedì 14 - Oggi sono tornata al lavoro a tempo pieno, anche se non andrò tutti i giorni. Adesso avete un anno ed è finito l'orario ridotto per il doppio allattamento. Ma rimangono sempre doppi mesi di aspettativa al 30% di stipendio, che io userò per spezzare la settimana e rientrare gradualmente. E pensavo andasse peggio questa mattina.
Questa notte Emino hai cantato e chiacchierato da solo dalle 4 alle 6. Io ti ascoltavo e cercavo di indovinare perchè non piangevi, come sempre fai quando ti svegli. L'ho capito quando poi siamo tornati a casa dal nido:  ti alzi facilmente in piedi con le mani appoggiate al divano ma anche mi chiedi le mani per  scendere, cosa che non sapevi fare fino ad adesso e che invece ora ti esalta. Soprattutto ti rende libero e indipendente, per questo non piangi più nella notte quando ti stancavi di rimanere appeso al lettino sapendoti alzare ma non  scendere. Io ti ho aiutato tutto il pomeriggio, incoraggiandoti tutte le volte che riuscivi a scendere, perchè voglio fare di te un bimbo sicuro e libero, specie dopo questa sera, quando con il tuo babbo eravamo tutti felici per la nuova casa al mare ed ecco che riappaiono, regolarmente, i lacci che lo legano come un cappio a quei suoi genitori che non hanno saputor renderlo libero. Deve dimostrare a loro, come un dovere, come un obbligo, cosa fa e quanto lo paga, sottostando tutte le volte alle loro regolari critiche, mentre lui cerca sempre un'introvabile approvazione, visto che  di tutto quel che il Gangster ha fatto per loro non li ho mai sentiti dir parola che non fosse una critica, mai un elogio di ringraziamento. Per questo vi terrò ben lontani da quel mare portandovi al nostro mare che  per fortuna è lontano lontano da quei nonni che non incoraggiano ma correggono e basta.
Martedì 15 - Si alterna il sole con la pioggia oggi e ugualmente il mio umore. Oggi niente lavoro, e questo tempo libero lo sto sprecando. Giro a vuoto fra la spesa per casa e spese inutili per voi, gli ennesimi vestitini a saldo che vi renderanno eleganti ma che infrangono il mio proposito di vivere con quello che si ha, che   in tempi di vacche magre è bene farci trovare pronti grazie all'oculatezza di questi tempi di vacche grasse. E poi deve essere anche un'educazione, uno stile di vita che vi voglio insegnare ma che, a quanto pare, prima devo apprendere io. Oggi sono andata a fare una consulenza medica da un dermatologo, che mi ha illustrato i rimedi che potrei prendere per rendere il mio viso meno sciupato (la gravidanza mi ha reso il viso emaciato e non più tonico). Io sono allettata di seguire le sirene della bellezza, ma anche spaventata di pagare una cosa che è volatile, che porta benefici solo momentanei che vanno poi mantenuti nel tempo. Certo che io mi vedo proprio male, con questo mio visino scavato e mi piacerebbe rimpolpare con qualche trattamento estetico.
Mercoledì 16 - Questa mattina con il babbo Gangster ci svegliamo presto, e passiamo quelle ore silenziose che fanno passare la notte al giorno ad ascoltare la pioggia e a far parlare i nostri cuori. Io gli confido le mie pene, questo mio stare sempre da sola con voi che mi carica di responsabilità, quell'essere sempre il solo genitore presente che si fa carico della vostra educazione mi spossa e mi rende così responsabile che mi sento spaventata. Il vostro babbo, come sempre, sa trovare le parole giuste con me, mi incoraggia e mi dice che i bimbi crescono al meglio, anche se lui non è molto presente, io ho tutta la sua fiducia e questo mi deve tranquillizzare e anzi di questo mi ringrazia, e poi, in fondo, a voi non manca niente e dovete imparare a fare i conti con quello che avete: un babbo che lavora tanto, una mamma che si inventa mille cose da farvi fare, ma che quando è stanca ha diritto di riposarsi, visto che non dobbiamo dare ai bimbi un mondo impossibile. Io mi rassereno e si riparte per un'altra giornata. Oggi indossavate dei bellissimi gilet peruviani di mille colori e oggi riprende il corso di Music Together dopo le vacanze natalizie e meno male che c'è, fa così bene cantare! E Martino, ovviamente con noi, adesso cammina! Ossignore come vi fate tutti grandi.
