lunedì 2 giugno 2014

Diario della settimana (dal 26 maggio al 1 giugno)

Lunedì 26 - Nido loro, lavoro io. Arriva la nuova dirigente, che conoscevo già, e non resisto: le faccio vedere la foto dei gemelli. Poi Stibbert con Marti&Vale, borsette con il pane, Mina che se lo mangia la maggior parte. Al momento della doccia, entrambi hanno voluto lavarsi da soli il sedere, ultima roccaforte a mio carico. Bene, adoro i loro moti di indipendenza.
Martedì 27 - No e no, Mina non si vuol mettere la maglia a mezze maniche e diventa una furia. Tutta rossa congestionata, il naso che le cola, i singhiozzi disperati che non le permettono di respirare, si butta in terra come un'ossessa. Io più testarda di lei insisto perché se la metta e fra noi due si instaura una lotta all'ultimo sangue anzi no, all'ultima maglietta. La piccola è costretta a cedere perché, mentre è in terra arrabbiata, io le infilo, tipo camicia di forza, una camicetta che si abbottona dietro. Lei è costretta a subire ma poi continua a dire no e a tentare di strapparsi quella camicia. La porto in macchina a forza e anche lì continua a piangere e urlare disperata. Anche il fratello non sa più che fare, inizia con dirle Marche birbona, stai zitta, ma la sorella si arrabbia ancora di più, così quando le infilo la camicetta, lui tenta di rabbonirla andadole davanti e dicendole bellaaaa, tentando di convincerla a tenerla. Io sono frastornata (ovviamente sono sola questa mattina) e quando sono in auto evito per un pelo un incidente causato da me, che mi sono fermata e ripartita senza guardare mentre arrivava un'auto. Sto tutto il giorno frastornata, con quelle urla che mi rimbombano nella testa e quella mia bambina che ho dovuto lasciare disperata al nido. Poi mi fermo un attimo a riflettere e mi do della scema, visto che potevo benissimo fare con calma, lasciarla calamare a casa  invece che infuriarmi per averla vinta su di lei. Il pomeriggio il tempo è incerto e ventoso, ma ovviamente Mina, mentre siamo ai giardini, non ne vuol sapere di tenere il giubbotto e se ne sta a mezze maniche.... Giusta mia punizione.
La sera per fortuna cinema con LGP, a vedere Come il vento dove ci doveva essere pure Filippo Timi in persona... invece, ovviamente, non è potuto venire.
Mercoledì 28 - Stessa scena questa mattina: Mina non vuole la maglietta a mezze maniche. Il Gangster è pronto a cedere per riparare su una maglietta a maniche lunghe ma io sono inamovibile: comandiamo noi e se diciamo mezze maniche quello deve essere. Alla fine si rassegna solo perché le metto la crema sulle braccia scoperte ma la mattina poi diventa fredda e ventosa e io la passo a pensare a quel mio fiorellino con quella maglietta leggera a mezze maniche.....Oggi pulizia delle strade proprio nel pomeriggio in pieno in orario di giardino, quindi niente Stibbert ma ripariamo nella nostra cara vecchia serra dell'Orticoltura. Ci sono le coccinelle piccole piccole appena nate e i soliti giochi che si inventano i tre.
Giovedì 29 - Colazione al Four Seasons, io e il Gangster da soli, a goderci un po' di pace e quel parco incantato. Poi ce ne andiamo pure a fare un giro nel parco della villa che il Gangster amministra, dove cammino a piedi nudi sull'erba e mangio le ciliegie dall'albero e penso che bello sia vivere all'aperto. Poi appuntamento con la coordinatrice pedagogica del nido, per il problema morsi e spinte che furoreggiano adesso al nido. Lei parla di una classe problematica e noi caschiamo dalle nuvole, poi aggiunge che Mina sa togliersi dai conflitti mentre Emino ci sguazza, anche se spesso soccombe. Ma comunque rassicura che non c'è nessun problema vero e che i gemelli, se non le dicevano che erano gemelli, lei non se lo sarebbe mai immaginato, visto che giocano uno da una parte e una dall'altra. L'unica cosa che li caratterizza entrambi però è quel loro grande bisogno di fare e provare, sembrano due api laboriose e questo glielo confermiamo appieno. Bene, capitolo chiuso. Finiamo giusto in tempo per andare a prendere i bimbi al nido, li troviamo tutti insieme, grandi piccoli e medi, a tavola in giardino ed è una bella gioia, vedere quelle belle scampagnate. Poi il Gangster ci saluta e noi andiamo al giardino del Ventaglio, visto che oggi è giovedì e lo Stibber è chiuso, a cercare le paperine in quel laghetto e a fare altri giochi, fra i quali ricordare la scarpa di Mina finita nel tombino, cosa di cui lei si vanta a lungo, sottolineando che è stata lei me a buttarla dentro.
