sabato 15 dicembre 2012

Contagiata

Grazie Emino per aver iniziato a ridere da questa mattina. Per esserti svegliato così di buon umore da avermi messo addosso un buonumore assoluto, perchè vederti ridere mi fa passare tutto, anche se non ho niente, e mi fa urlare dentro un grazie infinito alla vita. Ultimamente non ridevi spesso, diciamo pure che la tua base era il pianto e il lamento, per qualsiasi cosa partivi dal mugolamento per arrivare al pianto congestionato, non ti potevo lasciare solo un minuto, non sopportavi di non vedermi, non ti piacevano gli ambienti nuovi, di qualsiasi cosa prima piangevi e dopo ci ragionavi. 
Oggi invece ridevi felice, addirittura con quelle risate grasse che sono uniche e contagiose, che ti illuminano quel viso bellissimo da rubacuori. 
Ci siamo fatti lunghe coccole con calma al cambio di pannolino del mattino, ti ho insegnato a farmi le carezze dicendo cara mamma e tu eri eccitatissimo, estasiato dal fare le carezze invece che riceverle, galvanizzato a tal punto che hai unito tutte le tue abilità e così impazzito facevi cara mamma, ciao ciao con la mano e poi battevi le mani, e di nuovo da capo: carezza cara mamma, ciao ciao con la mano, appaluso! 
Poi siamo andati alle canzoni di Natale e tu eri canterino più che mai, forse eri il bimbo più piccolo ma l'unico che seguiva cantando le melodie, facevi ridere pure l'insegnante! Sei il mio uccellino canterino, il mio usignolo bravo dai riccioli morbidi. Abbiamo pure ballato insieme, ti ho stretto a me e ti ho fatto girare in un valzer dolcissimo, io e il mio piccolo uomo innamorato. E mi ridevi, mi ridevi felice tutte le volte che incontravi il mio sguardo, mi facevi gli occhi dolci a gatto come mi facevi nei nostri giorni d'oro, quelli proprio di amore spudorato.
Sai che mi mancavano tanto i tuoi baci e  i gorgheggi d'amore che m facevi quando ti baciavo lenta quando eri piccolissimo e poi, da un po', non hai più fatto. Ma io ti aspettavo paziente, sapevo che il nostro amore non poteva interrompersi, era solo manifestato in altri modi. Per questo oggi, ancora diverso, l'ho festeggiato facendoti ballare con me sulle musiche di Natale, in un abbraccio tutto nostro, con il tuo profumo di nuovo che mi inebria e il tuo capelli morbidi da passare sulle mie guance come un piumino di un pulcino. 

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