giovedì 12 giugno 2014

Antipatici e coalizzati

Oggi è uno di quei giorni in cui mi stavano proprio antipatici, i miei gemelli.
Inutile, quando sono capricciosi e coalizzati fra di loro nel fare birichinate, che li fanno ridere pure, unito al temporale che ci ha impedito di andare ai giardini, e il post temporale che ha fatto scoppiare un caldo umido incredibile, ecco fatta. Ah, no, c'è da aggiungerci pure la mia febbre e il fatto che ero solissima con loro.
Cronologicamente questa mattina porto lui al nido, io e lui in auto come due innamorati a cantare guli guli, mentre lei rimane a casa con il Gangster. Poi vado dal parrucchiere e quando torno la monto in auto per andare a fare delle commissioni: sono felice di avere accompagnato un  bimbo innamorato e di avere ora quella bimba brava che mi segue ovunque per mano, anche se fa caldo anche se dobbiamo salire e scendere dall'auto di continuo.
Poi cambia lo scenario. Dopo pranzo dormiamo entrambe, io con tachipirina, mentre lei si sveglia urlando con diarrea. Da allora è stata ribelle e distante. Vado a prendere il fratello, questa volta non si abbracciano quando si vedono ma anzi, si picchiano, e da lì sospetto  che la giornata non sarà  facile. Stiamo un po' amorevolmente tutti e tre a leggere i librini sul divano, finisce il temporale e scoppia un sole incredibile, così via, non appena i due iniziano a litigarsi libri e mamma, tutti fuori.
Ci sediamo a tavolino dal fornaio vicino casa, loro mangiano schiacciata e bevono succo incuriositi dagli altri avventori tipici della zona, che fanno merenda con schiacciata con la mortadella e bicchiere di vino. Tutti le persone stanno incantate a guardare il balletto dei gemelli: le bricole della schiacciata le mettono nel sacchetto per dare agli uccellini, dove versano il succo puliscono con una salvietta e buttano poi tutti i rifiuti nel cestino. Tutti a dire che bravi, io invece capisco, da quel loro andirivieni continuo, che hanno la giornata provocazione. Usciamo e c'è fuori il camion dei Pompieri che stacca dei calcinacci. Ci fermiamo ad esplorarlo tutto tanto che entrambi diventano neri come due spazzacamini e poi chissà chi li convince a venire via.
Lotto con loro fino a casa, per la doccia e per la cena, per la nanna pure visto che messi a letto sento che bussano alla porta e mi prende un colpo: per fortuna non hanno scavalcato il letto ma lo hanno solo spostato spingendosi entrambi fino alla parete opposta.
Urlo loro mai più e penso che non ce la posso fare.

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