Venerdì 30 - Al momento di andare a prendere i bimbi al nido scoppia un fragoroso acquazzone. Quindi niente giardino e niente paperine. Mi faccio coraggio e oso. Andiamo al vivaio a comprare un roso da portare domani in regalo. Mentre vado mi chiedo se avrò fatto bene e se ce la farò con loro due da sola, per questo quando li scendo dall'auto li avverto: qui bisogna stare per mano alla mamma. Loro capiscono e ubbidiscono: il posto è nuovo, ci sono tante piante e loro sono affascinati da queste novità. Per questo si fanno guidare mano nella mano, io dico loro il nome dei fiori e ci soffermiamo ad annusarli. Così viaggio per quel grande vivaio con quelle due manine calde fiduciose nelle mie. Operazione conclusa con successo. A casa poi andiamo a comprare il pane e la commessa regala ai piccoli due pezzi di schiacciata con le olive. Gradiscono molto ma Mina, che ha un'oliva sopra il suo pezzo, mi chiede che cosa sia quella palla e me la dà schifata. Poi, ovviamente, mangia tutta la schiacciata.
Sabato 31 - Tutta la famiglia ospite di una coppia di signori di cui lui è un collaboratore del Gangster: hanno una magnifica pazienza e anche un bellissimo giardino dove pranziamo lì e passiamo tutto il pomeriggio, con i bimbi che scorrazzano fra le rose e gli altri fiori, giocano a fare i muratori e anche i giardinieri, piantano i noccioli delle ciliegie e vanno in bici. I nostri ospiti sono incredibili e stanno dietro ai bimbi permettendoci di riposarci un po' (a dirla tutta l'unico che veramente si è riposato tanto è, ovviamente, il Gangster, sprofondato in una poltrona al fresco dove si è schiacciato un sonoro pisolino mentre intorno a lui i gemelli facevano di tutto) e così la giornata è passata benissimo, andando via di là con i bimbi addirittura già in pigiama perché siamo andati diretti a Quercianella.  Là ci aspettava la mitica Guenda che è rimasta in casa mentre noi siamo usciti, anche se abbiamo avuto la malaugurata idea di andare la cinema a vedere Le Meraviglie che ci ha un po' tanto fatto addormentare.
Domenica 1 - Sveglia alle 7 perché i gemelli non ne vogliono sapere di dormire di più. Noi approfittiamo dell'ora mattiniera per scappare subito dalla nonna del mare, dove lasciamo i due, mentre io e il Gangster ce ne andiamo là di fronte all'Isola d'Elba, in quella caletta meravigliosa dove tre anni fa, qualche giorno dopo oggi, abbiamo annunciato per primi, a degli amici, di aspettare i gemelli. Mentre oggi abbiamo brindato al fatto che, tre anni fa precisi, fatte le analisi, abbiamo saputo di aspettare ..... un bambino, anche se in realtà la ginecologa, leggendo i valori delle analisi, preannunciò la possibilità che fossero gemelli. Noi ovviamente non le credemmo............ Ma per fortuna invece aveva ragione: adesso non saprei che fare senza uno di loro: sono troppo una coppia perfetta. Tornati dalla nonna del mare ci raccontano che i bimbi hanno mangiato, come sempre, come due piranha, che quando sono andati al baretto davanti al mare a mangiarsi il gelato, c'era pure un'orchestrina che faceva le prove e i bimbi sono rimasti incantati. Siamo tornati a Quercianella che i due dormivano profondamente, li abbiamo messi a letto, ci siamo dati il cambio con la baby sitter e io e il Gangster siamo andati a farci un bel giretto a Castiglioncello, finemente di nuovo pieno di persone.

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