domenica 27 gennaio 2013

Diario della settimana (dal 21 al 27 gennaio)


Lunedì 21 - All'ora di pranzo mi chiamano al lavoro dal nido per dirmi che Emino non riesce a dormire  dalla tosse che ha. Così lo vado a prendere e trovo sveglia anche Mina, per questo ce ne torniamo tutti a casa, loro a fare il pisolino io a pensare che ormai questa settimana sarà così: tutti chiusi in casa ad aspettare di guarire. Me lo dice anche la pediatra, alla quale telefono, che mi urla che i bambini piccoli con il raffreddore non si mandano al nido ma si tengono a casa a letto e al caldo. E in effetti dormite tanto oggi, fino alle 4 e poi iniziate a stropicciarvi gli occhi alle 6,  ora in cui  vi dò prontamente cena e senza fiatare andate subito a letto. Sì, in effetti, siete proprio abbattuti.
In compenso io, subito dopo cena, lascio il babbo Gangster a casa con voi e vado al cinema con la mia amica Gommapane, come ai vecchi tempi. Come ai vecchi  tempi ci siamo visti un film polpettone che proprio non ci serviva, visto che era la nostra sera di svago. Ma di nuovo c'è invece che anche lei mi ha detto che le risulta strano vedermi ormai senza bambini, che è passato troppo poco tempo da quando ci è cambiata la vita grazie a voi per poter tornare tranquillamente a fare quelle di prima. Sì, insiste, le risulta proprio strano. E io allora che dovrei dire? A me risulta strano che io non esista più come essere unitario ma che ormai tutti, anche lei che mi ha vissuto  tanto senza voi, non riesca ad abituarsi a vedermi senza. Eppure abbiamo passato molto più tempo senza di voi che con voi, ma ormai mi devo rassegnare: sono una mamma anche quando sono in libera uscita.
Martedì 22 - Dormite fino alle 9,30, cosa che non credo sia mai successa. E mannaggia mi tocca pure svegliarvi perchè io ormai avevo fissato il parrucchiere e viene mia sorella per stare con voi che vi deve trovare mangiati e  preparati.
Anche oggi pomeriggio in casa e vi faccio ascoltare il nuovo cd del nuovo corso di Music Together. Non l'avessi mai fatto! Impazziti guardate lo stereo come se fosse un essere magico, vi accucciate lì davanti senza perderlo d'occhio, forse ad aspettare che esca l'insegnante, perchè ne sentite la voce. Oh, non mollate neanche con il passare delle canzoni! L'unica concessione è che vi girate quando mi sentite cantare, stupiti che io sappia seguire le canzoni. Mi fate ridere, mi sembrate gli aborigeni che vengono nel "mondo civile" a cercare stupiti le persone dietro la tv oppure,come voi, ad aspettate che qualcuno esca dallo stereo!
Mercoledì 23 - Anche oggi degenza, ancora niente nido ma nel pomeriggio via, si va a Music Together!  Ma senza Martino, malato anche lui, non è proprio lo stesso. E oggi Mina aveva le paturnie, sbatteva la testa invece che mangiare, ha brontolato un'ora prima di prendere sonno nel pomeriggio, scalcia al bagnetto, cova qualcosa. Di contro, come fanno sempre in una loro tacita alternanza, Emino oggi era splendido: sorrisi aperti, occhi felici, indipendente nei giochi.
Giovedì 24 - ieri sera Mina febbre a 38,5 e oggi ovviamente è tutta mogia mogia. Anche se le sue belle trofie al pesto se l'è mangiate, ovviamente in compagnia del fratello, l'altro buongustaio di casa che sta attraversando un periodo proprio felice, ride volentieri e fa gli occhi allegri di gatto scherzoso. La sera poi ci siamo presi del tempo per noi e con Emino in buona perchè aveva super ridormito nel pomeriggio, sul fasciatoio, dopo il bagnetto, ci siamo messi a conversare nella sua lingua. Dedede, con il ditino indice puntato, come fa lui, e io facevo e dicevo uguale, fra le risate mie e sue. Poi è tornato il babbone e, come fa ultimamemte, Emino si è fatto trovare sveglio e insieme si sono fatte tante risate, entrambi felici con quegli occhi a mandorla che li contraddistingue entrambi quando ridono.
Venerdì 25 - Usciamo questa mattina che basta stare a casa riguardati! E usciamo anche io e il babbo, questa sera, cena e cinema. Cena ottima ma il film..... ossignore, Lincoln con il babbo Gangster che si è subito addormentato e io che mi chiedevo che ci faccio qua a perdere tempo con tutte le cose che ho da fare? E' così brutto rimanere intrappolati in un brutto film, ma è stato più brutto nel pomeriggio, quando abbiamo sentito il terremoto, io con Mina in braccio. Che paura, scricchiolavano i muri.
Sabato 26 - Con il babbo Gangster a forza di non vederci mai rischiamo di perderci, così questa mattina l'ho rimesso in riga, urlandogli il mio bisogno di essere affiancata e sostenuta, di avere un marito. Certo che lo so che anche se siamo lontani viaggiamo comunque paralleli perchè abbiamo la stessa rotta, la stessa locomotiva che è il nostro amore, ma a volte c'è bisogno di fermarsi alla stazione e fare il punto, godersi il panorama, riprendere fiato, non si può continuare a marciare e marciare a capo basso perchè questo è il momento di fare. Anche l'universo si riposò di domenica. E come sempre, non appena io chiamo, il vostro babbo risponde coscienzioso e sempre ci ritroviamo. Poi nel pomeriggio compleanno di Greta, che con la sua mamma ci siamo "inciampate" addosso spesso durante la gravidanza: eravamo compagne di corso preparto, avevamo lo stesso ginecologo, frequentiamo gli stessi giardini e poi ci stiamo simpatiche, e si vede dalle mail divertenti che ci mandiamo spesso e volentieri. Certo che te, Mina, quando alle feste vedi il tavolo buffet non capisci più niente! Ti sei avventata sulla schiacciata a piene mani e quando è arrivata la torta sei impazzita: ti sei buttata sul tavolo e non ne volevi sapere di smettere di mangiare il dolce! Ti ho dovuto portare via con la forza, e che forza!
Domenica 27 - Con una bella giornata di sole invernale, tutta la famiglia è uscita presto per fare una giratina in centro, che poi, vista la bella giornata., si è prolungata a tutto il giorno fuori. La cosa bella è che abbiamo deciso di pranzare nel posto dove siamo stati anno scorso con Mina appena uscita da due giorni dall'ospedale, e dove, anni prima, ci siamo scambiati i regali del nostro primo mezzo anno di matrimonio, non pensando certo che anni dopo saremo stati di nuovo lì, insieme a due gemelli, a mangiarci la focaccia di Recco. E come ve la siete mangiata.... lasciamo perdere poi lo stato dei vostri vestiti, ma a questo ci penserà la lavatrice. Voi siete però proprio bravi, siete da bosco e da riviera, non vi lamentate mai di nessun imprevisto nè scomodità, subito vi adattate. E' proprio vero quanto mi disse la psicologa infantile ad un incontro di gruppo: i bimbi stanno dove la mamma li porta.

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