Giovedì 17 - Ho cambiato struttura, sono casualmente inciampata in questo centro di estetica avanzata che mi ha dato immediatamente fiducia, tutte signore allegre ed educate alle quali ho pure fatto vedere le foto dei gemelli (cosa che non faccio mai, ma quando mi sento bene e bene accolta divulgo volentieri). Ho sperimentato un trattamento viso che mi piace e mi sono affidata a loro. Vedremo nel tempo. Intanto oggi, per il solito di lui imprevisto, niente ristorante ebraico con il babbo Gangster. Peccato perchè quel ristorante tranquillo ci piace proprio, e soprattutto ci piace mangiare quelle cosette buone che ci ricordano tanto il nostro viaggio in Israele, e così ho ripiegato su di un cult, quando sono sola: panino da Semel. Al proprietario ho pure raccontato di questo blog, speriamo che riesca ad entrarci. Saluti comunque caro signor Semel, se capita qua. Vede che la privacy è ben tutelata.
E questa sera esageriamo, andiamo al cinema! Tanto voi avete la zia Aci che dorme sul divano insieme a voi.
Venerdì 18 - Al lavoro questa mattina e insomma, non va così male come mi sono sempre immaginata. Che sogno sarebbe per me andare al lavoro con leggerezza! Poi è così pratico che lavori ad un minuto e mezzo di auto dal vostro nido, abituata come ero a dover attraversare la città, adesso in un baleno invece ce la faccio a fare tutto.
Fa freddo fuori, la neve è vicina e la vostra tosse rimbomba. Così oggi dopo il nido subito a casa,  tutti e tre sul tappeto a giocare, con voi due che fate a gara per salirmi in braccio e non accettate neanche il compromesso tutti e due insieme, perchè come riesco a tenervi in equilibrio uno a destra e uno a sinistra, iniziate a scalciarvi e a tirarvi i capelli, pretendendo l'esclusiva. Peccato, perchè mi piacerebbe tanto passare il tardo pomeriggio, quel momento che vi vede esausti prima di cena, con voi entrambi in braccio a me, tutti e tre abbracciati al calduccio dei nostri corpi a farci le coccole con calma.
Sabato 19 - Fa freddo questa mattina così mentre siamo in giro per fare la spesa cerchiamo riparo nei negozi che ormai ci siamo fatti amici, dove tutti vi conoscono perchè vi hanno visto crescere,  capita che mi rimanga "appiccicato" un paio di pantaloni della nuova collezione primaverile, imperdibili e incredibilmente allegri: blu a palloni bianchi. Allora quando torno a casa e vi metto a letto per il pisolino pomeridiano, mi ricordo di aver comprato ai saldi un vestitino blu primaverile per Mina e mi metto subito a ricamarlo a palloni con le sfumature del rosa e viola. Così la primavera ci coglierà vestite uguali, cara bimba mia.
Domenica 20 - San Sebastiano, mezz'ora abbiamo dice il proverbio. Ma non ce ne siamo accorti perchè è piovuto tutto il giorno. E con la tosse che avete siamo stati quindi tutto il giorno chiusi in casa, a fare esercizio di camminate con Emino e scorta di coccole per Mina. C'era pure il babbo Gangster con noi, ma come sempre, per magia, non si sa come fa, riesce ad esserci senza esserci. Però sono contenta che si renda conto quanto siete faticosi, ma più che faticosi, che in fondo la fatica è un'altra cosa, lavate il cervello. Però non vi cambierei con niente e non potrei più fare a meno di voi. E crescete così alla svelta, ossignore come vi tirano le magliette!

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